Mezzosoprano è un argomento che ha catturato l'attenzione di molte persone negli ultimi anni. Fin dalla sua nascita ha generato dibattiti, controversie e ricerche infinite che cercano di comprenderne e analizzarne i diversi aspetti. In questo articolo esploreremo Mezzosoprano in modo approfondito, dalle sue origini al suo impatto sulla società odierna. Analizzeremo le diverse angolazioni da cui questo argomento può essere affrontato, così come le sue implicazioni in vari campi, come la politica, l'economia, la cultura e la tecnologia. Inoltre, ci concentreremo sulle opinioni e sui punti di vista degli esperti del settore, con l'obiettivo di offrire una visione completa e arricchente di Mezzosoprano. Senza dubbio si tratta di un argomento affascinante che non lascia nessuno indifferente e che merita una riflessione approfondita e attenta.
In musica, il termine mezzosoprano designa sia la voce femminile che quella maschile (in genere ragazzo)[1] intermedia tra quelle di contralto e soprano, sia la cantante o il giovane cantante che la possiede, tra cui il suo registro peculiare.
L'estensione vocale tipica del mezzosoprano è di oltre due ottave, dal la grave al si bemolle acuto (la2 – si♭4), tuttavia in casi eccezionali può giungere al do sovracuto (do5)[2].
L'individuazione specifica del registro di mezzosoprano ebbe luogo in epoca romantica, quando i compositori adottarono per le parti di contralto tessiture più elevate, di fatto maggiormente vicine a quelle sopranili, richiedendo l'impiego di voci meno profonde e più scattanti ma, soprattutto, più estese nel registro acuto; al giorno d'oggi, essendo piuttosto rare le donne dal timbro puro di contralto, è spesso il mezzosoprano a ricoprirne i ruoli.
Nell'opera lirica il mezzosoprano si configurò per lo più come antagonista del soprano, ma grazie alla varietà di estensione e timbro arrivò a coprire anche ruoli da protagonista, soprattutto nel repertorio francese (Leonora nella Favorite, opera parigina di Donizetti, Carmen di Bizet, Mignon di Thomas, Dalila nel Samson et Dalila di Saint-Saëns).
Talora al mezzosoprano sono affidati ruoli maschili, come nel Conte Ory (il paggio Isoliero), nei Capuleti e i Montecchi (Romeo), nel Boris Godunov (lo zarevic Fëdor), nel Faust (Siebel), nell'Amico Fritz (Beppe) e nella Mignon (Frédéric).
La chiave di mezzosoprano è la chiave di do collocata sul secondo rigo dal basso del pentagramma, usata esclusivamente in sede scolastica.
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