In questo articolo esploreremo l'affascinante mondo di Critone (filosofo). Dalle sue origini fino al suo impatto sulla società odierna, Critone (filosofo) ha svolto un ruolo cruciale nella vita delle persone, influenzando la cultura, la tecnologia e il modo in cui ci relazioniamo gli uni con gli altri. Nel corso della storia, Critone (filosofo) è stato oggetto di studio e dibattito, generando opinioni contrastanti e risvegliando la curiosità di milioni di persone in tutto il mondo. Con questo articolo cercheremo di far luce sugli aspetti più rilevanti di Critone (filosofo), analizzandone l'importanza e le implicazioni che ha sulla nostra vita quotidiana.
Critone del demo di Alopece (in greco antico: Κρίτων?, Kríton; V secolo a.C. – IV secolo a.C.) è stato un filosofo greco antico.
Discepolo di Socrate più per affetto che per comprensione reale della sua dottrina[1] è il personaggio protagonista dell'omonimo dialogo platonico dove si descrivono i suoi tentativi di far evadere dal carcere il maestro prospettandogli la derisione popolare e l'accusa ai suoi amici di non averlo aiutato a fuggire. Ma Socrate riporta Critone alla ragione: l'opinione che vale è quella di chi sa, di chi è saggio, non del popolo, che non riesce a carpire la Verità che è quella di accettare la condanna poiché «è meglio subire ingiustizia piuttosto che farla».[2] Egli non vuole violare quella legge che ora pur ingiustamente lo condanna a morte ma che egli aveva prima esaminato e accettato di rispettare. Nel Fedone Critone si preoccupa invece di organizzare le esequie e di soddisfare le ultime volontà del maestro che affettuosamente lo prende in giro per i suoi materiali affanni.
Diogene Laerzio elenca i titoli di 17 dialoghi filosofici che avrebbe composto Critone.[3]
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