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Mudra (devanagari: मुद्रा, IAST mudrā) è un gesto simbolico che in varie religioni viene usato per ottenere benefici sul piano fisico, energetico e/o spirituale.
Le mudra sono utilizzate nella pratica yoga come completamento di alcuni asana (posizioni) durante le fasi meditative. Le mudra vengono usate molto nel buddhismo tibetano, anche sotto forma di movimenti, gesti, danze che vanno a completare tecniche, pratiche e meditazioni atte al raggiungimento dell'illuminazione. Le mudra vengono praticate anche durante le cerimonie come ad esempio nelle cerimonie di iniziazione.
Vi sono molte opinioni in merito all'interpretazione del termine “mudrā”; gli studiosi sostengono l'interpretazione legata all'origine etimologica del vocabolo, che identifica la posa della mano come un “sigillo”, una “stampa”, un “segno”, un “marchio”, un “simbolo”, un “gesto simbolico” oltre ad identificare nell'esoterismo, le varie divinità.
In un racconto contenuto nei Jātaka si narra di un bodhisattva che vedendo una donna, fece un gesto per sapere se era sposata. La donna rispose sempre con un gesto che non aveva marito. È evidente che il bodhisattva stava usando un linguaggio stabilito e convenzionale di gesti eseguiti con le mani. Le mudrā erano quindi espressione di un linguaggio quotidiano, ma non solo; in seguito, esse hanno trovato la loro sistemazione anche nella danza, nello specifico nel Nātya Śāstra di Bharata.
La mudrā passa così da una funzione di linguaggio gestuale quotidiano ad una di esperimento di comunicazione simbolica in ambito artistico, e in seguito si trasforma da icona figurativa ad elemento rituale di cerimonie esoteriche. Attraverso le figure di Mathurā (100 a.C. – 600 d.C.) e soprattutto con le sculture del Gandhāra (100 – 400 d.C.) le mudrā diedero un grande contributo al tantrismo. Nel II secolo d.C., vi è la prima raffigurazione del buddha storico, fino ad allora era stato rappresentato come ruota della Legge, trono, colonna o albero.
Nell'antico testo della Gheraṇḍa Saṃhitā sono presenti 25 mudra fondamentali:
«Mahāmudrā, Nabhomudra, Uddiyanamudra, Jalandharamudra
Muhlabandhamudra, Mahabandhamudra, Mahavedhamudra, e Kecharimudra
Viparitakaranimudra, Yonimudra, Vajrolimudra, Shaktichalani e Tadagimudra,
Mandukimundra, Shambhavimudra, i cinque Dharana e Ashvinimudra
Pashinimudra, Kakimudra, Matangimudra e Bhujanginimudra: queste 25
mudra garantiscono agli yogin il successo in questo mondo»
Nell'antico testo Hatha Yoga Pradipika, sono elencate 10 mudra fondamentali:
«Mahāmudrā, Mahabandha, Mahavedhamudra, Kecharimudra, Uddiyanabandhamudra,
Mulabandhamudra, Jalandharabandhamudra, Viparitakaranimudra, Vajrolimudra e Shaktichalanamudra
sono le dieci mudra distruttrici della vecchiaia e della morte.
Rivelate da Shiva celeste, conferenti gli otto poteri,
care al cuore di tutti gli uomini di potenza,
sono difficili da eseguire anche per i saggi.»
I portamenti Mudra sono sei, rappresentate nella tabella qui sotto.
Posizione | Accezione |
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Abhayamudra | Buddha è in piedi con il palmo della mano destra girato verso l′esterno e le dita verso il cielo, di solito all′altezza delle spalle. Vuol significare la protezione dei suoi seguaci dalle loro paure. |
Varadamudra | Buddha ha la mano sinistra sulla gamba con il palmo verso l′alto e le dita verso il basso, come per offrire qualcosa. L′altra mano è in posizione Abhayamudra. |
Bhumisparshamudra | Di solito si trova sul Buddha seduto: la mano destra è deposta sulle gambe con le dita in direzione della terra e il palmo verso l′interno. La mano sinistra, aperta, è posta sul ventre rivolta verso l′alto. Vuol simboleggiare la volontà di raggiungere l′illuminazione per mezzo della meditazione. |
Dharmachakramudra | Buddha unisce i due pollici e i due indici delle mani formando un cerchio, simbolo della ruota del Dharma. |
Vitarkamudra | il pollice e l′indice della stessa mano si toccano e formano un cerchio che fa scaturire l′energia, trasmettendo i suoi insegnamenti. |
Dhyanamudra | È il gesto della meditazione, spesso si trova sul Buddha seduto. Le mani sono poste sul ventre con i palmi rivolti verso l′alto, la mano destra si appoggia sulla sinistra e i pollici si sfiorano tra loro, formando una specie di triangolo, segno del fuoco spirituale che brucia le impurità. |
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