Abarbarea è un argomento che ha generato interesse e dibattito negli ultimi anni. Noto per la sua rilevanza in diversi aspetti della società, questo argomento ha catturato l’attenzione di esperti e persone interessate a comprenderne l’impatto. Man mano che approfondisci Abarbarea, sorgono nuove prospettive e domande che ti invitano a esplorare le sue numerose sfaccettature. Questo articolo cerca di offrire una visione completa di Abarbarea, affrontando tutto, dalle sue origini alle sue implicazioni attuali. Attraverso un'analisi dettagliata e riflessioni arricchenti, si intende fornire al lettore uno sguardo più ampio e arricchente su Abarbarea.
Abarbarea | |
---|---|
Saga | Ciclo troiano |
Nome orig. | Ἀβαρβαρέα |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Ninfa naiade |
Sesso | femmina |
Abarbarea (in greco antico: Ἀβαρβαρέα?, Abarbarèā) è un personaggio della mitologia greca. Era una ninfa naiade.
Si unì al troiano Bucolione, il figlio primogenito di Priamo, [1] e da lui ebbe i due gemelli Pedaso[1] ed Esepo[1].
Dopo aver cresciuto i due figli, diventò una delle tre progenitrici degli abitanti di Tiro, assieme a Calliroe e Drosera[2].
Il lessicografo Esichio di Alessandria, dal canto suo, menziona una classe di ninfe che prendono il suo nome, le cosiddette "Abarbareai" o "Abarbalaiai".