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La carne di capra è la carne della capra domestica o selvatica.
L'animale adulto viene detto chevon o mutton in inglese[1][2], mentre il capretto è detto chevreau o cabri in francese, kid in inglese, Zicklein o Böcklein in tedesco, cabrito in spagnolo.
Rispetto alle altre carni rosse, la carne di capra deve essere cotta più a lungo e a temperature più basse; poco considerata nei paesi occidentali, è molto apprezzata invece in Medio Oriente, Asia meridionale, Africa, Brasile nord-orientale e nell'area caraibica.
In Calabria e in Basilicata, nel periodo natalizio e pasquale, è abitudine cucinare capretto e non agnello[3][4].
La carne di capra ha un sapore piuttosto simile alla carne d'agnello, al punto che alcuni paesi asiatici usano un'unica parola per descriverle entrambe; tuttavia, a seconda dell'età e delle condizioni dell'animale prima della macellazione, la carne può assumere tonalità simili alla selvaggina.
Dal punto di vista nutrizionale, la carne di capra è ricercata per il suo basso contenuto lipidico; in generale, è meno grassa delle altre tipologie di carne, dato che le capre non hanno depositi di grasso intramuscolari. Sotto tale aspetto, la carne caprina è paragonabile a quella di pollo.
Nelle carcasse, infatti, la percentuale di tessuto magro è pari al 60-65%, mentre quella di tessuto grasso si aggira attorno al 12-14%, decisamente inferiore rispetto a quella che si riscontra in altre carni rosse.
Oltre alla componente muscolare, altre parti commestibili della capra sono il cervello, il fegato e, nei capretti, alcuni tratti dell'intestino. La testa e le zampe, ripulite ed affumicate, vengono usate per preparare zuppe.
In Lombardia tra i prodotti agroalimentari tradizionali è ricompreso il violino di capra: cosce e spalle conservate mediante salatura a umido, affumicatura ed essiccazione.[5]
La capra e fagioli è un saporito stufato tipico della cucina dell'estremo ponente ligure.
Alcune ricette prevedono la possibilità di usare tanto la carne di pecora che quella di capra, per esempio l'aneloto, una preparazione abruzzese di interiora di agnello o capretto[6], o la mucisca molisana, carne di pecora o capra salata essiccata al sole e condita con erbe aglio e peperoncino[6][7].
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