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In genetica umana l'aplogruppo I (M170, M258, P19, U179) del cromosoma Y è un aplogruppo del cromosoma Y umano, ramo del macro aplogruppo IJK. Da notare che I indica per la lettera "i" e non il numero romano 1.
Y, il cosiddetto "'Adamo ancestrale'"
L'aplogruppo I può essere considerato l'unico aplogruppo diffuso e evoluto esclusivamente in Europa. Divergendo dall'Aplogruppo IJ (Y-DNA), giunto in Europa dal Medio Oriente attraverso i balcani probabilmente prima dell'ultimo massimo glaciale, diventa preponderante nella cultura Gravettiana (c.ca 33,000-22,000)[1].
All'inizio del Paleolitico superiore gli umani moderni si diffusero per tutto il pianeta. Probabilmente circa 45.000 o più anni fa alcuni uomini appartenenti all'aplogruppo IJ (sorto fra i 45.000 ed i 50.000,00 anni fra il Medio Oriente e la penisola arabica), emigrarono dalle loro zone di origine in medio oriente, e si diressero nel continente europeo, probabilmente attraverso il Bosforo (oppure dalla zona Nord del Caucaso migrarono ad ovest passando a nord del Mar Nero).
Un loro ramo si stabilì quindi nella penisola balcanica dove da essi nacque l'aplogruppo I (c.ca 25,000 anni fa)[2].
I discendenti di tale aplogruppo si diffusero poi verso nord ovest, nelle Alpi dinariche, nell'attuale Bosnia-Erzegovina, Croazia e Serbia e da lì verso l'Europa centrale, nell'attuale Bassa Sassonia in Germania e quindi nell'Europa settentrionale, nelle attuali zone del Nord Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia.
Nel Mesolitico gli appartenenti a tale aplogruppo pre-1 fecero parte della cultura di Maglemosiano (in Scandinavia cultura di Kongemose). In seguito il mare del Nord raggiunse il livello attuale intorno al 6000 a.C., epoca quando vennero così sommersi alcuni dei territori originariamente sede di questa cultura e forse spingendo più a sud alcune di queste popolazioni.
Dalla linea pre-I1 derivò poi l'aplogruppo I1 (circa 5.000 anni fa, ma con un range fra 4/20.000 a.C.) sorto fra la Germania del Nord e la Scandinavia meridionale (Danimarca, Svezia, Norvegia).
Con avvento dell'agricoltura varie popolazioni dall'Anatolia e probabilmente parte dei Balcani meridionali si riversarono in tutta l'Europa, sia attraversando il Bosforo sia via mare, queste popolazioni portarono in europa una maggiore variabilità genetica, con l'aplogruppo G dominante e gli aplogruppi, J, H, L ed E minoritari[3], a far parte di questa migrazione furono anche alcuni gruppi di Balcanici appartenenti alla subclade I2. Questo nuovo assetto europeo rese l'I-M170 minoritario nella gran parte del continente.
Durante il periodo Neolitico persone appartenenti all'aplogruppo pre-I1 e I1 fecero parte della cultura di Ertebolle (5300-3950 a.C.), e della Cultura del bicchiere imbutiforme (4000-2700 a.C.). Le strutture megalitiche (5000-1200 a.C.) dell'Europa, inoltre, sono state costruite da persone appartenenti a tale aplogruppo.
Fuori dalla Scandinavia, da notare, la distribuzione dell'aplogruppo I1 è strettamente correlata con l'aplogruppo I2a1, segno che facevano parte di una stessa popolazione.
Il periodo della Cultura della ceramica cordata o "dell'ascia da combattimento" o "della sepoltura singola" (3200-1800 a.C.) segnò poi l'arrivo dei popoli Indoeuropei con aplogruppo R1a dalle steppe ucraine.
Siccome l'aplogruppo I1 è identificato da almeno 15 mutazioni uniche, ciò indica che questa linea è stata isolata per un lungo periodo di tempo, o ha subito un grave strozzatura della popolazione (ovvero quello che viene geneticamente chiamato effetto "collo di bottiglia").
L'attuale assetto della popolazione europea e la distribuzione dell'aplogruppo I sono quelli successivi alla migrazione dei popoli indoeuropei tra il 4,000 e il 1,200 ac.
