Nuove scoperte negli studi sulle cellule T regolatorie

Antropologia

Nuove scoperte negli studi sulle cellule T regolatorie

Le cellule T regolatorie (Treg) sono un tipo di cellule del sistema immunitario che cercano di controllare l'attività delle altre cellule T. Una loro funzione fondamentale è quella di prevenire le reazioni autoimmunitarie. In altre parole, le Treg aiutano a tenere a bada il sistema immunitario in modo che non attacchi erroneamente i tessuti sani del corpo.

Queste cellule sono fondamentali per il controllo della risposta immunitaria e per mantenere un ambiente di tolleranza nel nostro corpo. In modo particolare, una loro mancanza o ridotta funzionalità può portare a gravi patologie autoimmune come il diabete di tipo 1.

Fino a poco tempo fa, si pensava che le Treg fossero un popolo omogeneo, cioè che tutte le cellule che appartenevano a questa popolazione avessero le stesse funzioni e le stesse caratteristiche. Tuttavia, recentemente, è stato dimostrato che questa popolazione è molto eterogenea, e che esistono sottotiopologie di Treg che svolgono funzioni specifiche.

In particolare, le Treg sono state suddivise in tre gruppi principali: le Treg thymic-derived (tTreg), le Treg peripheral-derived (pTreg) e le Treg inducible (iTreg). Le prime derivano dal timo (un organo linfatico primario) e sono prodotte durante la fase di sviluppo delle cellule immunitarie. Le seconde si sviluppano a partire dalle cellule T convenzionali, le quale subiscono un processo di differenziazione per diventare Treg. Le terze, infine, derivono da cellule T convenzionali che vengono stimolate in vitro con sostanze specifiche.

Le diverse tipologie di Treg hanno specifiche funzioni che vanno dal controllo di reazioni autoimmunitarie, alla soppressione di risposte immunitarie verso allergeni, fino alla riduzione delle risposte immunitarie verso tumori. Proprio in questa ultima funzione sembra risiedere una delle principali novità riguardanti le cellule Treg.

Alcuni ricercatori, infatti, hanno dimostrato che le Treg sarebbero in grado di interagire con le cellule tumorali e di ridurre significativamente la risposta immunitaria verso il cancro. In particolare, è stato dimostrato che le Treg sarebbero in grado di sopprimere le risposte immunitarie degli linfociti T citotossici (CTL), le principali cellule del nostro sistema immunitario che si occupano di attaccare le cellule tumorali.

Questa capacità delle Treg di interferire nello sviluppo del cancro, rende queste cellule un bersaglio molto interessante per le terapie anti-tumorale. Al fine di sviluppare nuove terapie efficaci, è necessario tuttavia comprendere a fondo le caratteristiche delle Treg e del loro ambiente.

Le Treg provocano una forte tolleranza che potrebbe essere utilizzata per curare patologie che necessitano di sopprimere una risposta immunitaria. Tuttavia, in situazioni di malattia come il cancro, l'attività delle cellule Treg può costituire un reale ostacolo per la risposta immunologica, e quindi impedire l'eliminazione del tumore da parte del sistema immunitario.

Le linee di ricerca in questo campo potrebbero quindi sfociare nella scoperta di nuovi metodi di cura verso le patologie correlate all'attività immunitaria alterata. Sarebbe pertanto utile cercare di manipolare la capacità delle Treg di sopprimere la risposta immunitaria, al fine di renderle più efficaci in campo anti-tumorale o utili nel trattamento di malattie autoimmunitarie.

Inoltre, ora che le Treg sono considerate una popolazione molto eterogenea, è possibile concentrarsi sulle caratteristiche principali di ciascuna subpopolazione. In questo modo, diventa possibile modificare le funzioni delle Treg in modo selettivo, ad esempio incrementando l'attività degli effettori anti-tumorali. Questi risultati hanno quindi un'importanza fondamentale per la progettazione di nuove terapie per malattie autoimmunitarie e tumori.

Ulteriori studi sono necessari per comprendere al meglio il ruolo delle cellule Treg in queste patologie e per sviluppare terapie più efficaci basate su questa popolazione cellulare sempre più rilevante nella comprensione delle malattie che colpiscono il sistema immunitario.