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Cometa 162P/Siding Spring | |
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Stella madre | Sole |
Scoperta | 10 ottobre 2004 |
Scopritore | Robert H. McNaught |
Designazioni alternative | 2004 TU12, P/2004 TU12, Siding Spring 2 |
Parametri orbitali | |
(all'epoca 2459200,5 17 dicembre 2020[1]) | |
Semiasse maggiore | 3,0904786 au |
Perielio | 1,2891349 au |
Afelio | 4,892 au |
Periodo orbitale | 5,43 anni |
Inclinazione orbitale | 27,55497° |
Eccentricità | 0,5828688 |
Longitudine del nodo ascendente | 30,9111° |
Argom. del perielio | 357,13419° |
Anomalia media | 1,66539° |
Par. Tisserand (TJ) | 2,793[2] (calcolato) |
Ultimo perielio | 7 dicembre 2020 |
Prossimo perielio | 17 maggio 2026 |
MOID da Terra | 0,238488 au[2] |
Dati fisici | |
Dimensioni | 12 km[3] |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. |
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Magnitudine ass. | 15,2 |
Magnitudine ass. |
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162P/Siding Spring, o anche cometa Siding Spring 2, è una cometa periodica, scoperta il 10 ottobre 2004 da Robert H. McNaught. Fu inizialmente ritenuta un asteroide,[4] ma il 12 novembre 2004 gli astrofili Franco Mallia, Gianluca Masi e Roger Wilcox scoprirono che in effetti era una cometa;[5][6][7] pochi giorni più tardi le veniva assegnata la denominazione definitiva, 162P/Siding Spring.[8] La cometa appartiene alla famiglia delle comete gioviane.
Tra la fine del 1969 e l'inizio del 1970 la cometa ha sperimentato un lungo passaggio ravvicinato col pianeta Giove.
Lo spettro della cometa assomiglia a quello degli asteroidi troiani.[9]