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Dall'inizio della sua carriera ha pubblicato sei album vendendo oltre 2 milioni di copie in tutto il mondo, ricevendo un Grammy Award su sette nomination totali con il brano U.N.I.T.Y. nella categoria Miglior interpretazione rap solista.[2]
Come attrice inizia recitando tra il 1993 e il 1998 nella serie Living Single,[3] per poi apparire sul grande schermo nel 2002 con il film Chicago. Grazie ad esso ottiene la nomination come Best Supporting Actress ai Premi Oscar, ai Golden Globe e ai British Academy Film Awards.[4] Negli anni successivi ha recitato in numerosi film e serie televisive, tra cui il film Life Support (2007) che le ha fatto ottenere un Golden Globe[5] e uno Screen Actors Guild Award e il film TV, di cui è anche produttrice, Bessie (2015) con cui ha vinto un Emmy Award come produttrice e un Screen Actors Guild Awards come attrice.[6]
Tra il 2013 e il 2015 ha prodotto e condotto il proprio day-timetalk show, The Queen Latifah Show, che le fece ottenere il Favorite New Talk Show Host Award ai People's Choice Awards.[7]
Dana Elaine Owens è nata a Newark, New Jersey, il 18 marzo 1970, e ha vissuto principalmente a East Orange, New Jersey. Figlia della docente alla Irvington High School, Rita Owens e del poliziotto Sr. Lancelot Owens.[8] Frequenta la Essex Catholic Girls' High School di Irvington, ma si diploma alla Irvington High School.[8] I suoi genitori divorziarono quando aveva 10 anni. Dopo il liceo ha frequentato le classi del Borough of Manhattan Community College.[9] Aveva un fratello, Lancelot, morto nel 1992 a 23 anni in un incidente in moto.
Ha trovato il suo nome d'arte, Latifah (لطيفة laţīfa), che significa "delicato" e "molto gentile" in arabo, in un libro di nomi arabi quando aveva otto anni.
Cantante
Gli inizi e i primi tre album nel genere rap/hip-hop
Ha iniziato a cantare nel gruppo hip-hop Ladies First ed è poi diventata un membro originale delle Flavor Unit, sotto il produttore DJ King Gemini che le diede l'opportunità di registrare il demo Princess of the Posse.[10] Grazie a Fab 5 Freddy incise il suo primo singolo da solista Wrath of My Madness con la Tommy Boy Music Records, avendo dimostrato spiccate doti canore sia come rapper che come contralto.[11]
Il primo album di Latifah All Hail the Queen venne pubblicato nel 1989 quando aveva diciannove anni e sebbene non sia entrato nelle classifiche statunitensi, fu elogiato dalla critica e vide come pezzo di punta il brano Come Into My House che raggiunse la settima posizione della US Dance Club Songs.[12][13] Ottiene due nomine ai Grammy Award come Best Rap Solo Performance per l'album e per il brano Fly Girl.[14] Con il secondo album del 1991, Nature of a Sista, la cantante afferma di essersi allontanata dal hardcore hip hop per sperimentare altri generi musicali (R&B, jazz e reggae) e avere un controllo più creativo sul suo lavoro.[15] L'album entra alla posizione 117 della Billboard 200 e 32 della Top R&B/Hip-Hop Albums, generandole una terza candidatura ai Grammy Award con il brano Latifah Had It Up To Here.[12]
Dopo il suo quarto album, Latifah si è spostata principalmente verso la musica soul e jazz, a cui si era avvicinata con cautela nei suoi precedenti dischi orientati all'hip-hop. Nel 2004, ha pubblicato l'album soul/jazz The Dana Owens,che ha raggiunto la posizione numero 16 nella Billboard 200 e l'11a nella classifica degli album Top R&B/Hip-Hop.[18] L'LP ha ottenuto una nomination ai Grammy nel 2005 nella categoria Best Jazz Vocal Album ed è stato certificato disco d'oro negli Stati Uniti.[14][19] Dopo aver ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame nel 2006, l'album della cantante Trav'lin' Light diviene il secondo lavoro ad essere cantato in stile jazz e soul.[20] L'album esce nel 2007 e rimane alla prima posizione della Top Jazz Albums per tre settimane consecutive, raggiungendo inoltre l'11ª posizione della Billboard 200.[21] La canzone I'm Gonna Live Till I Die ha vinto il Grammy Awards per il Best Instrumental Arrangement Accompanying Vocalist(s), vinto dall'arrangiatore John Clayton. Trav'lin' Light è stato anche nominato ai Grammy come Best Traditional Pop Vocal Album.[22]
Il 12 settembre 2008 Queen Latifah ha riferito che stava lavorando ad un nuovo album intitolato Persona.[23] La canzone Cue the Rain è stata pubblicata come singolo principale dell'album, che ha debuttato alla terza posizione della Top R&B/Hip-Hop Albums e alla 25ª della Billboard 200. All'album hanno collaborato numerosi artisti, tra cui Missy Elliott e Mary J. Blige. Nel 2011 canta Who Can I Turn To in duetto con Tony Bennett per il suo album Duets II.[24] Nel gennaio 2012, mentre appare su 106 & Park con Dolly Parton per promuovere il film Joyful Noise - Armonie del cuore, Latifah ha dichiarato di aver lavorato ad un nuovo album non ancora pubblicato.
