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In più di un secolo di storia societaria dal 1905 a oggi, alla guida del Perugia, società calcistica italiana con sede nell'omonimo capoluogo umbro, si sono avvicendati oltre una cinquantina di allenatori; la maggior parte di loro pescati nel bel paese, e una manciata provenienti da paesi esteri quali Ungheria (4), Cecoslovacchia e Jugoslavia (1 a testa). Nel suo primo ventennio di vita il sodalizio non annoverò una tale figura all'interno del proprio organico:[1] il primo tecnico biancorosso a tutti gli effetti nonché il primo straniero, Emerich Hermann,[2] arrivò solo nel 1929, chiamato in Umbria nel momento in cui la cosiddetta "scuola danubiana" di cui era esponente godeva in Europa della massima popolarità.[3]
Tra le più importanti parentesi tecniche del club, nella prima metà degli anni 1930 ci furono quelle di András Kuttik[2] (1932-1933) e Cesare Migliorini (1933-1935); il primo portò per la prima volta i grifoni in Serie B, mentre il secondo raggiunse l'apice del primo ciclo vincente della storia perugina, sfiorando l'approdo in massima categoria.[4][5] Non possono essere dimenticate le varie epoche di Ilario Castagner (1974-1980, 1993-1995 e 1998-1999), ricordato soprattutto per essere stato l'allenatore di quella squadra "dei miracoli" che, nel corso degli anni 1970, accompagnò alla prima promozione in Serie A del 1975[6] e al secondo posto in massima categoria, il miglior piazzamento assoluto del club nei campionati nazionali, del 1979 – con il conseguimento di uno storico record d'imbattibilità –;[7] Castagner è anche il biancorosso che ha messo a referto più panchine in massima categoria (170). Serse Cosmi, alla guida della formazione della sua città nei primi anni 2000 (2000-2004), e nuovamente dal 2020, oltre a essere protagonista della seconda avventura del Perugia in A è stato fin qui l'unico capace di portarlo, nel 2003, alla vittoria continentale di un trofeo dell'UEFA, la Coppa Intertoto;[8][9][10] sempre nello stesso anno Cosmi spinse i biancorossi al miglior risultato di sempre in Coppa Italia, raggiungendo le semifinali.[11][12]
Il più longevo allenatore del club rimane tuttora Guido Mazzetti il quale, a periodi alterni, ricoprì l'incarico per quattordici stagioni dal 1950 al 1972; tra le altre cose, fu colui che nel 1967 riportò la società tra i cadetti, dopo ben diciannove anni trascorsi nelle serie minori.[13][14] Le tante annate in biancorosso hanno inoltre contribuito a fare di Mazzetti il tecnico più presente nella storia della B (626) nonché quello dei grifoni con più panchine nella medesima categoria (192). Di rilievo anche i trascorsi di Mario Malatesta (1945-1946 e 1949-1950), Mario Colautti (1986-1989), Pierfrancesco Battistini (2010-2012) e Andrea Camplone (2012-2015), tutti vincitori di campionati e coppe durante la loro militanza perugina; Battistini, in particolare, nella stagione 2010-2011 diede nuovo impulso alla storia del club riportandolo nel calcio professionistico.[15]
Tra gli altri, Giovanni Galeone fu l'allenatore, nel 1997, della seconda promozione in A, mentre le 34 panchine perugine maturate da Carlo Mazzone nell'annata 1999-2000 hanno concorso a fare del tecnico romano il più presente (792) nella storia della massimo campionato italiano. In ambito confederale, Castagner e Cosmi sono i soli ad aver guidato i grifoni in una delle principali competizioni continentali, rispettivamente nelle annate 1979-1980 e 2003-2004, in entrambe le occasioni in Coppa UEFA. Infine ancora Castagner, assieme a Battistini, sono gli unici a essere stati premiati con riconoscimenti individuali, a livello nazionale, durante il loro lavoro a Perugia – il primo con il Seminatore d'oro della FIGC quale miglior allenatore della Serie A 1978-1979,[16] e il secondo con la Panchina d'argento dell'AIAC come miglior tecnico della Seconda Divisione 2011-2012.[17]
Di seguito l'elenco degli allenatori del club dall'anno della fondazione fino a oggi.
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Sono qui riportati i nominativi degli allenatori militanti nel club destinatari di riconoscimenti conferiti dagli organismi calcistici nazionali.
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(*) Trofeo assegnato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) dal 1955 al 1990 al miglior allenatore del calcio italiano.
(**) Trofeo assegnato dall'Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC) dal 2007 al 2014 al miglior allenatore del campionato italiano di Lega Pro Seconda Divisione.