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Goffredo Alterisio | |
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Sindaco di Imperia | |
Durata mandato | 1945 – 28 maggio 1951 |
Predecessore | Vittorio Treves (podestà) |
Successore | Ferdinando Scajola |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialista Italiano Partito Comunista Italiano |
Professione | Impiegato |
Goffredo Amedeo Giorgio Alterisio (Sant'Agata de' Goti, 21 aprile 1891 – Imperia, 12 agosto 1973[1]) è stato un politico italiano.
Nacque nel 1891 a Sant'Agata de' Goti, in Campania, da Ilario Alterisio e Matilde Cice.[2] Si trasferì in giovane età a Oneglia, dove il padre aveva preso servizio come ispettore scolastico, e fu ufficiale di complemento durante la prima guerra mondiale.[3] Al termine del conflitto venne assunto come impiegato della raffineria Sairo e al contempo iniziò a partecipare alla lotta politica avvicindandosi agli ambienti socialisti.[4] Fu assessore a Oneglia nell'ultima giunta del sindaco Agostino Berio.[3]
Aderì al Partito Comunista Italiano e fece parte del Comitato di Liberazione Nazionale di Imperia. Nel 1945 venne eletto primo sindaco della città dopo la liberazione e alle prime elezioni democratiche del 1946 venne riconfermato sindaco di Imperia.[3] Nell'assumere la carica, si pose come il sindaco della pacificazione, invitando alla collaborazione per lasciarsi il passato alle spalle (il riferimento è ai numerosi scontri che vide Imperia teatro della guerra civile ed era avvenuto il fatto noto come strage di Costa d'Oneglia).[3] Impegnato nelle opere di ricostruzione, attuò la demolizione del carcere di Oneglia, danneggiato dai bombardamenti nel 1944, al fine di creare un nuovo quartiere della città.[3]
Morì a Imperia nel 1973 e gli è stata intitolata la via dell'argine sinistro del torrente Impero.[3][4]