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11ª Brigata d'assalto aereo delle guardie | |
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Descrizione generale | |
Abbreviazione | 11 гв. одшбр |
Attiva | 1968 - oggi |
Nazione | ![]() ![]() |
Tipo | Brigata |
Ruolo | Fanteria aviotrasportata |
Guarnigione/QG | Ulan-Udė |
Equipaggiamento | BMD-2 BMP-2 |
Soprannome | "Brigata nera" "Brigata fantasma" "Lupi neri" |
Motto | "Dalle altezze all'inferno!" ("С любых высот в любое пекло!") |
Battaglie/guerre | Invasione russa dell'Ucraina |
Decorazioni | ![]() ![]() ![]() |
Parte di | |
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Comandanti | |
Comandante attuale | Colonnello Pavel Filjaev |
Degni di nota | Oleg Mitjaev |
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La 11ª Brigata d'assalto aereo autonoma delle guardie (in russo 11-я отдельная гвардейская десантно-штурмовая бригада?, 11-ja otdel'naja gvardejskaja desantno-šturmovaja brigada, unità militare 32364) è un'unità di fanteria aviotrasportata del VDV con base a Ulan-Udė.
La brigata venne costituita il 1º agosto 1968 a Mogoča come 11ª Brigata aviotrasportata (unità militare 21460) sulla base del 1º Battaglione del 113º Reggimento della 38ª Divisione fucilieri motorizzata e di due battaglioni della 52ª Divisione fucilieri motorizzata, riorganizzati rispettivamente come 617º, 618º e 619º Battaglione aviotrasportato.[1] Nell'aprile 1969 i tre battaglioni venne ridesignati come unità d'assalto aereo, seguiti nel luglio 1971 dalla brigata che assunse quindi la denominazione attuale.[2] Il 1º giugno 1990 è stata riassegnata al VDV, venendo trasferita presso Ulan-Udė nel novembre 1992.[1] Il 25 marzo 2015 la brigata è stata insignita del titolo di unità delle guardie.[3]
A gennaio 2022 la brigata è stata schierata in Bielorussia in previsione dell'invasione russa dell'Ucraina.[4] Il 24 febbraio ha attraversato il confine, e già durante il primo giorno di guerra ha subito le prime perdite, fra cui il vice comandante del 1º Battaglione d'assalto aereo, maggiore Aleksej Il'nickij.[5] Il 26 febbraio elementi della brigata sono stati impegnati in combattimento durante l'attraversamento del fiume Dnepr all'altezza di Kachovka; il comandante dell'unità, colonnello Denis Šišov, è stato gravemente ferito, mentre il vice comandante, tenente colonnello Denis Glebov, è stato ucciso in azione.[6][7] Durante i successivi scontri nella regione di Cherson, il 19 marzo ha perso la vita un comandante di battaglione, tenente colonnello Denis Sorokin.[8]
Durante l'estate del 2022 la brigata ha fronteggiato la controffensiva ucraina, subendo gravi perdite all'inizio di settembre per opera della 60ª Brigata meccanizzata nei pressi di Vysokopillja.[9] Fra giugno e ottobre hanno inoltre perso la vita il vice capo di stato maggiore, il vice comandante di brigata e il comandante del battaglione ricognizione, tenenti colonnello Pavel Kisljakov, Aleksandr Smirnov e Evgenij Loskutov.[10][11][12] Ritiratasi gradualmente verso sud, all'inizio di novembre la brigata ha ripiegato sulla riva sinistra del Dnepr insieme a tutte le altre forze russe precedentemente impiegate nell'area di Cherson.[13][14]
Durante i primi mesi del 2023 la brigata è rimasta schierata nelle retrovie del fronte nell'oblast' di Zaporižžja.[15] A giugno è stata trasferita a Bachmut, dove il 21 giugno è rimasto ucciso il vice comandante e commissario politico della brigata, tenente colonnello Evgenij Agafonov.[16] La brigata è stata impiegata in combattimento nell'area di Bachmut durante tutto il 2023, arrivando a occupare il villaggio di Chromove all'inizio di dicembre.[17][18] Il 26 ottobre 2023 è stata insignita dell'Ordine di Suvorov per decreto del Presidente della Federazione Russa. A febbraio 2024 ha preso parte insieme ad altre unità del VDV agli scontri per Ivanivs'ke, difeso da elementi della 5ª Brigata d'assalto e della 93ª Brigata meccanizzata, riuscendo a prendere posizione nel centro abitato alla fine del mese.[19][20]
All'inizio di agosto la brigata è stata trasferita nell'oblast' di Kursk in seguito all'offensiva ucraina in territorio russo, venendo schierata a nordest di Korenevo.[21] Sarebbe inoltre stata rinforzata da un battaglione di ex membri del Gruppo Wagner.[22] Il 18 settembre è stata insignita dell'Ordine di Žukov.[23] A metà novembre ha subito diverse perdite nei pressi di Sudža in seguito a un contrattacco dell'80ª Brigata d'assalto aereo ucraina.[24] All'inizio di febbraio 2025 elementi dell'82ª Brigata e del 78º Reggimento d'assalto aereo hanno lanciato un attacco a est di Sudža, aggirando le posizioni della brigata nei pressi di Ulanok e infliggendo gravi perdite ai reparti russi, rimasti isolati e senza supporto, e catturando diversi prigionieri; in seguito a questo successo ucraino il comandante della brigata, colonnello Pavel Filjaev, è stato rimosso dall'incarico.[25][26]