In questo articolo esploreremo .357 Magnum in modo approfondito e il modo in cui ha influenzato diversi aspetti della nostra vita. Dalla sua nascita alla sua evoluzione attuale, .357 Magnum è stato oggetto di studio e dibattito in vari campi e discipline. Nel corso degli anni .357 Magnum ha suscitato grande interesse e curiosità nella società, ed è stato fonte di ispirazione per numerose ricerche e progetti. In questo senso è affascinante analizzare come .357 Magnum abbia influenzato il modo in cui percepiamo il mondo che ci circonda, nonché le nostre relazioni interpersonali e la nostra vita quotidiana. In questo modo speriamo di offrire una visione completa e dettagliata dell'impatto di .357 Magnum sulla nostra vita quotidiana.
.357 Magnum | |
---|---|
![]() | |
Descrizione | |
Tipo | Pistola / Fucile |
Origine | ![]() |
Storia | |
Progettista | Elmer Keith |
Data progettazione | 1934 |
Produttore | Smith & Wesson |
Periodo produzione | 1934 - oggi |
Specifiche tecniche | |
Derivata da | .38 Special |
Diametro proiettile | 9,1 mm (.357 in) |
Diametro collo | 9,6 mm (.379 in) |
Diametro base | 9,6 mm (.379 in) |
Diametro fondello | 11,2 mm (.440 in) |
Spessore fondello | 1,5 mm (.060 in) |
Lunghezza bossolo | 33 mm (1.29 in) |
Lunghezza cartuccia | 40 mm (1.59 in) |
Capsula a percussione | Pistola media |
[1] | |
voci di munizioni presenti su Wikipedia |
La .357 Magnum (in misura metrica 9 x 33 mm R) è una cartuccia realizzata prevalentemente per pistole e revolver.
Realizzata da Elmer Keith, Phillip Sharpe e dalla Smith & Wesson, nota azienda produttrice di armi da fuoco, fu per prima incamerata nella Smith & Wesson 27. Venne introdotta sul mercato nel 1934 e da allora il suo impiego si è ampiamente diffuso. Il nome Magnum deriva dalle omonime bottiglie extra-large di champagne, che ne contengono quanto due ordinarie.
La cartuccia .357 Magnum, inizialmente destinata alla caccia, fu adottata dalle forze di Polizia che avevano la necessità di munizioni efficaci contro le automobili (occorre ricordare che le automobili degli anni trenta avevano le carrozzerie in lamiera assai più spessa delle attuali), e a scopo di autodifesa. Nello sviluppo della .357 Magnum ha avuto un ruolo importante Elmer Keith, cacciatore e sperimentatore di nuove armi. L'obiettivo era produrre una cartuccia per pistola, capace di una notevole forza di penetrazione, una traiettoria piatta, e una lunga gittata.
Come base di partenza venne utilizzato il bossolo del .38 Special, caricato con una quantità di polvere doppia rispetto a quest'ultimo, e la palla ogivale fu sostituita da una tronco-conica o tronco-ogivale; l'innesco è sempre di tipo Boxer. Il bossolo venne allungato di 0,135 pollici (circa 3,5 mm), per evitare l'uso del .357 Magnum in un revolver destinato al .38. Tale uso potrebbe infatti rivelarsi assai pericoloso dato che la munizione .357 Magnum può sviluppare un'energia (ed una pressione) anche più che doppia rispetto alla .38 Special. È invece possibile usare cartucce calibro .38 Special in armi calibro .357 Magnum.
Una cartuccia .357 Magnum ha il bossolo nichelato o in ottone naturale, dritto, flangiato (da qui la lettera "R" nella denominazione metrica che sta per "rimmed"), con palla tronco-conica o tronco-ogivale. L'innesco è di tipo Boxer. L'energia sviluppata è di circa 80-90 kgm (circa 800-900 joule) in canna corta, ed una velocità media alla volata supersonica di circa 450-460 m/s (circa 1.600-1.650 km/h), con una gittata utile di oltre 300 metri.
Molti revolver sono camerati per questa cartuccia; tra questi i più famosi sono certamente il Colt Python e la S&W 19 detta "Combat Magnum". Essendo un calibro adatto anche alla caccia di animali di media taglia è camerato non solo da armi corte ma da vari modelli di carabine tra le quali spiccano le Ruger e le Uberti, a leva. Da più di quarant'anni sono state fabbricate anche pistole semiautomatiche in grado di spararlo (per esempio la IMI Desert Eagle).
Nonostante sia surclassata in potenza dal calibro .44 Magnum, per le armi corte molti ritengono che la cartuccia in questione sia di potenza esuberante e di non facile gestibilità, preferendo difatti proprio la .357 Magnum, dotata anch'essa di buona potenza, ma più gestibile.