Oggi Nodo (unità di misura) ha catturato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Fin dalla sua scoperta, Nodo (unità di misura) è stato oggetto di dibattito, ricerca e fascino. Esperti e hobbisti hanno trascorso innumerevoli ore a svelare i misteri che circondano Nodo (unità di misura), esplorandone le origini, l'impatto e le possibili implicazioni per il futuro. In questo articolo approfondiremo l'intrigante mondo di Nodo (unità di misura), esaminandone l'importanza e la rilevanza in diversi ambiti della vita quotidiana. Unisciti a noi in questo viaggio per scoprire tutto ciò che c'è dietro Nodo (unità di misura) e come ha influenzato la nostra società.
nodo | |||
---|---|---|---|
Informazioni generali | |||
Grandezza | velocità | ||
Simbolo | kn | ||
Eponimo | nodo | ||
Conversioni
| |||
Unità SI | 0,514 m/s | ||
Il nodo è una unità di misura per la velocità equivalente ad un miglio nautico l'ora (1,852 km/h). In Italia e in Francia si utilizza spesso, soprattutto in ambito nautico, l'abbreviazione nd,[1] mentre in ambito internazionale il simbolo utilizzato è kn: tale abbreviazione è consigliata dall'Ufficio internazionale dei pesi e delle misure[2] e dall'Organizzazione idrografica internazionale[3], ma nei paesi anglosassoni si trova anche l'abbreviazione kts per il plurale (dall'inglese knots, nodi).
Il nodo non è un'unità di misura del Sistema internazionale, ma è accettata[2]. In particolare il nodo è usato in meteorologia e per la navigazione nautica ed aerea.[4]
1 nodo è equivalente a circa:
Anticamente la velocità veniva misurata lanciando un solcometro dalla poppa. Il solcometro era formato da una sagola alla cui estremità era legato un galleggiante di legno a forma di settore circolare (un quarto di cerchio) piombato nella parte curva per farlo galleggiare perpendicolarmente alla superficie dell'acqua e creare resistenza al trascinamento. Lungo la sagola erano posti dei nodi ad una distanza fissa di 50 piedi e 7,6 pollici (15,433 m)[5]. Il calcolo veniva effettuato da due marinai posti a poppa dell'imbarcazione. Uno doveva lanciare la sagola e contare quanti nodi attraversavano le sue dita, mentre un altro teneva il tempo usando una clessidra di 30 secondi. Dato che 15,433 m sono 1⁄120 di miglio nautico, mentre 30 secondi sono 1⁄120 di ora, il conteggio dei nodi passati tra le dita del marinaio, in trenta secondi, corrispondeva alla velocità della nave in miglia nautiche all'ora.
È proprio quest'ultima la definizione di “nodo” come velocità: un miglio nautico all'ora (1 kn = 1 nmi/h), dove la misura del miglio nautico – di 1852 m – deriva dall'essere questa la lunghezza dell'arco di circonferenza massima (equatore o meridiano sulla sfera terrestre) sotteso da un angolo al centro della terra di ampiezza pari a 1 primo (1⁄60 di grado sessagesimale). Sulle carte nautiche difatti le distanze vengono misurate riportandole sulla scala della latitudine riportata ai margini di queste.
Essendo già il nodo una unità di misura per la velocità, pari per definizione a un "miglio nautico/ora", dire "nodi l'ora" per indicare una velocità è sbagliato. Tale definizione errata corrisponderebbe a "miglia l'ora per ogni ora" (miglio nautico/ora²), che a rigore sarebbe invece una misura di accelerazione.