Nel mondo di oggi, Manifestazione di Dio è diventato un argomento di grande interesse e rilevanza. Con l'avanzamento della tecnologia e della globalizzazione, sempre più persone sono colpite in qualche modo da Manifestazione di Dio. Dal suo impatto sulla società alle implicazioni economiche, Manifestazione di Dio ha generato grandi dibattiti e analisi in diverse aree. In questo articolo esploreremo in dettaglio ed esaustivamente le diverse dimensioni di Manifestazione di Dio, per comprendere la sua importanza nel mondo contemporaneo e la sua influenza sulle nostre vite.
La Manifestazione di Dio indica, nella Fede bahá'í, il prescelto da Dio che in altre religioni è chiamato normalmente Profeta: negli scritti bahá'í sono usati alternativamente i termini Manifestazione di Dio, Profeta e Messaggero di Dio, con lo stesso significato[1].
Essi sono come specchi perfetti che riflettono la luce di Dio e portano il Suo messaggio all'umanità in proporzione alle capacità ricettive degli uomini.
Ecco cosa dice Bahá'u'lláh di questi messaggeri: «Ciascuno di loro è uno specchio di Dio, che non riflette altro che la Sua persona, la Sua beltà, la Sua potenza e la Sua gloria Questi specchi si succederanno per l'eternità e continueranno a riflettere la luce dell'Antico dei Giorni».[7]
Gli insegnamenti portati dai messaggeri di Dio aiutano l'uomo a riconoscere la Sua volontà e i Suoi attributi, come l'amore, la compassione, la forza e la giustizia.
«Dio, il Creatore dice: Non v'è differenza alcuna fra i Latori del Mio Messaggio, hanno tutti un solo scopo; il loro segreto è lo stesso segreto»[8].
La Manifestazione di Dio o Intermediario tra Dio e l'uomo, è il personaggio che manifesta nella realtà umana gli attributi del divino per favorire il progresso e lo sviluppo morale e civile dell'umanità[9].
Come uno specchio che riflette gli attributi di Dio nel mondo fisico, la Manifestazione di Dio costituisce per gli uomini il principale mezzo per la conoscenza di Dio[10].
«La Manifestazione è l'Uomo Perfetto, il grande Esemplare della razza umana, il Primo Frutto dell'albero dell'umanità.»
L'avvento delle Manifestazioni di Dio è direttamente legato al concetto bahai di rivelazione progressiva.
«A ciascun Profeta è stato affidato un Messaggio e dato l'incarico di agire nel modo migliore per venire incontro alle esigenze dell'epoca in cui è apparso»
Dio, nella Fede bahai, è considerato il creatore di tutte le cose dell'universo[13], inaccessibile direttamente, esprime la propria volontà nelle varie epoche storiche con modalità adeguate a ogni singola epoca e attraverso dei messaggeri, le Manifestazioni, relativamente alle esigenze delle epoche stesse[14].
«Ogni Rivelazione Divina è stata inviata in modo confacente alle condizioni dell'epoca in cui è apparsa.»
Simbolo bahai della connessione tra Dio e l'uomo attraverso la Manifestazione di Dio
Esprimendo la volontà di Dio, le Manifestazioni creano la religione[9].
Il concetto bahai di Manifestazione di Dio (specchio tra Dio e l'umanità) considera sia la natura umana del Messaggero sia quella divina allorquando esprime la volontà di Dio: la manifestazione di Dio è come uno specchio perfetto che esemplifica gli attributi di Dio nel mondo fisico[9].
«Ciascuno di loro è uno specchio di Dio, che non riflette altro che la Sua Persona, la Sua Beltà, la Sua Potenza e la Sua Gloria »
Le Manifestazioni di Dio sono, per la Fede bahai, esseri speciali che hanno un rapporto unico con Dio, essendone al tempo stesso i messaggeri sulla terra e gli strumenti della rivelazione divina.
«Essi sono le Manifestazione di Dio fra gli uomini, le testimonianze della Sua verità e i segni della Sua gloria. sono stati manifestati ai popoli della terra come Rappresentanti di una nuova Causa e Portatori di un nuovo Messaggio.»
Le finalità della Manifestazione di Dio sono educare l'umanità e richiamarla verso l'unico vero Dio[19].
«Nell'inviare i Suoi Profeti agli uomini, Dio ha un duplice scopo. Il primo è quello di liberare i figli degli uomini dalle tenebre dell'ignoranza e di guidarli verso la luce della vera comprensione. Il secondo è quello di assicurare la pace e la tranquillità dell'umanità provvedendo tutti i mezzi adeguati per poterle stabilire.»
Le Manifestazioni o Profeti di Dio sono come dei medici il cui compito è quello di favorire il benessere del mondo e dei suoi popoli e di guarire, mediante lo spirito dell'unicità, la malattia di un'umanità divisa[21].
