L'argomento Video wall ha suscitato molto interesse negli ultimi tempi. Che sia per il suo impatto sulla società, per la sua rilevanza storica o per il suo impatto su diversi settori, Video wall è un argomento che non lascia nessuno indifferente. In questo articolo esploreremo diversi aspetti legati a Video wall, dalle sue origini alla sua evoluzione attuale. Analizzeremo la sua influenza in diversi ambiti e presenteremo diverse prospettive sulla questione. Senza dubbio Video wall è un argomento affascinante che merita di essere approfondito.
Un video wall è un maxischermo composto da un numero variabile di moduli che possono essere monitor CRT, pannelli retroproiettati, schermi a cristalli liquidi o al plasma. Gli elementi possono essere combinati fra loro per raggiungere le dimensioni desiderate del maxischermo. Ogni elemento, opportunamente pilotato da un'apposita centralina, visualizza solo una parte dell'immagine completa, che viene visualizzata interamente da tutti gli schermi che compongono il video wall, che si comportano come le tessere di un mosaico.
Oltre alle installazioni classiche (gli schermi sono posizionati in senso orizzontale ed accostati in modo da formare un maxischermo il cui rapporto tra le dimensioni è 4:3 o 16:9) sono possibili videowall con rapporti di forma diversi o con posizionamento degli elementi anche nelle tre dimensioni (ad esempio video wall "circolari").
Il maggiore problema di questo tipo di schermo era inizialmente dovuto alla presenza delle antiestetiche cornici che circondano gli elementi che lo compongono, generando un fastidioso effetto "a scacchiera"; in seguito, con l'evolversi della tecnologia, sono comparsi sul mercato dei video wall che hanno ridotto al minimo se non eliminato il problema, utilizzando cornici di spessore molto ridotto (qualche millimetro) che a distanza risultano invisibili.