L'aplogruppo I rappresenta circa un quinto dei cromosomi Y europei.
Nonostante sia relativamente frequente negli Scandinavi, nella Germania del Nord, nei Sardi, nei Serbi e nel resto delle popolazioni delle Alpi dinariche della ex Jugoslavia, questi popoli presentano subcladi differenti dell'aplogruppo I. Questo suggerisce che ognuna delle popolazioni ancestrali è oggi dominata da un particolare subclade che ha marcato una indipendente espansione della popolazione lungo diversi percorsi migratori durante e immediatamente dopo l'Era Glaciale.
Le principali sub-cladi dell'aplogruppo I sono:
I1 (M253, M307, P30, P40) (ex I1a) con le più alte frequenze in Scandinavia, Germania del Nord, Islanda, e Europa nord-orientale. Nelle Isole britanniche la mutazione genetica I1-M253 è spesso usata come marcatore delle invasioni vichinghe o anglosassoni.
La diffusione dell'aplogruppo I1 è associato alle tribù nordiche paleolitiche (fra Germania settentrionale, Danimarca e Scandinavia meridionale), così come a tribù pre-germaniche e poi germaniche. In seguito la diffusione fu determinata dalle invasioni germaniche, in Gran Bretagna (anglosassoni, vichinghi e normanni), Belgio (Franchi, Sassoni), Francia (Franchi, Visigoti e Burgundi), Germania meridionale (Franchi, Alamanni, Svevi, Marcomanni, Turingi e altri), Svizzera (Alamanni, Svevi, Burgundi), Spagna (Visigoti, Vandali e Svevi), Italia (Vandali, Goti, Eruli, Longobardi, Normanni, Suebi), Austria e Slovenia (Ostrogoti, Longobardi), Ucraina e Moldavia (Goti), Ungheria e Serbia settentrionale (Gepidi). La presenza di I1 tra i polacchi (6%), cechi (11%), slovacchi (6%), ungheresi (8%) e serbi (8%) è probabilmente il risultato di secoli di influenza da loro vicini tedeschi e austriaci, ma potrebbe anche essere legata alla presenza, nei secoli, di germani orientali, come i Goti. Una presenza interessante è poi in Macedonia (10%), dove potrebbero essersi diffusi i discendenti dei Goti che si stabilirono nell'Impero Romano d'Oriente nei secoli III e IV d.C..
Come accennato i vichinghi danesi e norvegesi hanno portato più esponenti I1 in Gran Bretagna, Irlanda, Isola di Man, in Normandia, le Fiandre, Iberia e Italia meridionale (Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia). I vichinghi svedesi (Variaghi) crearono invece colonie in Russia e Ucraina ed avamposti nell'Impero Bizantino, il Caucaso e la Persia. La frequenza più alta di I1 nella Russia nordoccidentale (est del Mar Baltico), quindi, ricorda la forte presenza storica dei Variaghi, discesi dagli svedesi che fondarono il regno Rus' di Kiev.
I2 (M438) include I2a1 (P37.2) che è la forma più comune nei Balcani (soprattutto nelle Alpi Dinariche tra Croazia, Bosnia-Erzegovina e Serbia, nella variante I2a1b o M423) e in Sardegna (rappresenta l'aplogruppo più cospicuo nella variante I2a1a1 o M26 tra il 38.75% dei sardi[4]).
I2 include inoltre il clade I2a2a (M223) che raggiunge discrete frequenze lungo le coste nord-occidentali dell'Europa continentale di lingua germanica, con picchi in Sassonia; da questa linea è derivato I2a2a1 (M284) tipico dell'Europa nord-occidentale e delle Isole Britanniche.
Il clade I2a2b (L38) invece è comune nelle Alpi occidentali, con picchi in Svizzera, Piemonte e Valle d'Aosta; tale clade è attribuibile alle popolazioni pre-celtiche ed è stato molto probabilmente diffuso con l'espansione della Cultura di La Tène.
Fu il primo ad adottare l'agricoltura
I M170/PF3715, CTS48/PF3569, CTS70/PF3570, CTS88/PF3571, CTS646/PF3629, CTS674/FI1/PF3630, CTS772/PF3631, CTS1006, CTS1301/PF3635, CTS1555/PF3696, CTS1800/PF3699, CTS2193/PF3703, CTS2387/PF3705, CTS2514/PF3706, CTS2536/PF3707, CTS3076/PF3712, CTS3383/PF3716, CTS3384/PF3717, CTS3517/PF3719, CTS3641/PF3722, CTS4077/PF3725, CTS4088/PF3868, CTS4209/PF3726, CTS4239/PF3727, CTS4272/PF3728, CTS4273/PF3729, CTS4340/PF3730, CTS4637, CTS4664, CTS4745/PF3734, CTS4752/PF3735, CTS4848/FI7/PF3736, CTS4982/PF3737, CTS5016/PF3738, CTS5150/PF3739, CTS5263, CTS5622/PF3743, CTS5650/PF3744, CTS5764/PF3746, CTS5908/PF3747, CTS5946/PF3748, CTS6231/PF3750, CTS6265/PF3871, CTS6271/PF3751, CTS6334/PF3752, CTS6343/PF3753, CTS6344/PF3754, CTS6497/PF3756, CTS6751/PF3757, CTS7026/PF3758, CTS7329, CTS7469, CTS7502/PF3760, CTS7540/PF3761, CTS7593/PF3763, CTS7831/PF3766, CTS8064/PF3768, CTS8257, CTS8300/PF3770, CTS8333/PF3771, CTS8345/PF3772, CTS8420/PF3773, CTS8545/PF3775, CTS8742/PF3776, CTS8876/PF3778, CTS8963, CTS9264/PF3782, CTS9269/PF3783, CTS9484/PF3785, CTS9618/PF3786, CTS9838/PF3788, CTS9860/PF3790, CTS10058, CTS10941/PF3838, CTS11369/PF3840, CTS11441, CTS11540/PF3842, CTS11779/PF3844, CTS11979/PF3878, FI2/YSC0000281, FI3/L756/PF3662/YSC0000284, FI4/PF3668, FGC2411/Y1877, FGC2412/Y1909, FGC2413/Y1869, FGC2414/Y1903, FGC2415/Y1880, FGC2416/S10441/Y1865, FGC2417, FGC2418/Y1841, FGC2419, FGC2420/Y1907, FGC2421/Y1931, FGC2424, FGC2443/Y1834, FCG2447, FGC2453, FGC2456, FGC2458/Y1942, FGC2467, FGC3436, FGC7049, FGC7050, L41/PF3787, L503, L578/PF3653, L751/PF3779/YSC0000291, L755/PF3659/YSC0000283, L758/PF3663/YSC0000285, L772/PF3731/YSC0000263, L844/PF3572/YSC0000275, L846/PF3646/YSC0000280, L847/PF3841/YSC0000298, L1197/PF3718/YSC0000260, M258/PF3721, M1460/PF3816, M11064/PF3634, P19_1, P19_2, P19_3, P19_4, P19_5, P38, P212/PF3580, PF3742/U179, PF3574, PF3575, PF3578, PF3585, PF3586, PF3588, PF3589, PF3590, PF3592, PF3594, PF3596, PF3599, PF3600, PF3601, PF3602, PF3603, PF3604, PF3605, PF3611, PF3612, PF3616, PF3617, PF3618, PF3620, PF3622, PF3625, PF3627.2/V218.2, PF3639, PF3640, PF3641, PF3642, PF3645, PF3649, PF3654, PF3660, PF3661, PF3665, PF3666, PF3670, PF3672, PF3675, PF3677, PF3685, PF3687, PF3689, PF3694, PF3695, PF3742/U179, PF3759/YSC0000267, PF3780, PF3794, PF3795, PF3796, PF3797, PF3799, PF3800, PF3803, PF3804, PF3806, PF3807, PF3809, PF3811, PF3813, PF3814, PF3815, PF3817, PF3819, PF3822, PF3828, PF3829, PF3833, PF3836, PF3837, PF3847/YSC0000300, PF3864, Y1847, YSC0000256, YSC0000272, Z16984, Z16985, Z16986, Z16987