Cinema, televisione e produttrice
Apparsa tra il 1993 e il 1998 nel ruolo di Khadijah James nella sitcomLiving Single[25], aveva iniziato la sua carriera cinematografica in ruoli secondari nei film del 1991 e 1992 House Party 2, Juice e Jungle Fever.[26][27] Tra il 1999 e il 2001 va in onda la prima stagione del talk show da lei condotto e ideato The Queen Latifah Show.[28] Latifah ha un ruolo di spicco nel film di successo del 1996, Set It Off grazie al quale ottiene una nomination agli Independent Spirit Awards, ed è presente in un cameo nel film di Holly Hunter, Living Out Loud, in cui canta magistralmente,[29] apparendo nei titoli di testa, avvolta da un abito rosso, la ballad Lush Life (1998).
Nel 2019, oltre ad essere confermata la registrazione della seconda e terza stagione di Scream, Queen Latifah viene scelta insieme a Lea Michele nello spettacolo teatrale televisivo The Little Mermaid Live per ABC e Disney, nel ruolo di Ursula.[44] Nel 2020 recita nella miniserie televisiva Hollywood impersonando l'attrice Hattie McDaniel.[45] Nel 2021 recita e ricopre il ruolo di produttrice esecutiva della serie televisiva The Equalizer.[46]
Riconoscimenti
Queen Latifah ha ricevuto più di 80 candidature e vinto 25 premi nella sua carriera come cantante, attrice e produttrice. Ha ricevuto inoltre il premio Icon Award agli Elle Women in Hollywood Awards del 2004 e il Power Award nel 2010 agli Essence Black Women in Hollywood Awards.[47]
1996 – Funny Money - Come fare i soldi senza lavorare
1998 – Kiss
2002 – Chicago
2007 – Hairspray
2012 – Joyful Noise - Armonie del cuore
2015 – Bessie
Doppiatrici italiane
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Queen Latifah è stata doppiata da:
Laura Romano in The Country Bears - I favolorsi, Un ciclone in casa, Scary Movie 3 - Una risata vi seppellirà, I Muppet e il mago di Oz, 3 donne al verde, Bessie, Star, Il viaggio delle ragazze, Hustle
Alessandra Cassioli in Kiss, Hairspray - Grasso è bello, Notte brava a Las Vegas, Appuntamento con l'amore, Miracoli dal cielo, Hollywood, The Equalizer, End of the Road
Barbara Castracane in My Life - Questa mia vita, Brown Sugar, Chicago, New York Taxi, 30 Rock, Il dilemma
Anna Cesareni in Set It Off - Farsi notare, Rimbalzi d'amore
Roberta Lanfranchi in L'era glaciale 2 - Il disgelo, L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri, L'era Natale, L'era glaciale 4 - Continenti alla deriva, L'era glaciale - La grande caccia alle uova, L'era glaciale - In rotta di collisione
^ Peter Travers, Living Out Love, su rollingstone.com, RollingStone, 30 ottobre 1998. URL consultato il 12 giugno 2021.
^(EN) The 75th Academy Awards | 2003, su Oscars.org | Academy of Motion Picture Arts and Sciences. URL consultato il 25 agosto 2019.
^BAFTA Awards, su awards.bafta.org. URL consultato il 25 agosto 2019.
^The BFCA Critics' Choice Awards :: 2002, su web.archive.org, 25 febbraio 2011. URL consultato il 25 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2011).