Nel mondo di oggi, Moto (fisica) è un argomento che ha catturato l'attenzione di tutti, sia per la sua rilevanza storica, sia per il suo impatto sulla società moderna o per la sua influenza sullo sviluppo della tecnologia. Per secoli Moto (fisica) è stato oggetto di studi, dibattiti e controversie e la sua importanza continua ad aumentare. In questo articolo esploreremo le varie sfaccettature di Moto (fisica), dalle sue origini fino alla sua influenza oggi, considerando il suo impatto su diversi ambiti della vita quotidiana. Esamineremo anche le opinioni e i punti di vista degli esperti del settore, con l’obiettivo di offrire una panoramica ampia ed esauriente su questo affascinante argomento.
In fisica il moto è il cambiamento di posizione di un corpo in funzione del tempo, misurato da uno specifico osservatore in un determinato sistema di riferimento. Fino al XIX secolo, le leggi di Newton, incluse tra gli assiomi e i postulati del famoso Philosophiae Naturalis Principia Mathematica, erano alla base di quella parte della meccanica classica nota come "cinematica". Lo studio del moto a partire dalle cause che lo generano ovvero le forze è noto invece come "dinamica".
Storicamente il problema del moto è stato dunque il primo problema affrontato dalla fisica, direttamente applicato al moto dei corpi celesti con la meccanica celeste nell'ambito della rivoluzione scientifica. I calcoli delle traiettorie e delle forze esercitate dai corpi in moto basati sulle leggi newtoniane e delle fisica classica, si dimostrarono efficaci fintanto che i fisici non si occuparono di fenomeni molto rapidi, come quelli della fisica atomica agli inizi del XX secolo.
La forza del moto si chiama "forza d'inerzia".
Esistono vari tipi di moto in base alla forma del percorso seguito da un corpo durante il suo moto nello spazio, ad esempio: rettilineo, curvilineo, circolare, parabolico ed ellittico. Tali forme sono dette "traiettorie".
Tra i moti della fisica classica, si ricordano:
Tra i moti della fisica atomica e subatomica e dell'astrofisica, si ricordano:
Nello studio del moto di un corpo particolarmente utile risulta il cosiddetto "Principio di indipendenza dei moti simultanei" il quale afferma che "il moto di un corpo lungo una certa traiettoria nello spazio è la risultante ovvero la composizione di singoli moti ciascuno lungo le direzioni degli assi cartesiani nello spazio"[1].
Grazie all'applicazione di tale principio, le traiettorie più complesse (ad esempio: traiettorie tridimensionali) possono essere descritte come composizione di singoli moti.
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