Sono come medici che, in epoche diverse utilizzano rimedi diversi, adatti all'epoca in cui operano. Le Manifestazioni, essendo espressione dello stesso Dio, danno insegnamenti e leggi adeguate all'epoca in cui appaiono e quindi non contraddittorie ma evolutive rispetto a quelle delle Manifestazioni precedenti, secondo il principio della rivelazione progressiva[9]; con parole differenti tutte le Manifestazioni Divine hanno richiesto la medesima cosa[22] la stessa presenza e consacrazione sulla Via di Dio.
«Nessuna meraviglia, perciò, se il rimedio prescritto dal medico d'oggi non è identico a quello che è stato prescritto prima.»
^E Mosè disse: <<Da questo voi conoscerete che il Signore mi ha mandato per eseguire tutto quello che ho compiuto e che io non l'ho fatto di mia volontà ...>> (Numeri 16, 28)
^Il buddha è anche detto il “Beato”, “Colui che ha vinto , è adorno ed è passato al di là ”, il “Vittorioso” … il perfettamente e completamente illuminato, l’onnisciente dalla condotta pura e “Colui che conosce il mondo” , la guida spirituale ineguagliata, il maestro che istruisce gli dèi e gli uomini … Tutto questo si riferisce non solo al buddha storico Śākyamuni (Siddhārtha Guatama), ma anche a tutti i risvegliati del passato e del futuro che, come Śākyamuni, sono già pienamente illuminati o si illumineranno. (Philippe Cornu - Dizionario del Buddhismo p. 77 – opera in bibliografia)
^<<ma quando giunse la pienezza dei tempi, Dio mandò suo Figlio, fatto da una donna e soggetto alla legge, affinché riscattasse quelli che erano soggetti alla legge e noi ricevessimo l'adozione di figli. Poiché siete figli, Dio mandò lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, il quale grida: "Abbà!, Padre!". Sicché tu non sei più servo, ma figlio, e se figlio, sei anche erede per la grazia di Dio.>> (Galati 4, 4-7)
^"O gente del Libro! Ecco v'è giunto il Nostro Messaggero a istruirvi, dopo un'interruzione nell'invio dei Messaggeri Divini, affinché non abbiate a dire: <<Nessun Messaggero c'è giunto, nessun Ammonitore è venuto a noi!>> No! É venuto a voi un Messaggero, un Ammonitore, e Dio è sovra ogni cosa potente" (Corano; Sura V, 19)
^<<Glorificato sei tu, Mio Dio! Sai che il mio solo scopo nel rivelare la Tua Causa è stato di rivelare Te e non me e di manifestare la Tua, Non la mia gloria. Sulla tua via e per ottenere il Tuo beneplacito, ho disdegnato riposo, gioia, diletto. In ogni momento e condizione il mio sguardo è rimasto costantemente fisso sui Tuoi precetti e i miei occhi rivolti verso le cose che mi hai ordinato di osservare nelle Tue Tavole. Ogni mattina mi sono svegliato alla luce della Tua lode e del Tuo ricordo e sono giunto a sera respirando le fragranze della Tua misericordia>>. Bahá'u'lláh (Per Ricordare; p. 172)
Bahá'u'lláh, Spigolature dagli scritti di Bahá'u'lláh. Roma, Casa Ed. Bahai, 2010; ISBN 88-7214-089-7.
H. A. Balyuzi, Bahá'ulláh, the King of Glory. G. Ronald, Oxford, 1980.
Juan Cole, The Concept of Manifestation in the Bahá'í Writings in Bahá'í Studies, 1982.
J. E. Esslemont, Bahá'u'lláh e la Nuova Era - Roma, 1998; Casa Ed. Bahai. ISBN 88-7214-049-8
W.S. Hatcher, J.D. Martin, The Bahá'í Faith. The Emerging Global Religion. San Francisco, Harper & Row, 1998.ISBN 0877432643.
Britannica Book of the Year, The Bahá'í Faith. Chicago, Encyclopaedia Britannica, 1988. ISBN 0852294867.
Manfred Hutter, Bahā'īs in Encyclopedia of Religion. Detroit, Ed. Lindsay Jones, 2005. p737-740. ISBN 0028657330.
-Per Ricordare - Casa Ed. Bahá'í; Roma, Via Stoppani, 10 - ISBN 88-7214-097-8
- Sacra Bibbia - Stampato negli Stabilimenti Dell'Antoniana SpA - Padova, settembre 1979
Philippe Cornu - Dizionario del Buddhismo – Titolo originale: Dictionnaire encyclopédique du Bouddhisme – Traduzione dal francese di Daniela Muggia e Adalia Telara – Bruno Mondadori, 2003
Il Corano - introduzione, traduzione e commento di Alessandro Bausani - Sansoni Editore; Firenze 1978