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Adelmo Tacconi vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 20 novembre 1915 a Roccastrada |
Ordinato presbitero | 3 febbraio 1940 dal vescovo Paolo Galeazzi |
Nominato vescovo | 23 aprile 1970 da papa Paolo VI |
Consacrato vescovo | 21 giugno 1970 dal vescovo Primo Gasbarri |
Deceduto | 16 settembre 2003 (87 anni) a Grosseto |
Adelmo Tacconi (Roccastrada, 20 novembre 1915 – Grosseto, 16 settembre 2003) è stato un vescovo cattolico italiano.
Nato a Roccastrada in Maremma, fu ordinato presbitero del clero di Grosseto il 3 febbraio 1940 da monsignor Francesco Pascucci, pro-vicario di Roma. A Grosseto fu cappellano della cattedrale di San Lorenzo, della quale divenne parroco nel 1947, oltre che canonico teologo del capitolo. Tra i vari incarichi che ricoprì tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta vi furono anche quelli di vice rettore del seminario vescovile, responsabile amministrativo della curia e anche insegnante di religione nelle scuole statali.[1]
Il 23 aprile 1970 fu eletto vescovo ausiliare per la diocesi di Sovana-Pitigliano, e consacrato il successivo 21 giugno col titolo di Sinna, dal vescovo di Grosseto Primo Gasbarri, co-consacranti i vescovi Fiorenzo Angelini (poi cardinale) e Giuseppe Marafini.[2]
Nel 1975 venne nominato ausiliare del vescovo di Grosseto, Primo Gasbarri, con diritto di successione; gli succederà il 23 marzo 1979. Durante il suo episcopato a Grosseto, si distinse per l'erezione di nuove parrocchie, tra cui si ricorda quella della Santa Famiglia, nella nascente zona 167 Nord di Sugherella.[3][4] Il 21 maggio 1989 quella stessa chiesa fu scelta per accogliere papa Giovanni Paolo II, dopo 850 anni dall'ultima volta di una visita papale a Grosseto.[1][3][4] Con decreto vescovile del 19 giugno 1986, soppresse la parrocchia della Madonna del Rosario di Pian d'Alma per istituire la nuova parrocchia della Consolata di Punta Ala.[5]
Dimessosi dalla cattedra episcopale nel 1991, gli succedette Angelo Scola. Morì a Grosseto il 16 settembre 2003.
La genealogia episcopale è: