Wallace Beery

Wallace BeeryStatuetta dell'Oscar Oscar al miglior attore 1932

Wallace Beery, nato Wallace Fitzgerald Beery (Kansas City, 1º aprile 1885Beverly Hills, 15 aprile 1949), è stato un attore e regista statunitense, fra i più popolari e rappresentativi tra le due guerre mondiali.

Nel panorama hollywoodiano di grandi seduttori belli ed eleganti, Beery si presentava con il volto grosso e ghignante, la corporatura tozza, i gesti sgraziati ed a volte volgari, ma con una potente carica di simpatia e di vitalità e con una comunicativa eccezionale, il tutto sorretto da un istrionismo che rendeva indimenticabili le sue interpretazioni di personaggi buffi e commoventi, rozzi eppure dotati di una forte umanità.

Beery fu uno degli attori più attivi dell'epoca, avendo partecipato ad un centinaio di film. Il suo film più significativo fu Viva Villa! (1934). Altre interpretazioni notevoli le fornì ne I quattro cavalieri dell'Apocalisse (1921), Il mondo perduto (1925), Il campione (1931), Grand Hotel (1932), Pranzo alle otto (1933), L'isola del tesoro (1934), Sui mari della Cina (1935).

Dal 1916 al 1918 fu sposato con la futura diva del muto Gloria Swanson.

Biografia

Nato nel Missouri, nella Clay County (che oggi fa parte dell'area metropolitana di Kansas City, Missouri), era il figlio minore di Noah Webster Beery, un poliziotto, e di Frances Margaret Fitzgerald. Sia Wallace che i fratelli William C. Beery e Noah, diventarono attori. Wallace intraprese la carriera dello spettacolo come aiuto domatore di elefanti al Ringling Brothers Circus, dove fu ferito ad un braccio da un leopardo. In seguito, grazie all'incoraggiamento del fratello Noah Beery Sr., si stabilì a New York per lavorare in teatro come baritono ed interprete di spettacoli di varietà.

Primi anni di carriera

Dopo un periodo in cui si alternò tra Broadway e spettacoli itineranti, passò a lavorare per il cinema recitando per l'Essanay Film Manufacturing Company, una casa di produzione di Chicago per cui girò i suoi primi film. Esordì sullo schermo nel 1913, nel cortometraggio His Athletic Wife, ma i suoi primi successi furono dovuti ad una serie di comiche nelle quali Beery interpretava il ruolo di Sweedie, una ragazza svedese che, con i tratti massicci e mascolini dell'attore, faceva da motivo conduttore alle comiche della serie. In seguito, Beery lavorò - sempre per la Essanay - negli studios che la compagnia fondata da Gilbert Anderson aveva aperto a Fremont, California.

Alla Essanay, Beery conobbe un'attrice esordiente di Chicago, Gloria Swanson, che sposò nel 1915. Il matrimonio non fu felice e la Swanson, che in seguito divenne una delle più grandi dive del muto, raccontò, nelle sue memorie, di essere stata violentata dal marito la sera delle nozze. A causa della brutalità di Beery e del suo alcolismo, nel 1918 i due divorziarono. Beery, che aveva iniziato a ricoprire ruoli da villain, nel 1917 interpretò la parte di Pancho Villa nel serial Patria. Diciassette anni dopo, Beery riprese il ruolo alla MGM con Viva Villa!.

Periodo sonoro

La potente e profonda voce di Beery, usata deliberatamente in modo strascicato, divenne uno dei suoi tratti caratteristici quando Irving Thalberg lo mise sotto contratto alla MGM agli albori del cinema sonoro.

Morte

Wallace Beery morì nella sua casa di Beverly Hills per un attacco cardiaco il 15 aprile 1949. Venne sepolto al Forest Lawn Memorial Park di Glendale, California.

Fu membro della Loggia Massonica Blaney n. 271 di Chicago, raggiungendo il 32º grado del Rito scozzese antico ed accettato.

Riconoscimenti

Premio Oscar Festival del cinema di Venezia

Per il suo contributo all'industria cinematografica, l'8 febbraio 1960 gli fu assegnata una stella sulla Hollywood Walk of Fame al 7001 di Hollywood Boulevard.

Filmografia

La filmografia è parziale. Quando manca il nome del regista, questo non viene riportato nei titoli

Attore

Regista

Apparizioni in film e documentari

Doppiatori italiani

Curiosità

Note

  1. ^ IMDb BIO
  2. ^ Gloria Swanson par elle-même , autobiografia di Gloria Swanson (versione francese)
  3. ^ Giordano Gamberini, Mille volti di massoni, Roma, Ed. Erasmo, 1975, p. 253.
  4. ^ Sito ufficiale Hollywood Walk of Fame
  5. ^ Filmografia IMDb
  6. ^ Caro lettore, ecco i... retroscena del "doublage", articolo di Enrico Roma, Cinema Illustrazione n. 10 del 9 marzo 1932, pag. 7

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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