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Acido antranilico | |
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Nome IUPAC | |
acido 2-amminobenzoico | |
Nomi alternativi | |
acido orto-amminobenzoico acido o-amminobenzoico | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C7H7NO2 |
Massa molecolare (u) | 137,14 |
Aspetto | solido giallognolo |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 204-287-5 |
PubChem | 227 |
DrugBank | DBDB04166 |
SMILES | C1=CC=C(C(=C1)C(=O)O)N |
Proprietà chimico-fisiche | |
Costante di dissociazione acida (pKa) a 298 K | 2,1; 4,9 |
Solubilità in acqua | 5,7 g/L a 25 °C |
Temperatura di fusione | 146 °C (419 K) |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | −380,4 |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | 150 °C (423 K) |
Temperatura di autoignizione | 530 °C (803 K) |
Simboli di rischio chimico | |
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attenzione | |
Frasi H | 319 |
Consigli P | 305+351+338 [1] |
L'acido antranilico, conosciuto anche come acido orto-amminobenzoico o acido 2-amminobenzoico, è un amminoacido non proteinogenico dalla formula strutturale C6H4(NH2)(COOH). A temperatura ambiente si presenta come una polvere cristallina bianca inodore (spesso gialla in campioni commerciali), dal sapore dolciastro, scarsamente solubile in acqua.[2] È facilmente solubile in etanolo, etere, cloroformio e piridina, molto poco in benzene.[2]
Esplica la funzione di coenzima nella produzione del latte materno, e per questo è denominato, secondo una nomenclatura obsoleta delle vitamine, anche come vitamina L, ma ora è noto che può essere prodotto dall'organismo umano e pertanto non è una molecola essenziale.[3]