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Angiola Massucco Costa | |
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Deputato della Repubblica Italiana | |
Legislatura | IV |
Gruppo parlamentare | Comunista |
Circoscrizione | Sardegna |
Collegio | Cagliari |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | PCI |
Titolo di studio | Laurea in lettere e filosofia |
Professione | docente universitario |
Angiola Massucco Costa (Brescia, 13 gennaio 1902 – Torino, 29 marzo 2001) è stata una psicologa e politica italiana.
Ha ricoperto un ruolo di primo piano nello sviluppo della psicologia per i suoi studi sviluppati in diversi settori, per le sue pubblicazioni e, soprattutto per le sue varie e numerose iniziative organizzative [1].
Nata a Brescia il 13 gennaio 1902 si è laureata in filosofia all'Università di Torino. Subito dopo la laurea si è dedicata all'insegnamento, dapprina in alcuni licei, in seguito nell'Istituto di psicologia dell'Università torinese, dove è stata assistente di Federico Kiesow. In seguito ha completato la sua formazione in psicologia a Ginevra, a Berlino e in diversi laboratori di ricerca della Germania.
Nell'Istituto di psicologia torinese, realizza ricerche nell'ambito della psicologia del lavoro contribuendo ad aprire un nuovo importante capitolo della ricerca psicologica [2]. Nel 1957 è chiamata a Cagliari alla cattedra di Psicologia nella Facoltà di Magistero della quale in seguito diventa Preside.
Nel 1963 aderisce al Partito Comunista e viene eletta deputato alla Camera per il collegio di Cagliari [3].
Dal 1964 si trasferisce nuovamente a Torino dove è nominata Professore ordinario di Psicologia sperimentale presso la Facoltà di Magistero e fonda e dirige l'Istituto Superiore di Psicologia sociale, impostando il proprio insegnamento e la propria ricerca sullo studio di una vasta gamma di problematiche psicosociali. Nell'anno accademico 1969, sempre nell'ambito dell'Università di Torino è incaricata della cattedra di psicologia sociale. In questi anni fonda e dirige la "Rivista di psicologia sociale e sperimentale" che per alcuni decenni sarà una delle più importanti pubblicazioni italiane dedicate alla disciplina [4].
Anche a Torino prosegue la propria attività politica, che aveva iniziata nel suo periodo sardo, e viene eletta consigliere comunale nel periodo tra 1970 [5] e il 1975. Inizia a partecipare alla Consulta femminile regionale [6] ed organizza convegni dedicati all'orientamento professionale per le donne, una disciplina nella quale è tra i pionieri in Italia [7].
Fonda, sempre a Torino, un centro studi che è uno dei primi in Italia, insieme a quello di Roma e quello di Siena, diretto da Vasco Pisani che in seguito, insieme ad Ada Fonzi, sarà uno dei suoi diretti collaboratori, e con il quale condividerà importanti iniziative come la Scuola Universitaria biennale per Collaboratori psicologi e lo sviluppo della Scuola Magistrale ortofrenica che, da corso locale, diviene una vera scuola biennale e a carattere interregionale. Questa scuola è stata la più importante scuola di specializzazione per insegnanti in Italia, e ad essa è stata in seguito affiancato un istituto medico-psicopedagogico, "Villa Chiara", per la cura e la riabilitazione di ragazzi anormali psichici, condiretto con Luisa Levi (la sorella di Carlo Levi che è stata una delle prime donne medico in Italia) e Vasco Pisani.
Nel 1970 la Massucco Costa organizza la scuola triennale di specializzazione in psicologia, una delle prime in Italia riconosciute dal Ministero della Pubblica Istruzione. Angiola Massucco Costa partecipa all'opera di sviluppo della psicologia italiana e torinese anche come organizzatrice di convegni e di indagini. Insieme a Musatti, a padre Gemelli e a Gaetano Kanizsa, fondatore dell'Istituto di Psicologia dell'Università di Trieste, la Massucco Costa, aveva attivamente partecipato, negli anni cinquanta - sessanta, al dibattito sulla percezione visiva, mentre approfondiva anche studi riguardanti gli stereotipi sociali e l'immigrazione. Non è da dimenticare, infine, il suo contributo per introdurre in Italia la conoscenza della studi di psicologia effettuati in Unione Sovietica [8].
Lascia l'insegnamento universitario il 31 ottobre 1977, anche se mantiene la direzione della Scuola di specializzazione in psicologia e della Scuola magistrale ortofrenica e prosegue i suoi studi soprattutto sulle problematiche connesse all'emancipazione femminile. Nel 1993, a più di novant'anni, organizza un seminario sull'associazionismo femminile e sull'evoluzione del ruolo della donna nella società contemporanea.
Muore a Torino nel marzo del 2001. Nel 2014 il Comune di Torino le dedica un giardino comunale e un'area attrezzata [9].
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