Nel mondo di oggi, Se non ora, quando? è un argomento che ha acquisito una rilevanza senza precedenti. Il suo impatto si estende a tutti gli ambiti della vita quotidiana, dalla politica alla cultura popolare, passando per la tecnologia e la società. Con il passare del tempo Se non ora, quando? è diventato un fenomeno che non distingue confini o barriere, poiché la sua influenza attraversa tutti i tipi di contesti e realtà. In questo articolo esploreremo in modo approfondito le molteplici sfaccettature di Se non ora, quando?, analizzandone le implicazioni e le conseguenze in diversi ambiti della vita quotidiana.
Se non ora, quando? | |
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Autore | Primo Levi |
1ª ed. originale | 1982 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | italiano |
Se non ora, quando? è un romanzo scritto da Primo Levi. Il nome deriva da un noto aforisma del rabbino Hillel, contenuto nel trattato dei Pirkei Avot (Talmud - Le massime dei padri): "Se io non sono per me, chi è per me? E, se io sono solo per me stesso, cosa sono? E se non ora, quando?"
Dopo la sua pubblicazione nel 1982 ricevette immediatamente un buon riscontro sia da parte del pubblico che dalla critica vincendo nello stesso anno il Premio Campiello[1] e il Premio Viareggio.[2]
Se non ora, quando? può essere considerato il secondo vero romanzo dell'autore (dopo La chiave a stella) in quanto l'autore non ha vissuto in prima persona i fatti narrati, e nonostante il forte legame con il tema della guerra si tratta di un romanzo rappresentante una storia inventata.
Il libro è cronologicamente ambientato tra luglio 1943 e agosto 1945 e narra le drammatiche vicende di quei partigiani ebrei polacchi e russi che combattono per sopravvivere e per ricostruirsi una nuova esistenza in fuga dai loro luoghi di origine. Levi ha affermato di essersi ispirato nella creazione dei personaggi ad alcuni giovani ebrei che si erano aggregati al convoglio ferroviario allestito dai sovietici che li avrebbe riportati in Italia (un evento raccontato nel suo secondo libro autobiografico La tregua).