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Limba noastră inno nazionale moldavo | |||||||||
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Dati generali | |||||||||
Nazione | ![]() | ||||||||
Adozione | 1994 de facto 1995 de iure | ||||||||
Lingue | romeno | ||||||||
Componimento poetico | |||||||||
Autore | Alexei Mateevici | ||||||||
Epoca | 1917-1918 | ||||||||
Composizione musicale | |||||||||
Autore | Alexandru Cristea | ||||||||
Epoca | 1942 o anteriore | ||||||||
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Limba noastră (in italiano: la nostra Lingua) è, dal 1994, l'inno nazionale della Repubblica Moldava. Sostituì Deșteaptă-te, române!, adottato nel 1991, in quanto questo era diventato nel 1989 inno della Romania.
L'inno, una robusta marcia, venne realizzato ai tempi del risveglio nazionale conseguente al disfacimento dell'Impero russo. Il testo è di Alexei Mateevici (1888-1917) e la musica è stata composta da Alexandru Cristea (1890-1942). Il testo originale conta dodici strofe, cinque delle quali vengono utilizzate nell'inno.
Alexe MATEEVICI
LA NOSTRA LINGUA
(Traduzione italiana)
La nostra lingua è un tesoro,
Negli abissi radicato,
Una collana di pietre rare
Nella tenuta rovesciata.
La nostra lingua è fuoco che arde
In un popolo che, ad un tratto,
Come il prode delle fiabe,
Dal letargo si è svegliato.
La nostra lingua è solo canto,
La doina dei nostri desideri;
Sciami di lampi che fendono
Orizzonti azzurri, nembi neri.
La nostra lingua è la voce del pane,
Quando l'estate è mossa dal vento,
Nel pronunciarla gli anziani
Hanno santificato il paese con stento.
La nostra lingua è foglia verde,
Tumulto dei boschi eterni,
Il Nistru quieto che tra le onde perde
I candelieri della stella Vega.
Non piangerete amaramente
Che il vostro linguaggio è stentato
E quanto è generosa voi vedrete
La lingua del vostro paese amato.
La nostra lingua è vecchi scritti,
Narrazioni d'altri tempi
E, leggendole in sequenza,
Rabbrividisci fortemente e tremi.
La nostra lingua è eccelsa
Per esaltare la gloria nei cieli;
Per dirci a casa e in chiesa
Le sempiterne verità.
La nostra lingua è lingua santa,
La lingua degli antichi omeliari
Che piangono e che cantano
I contadini ai loro focolari.
Rivitalizzate il vostro linguaggio,
Da molto tempo arrugginito.
Spolverate lo sporco e la muffa
Dall'oblio in cui è finito.
Raccogliete la pietra lucente,
Che si accende dal sole
E traboccare ne vedrete
Un fluire nuovo di parole,
Risorgerà una ricchezza
Nelle profondità incassata,
Una collana di pietre rare
Nella tenuta rovesciata.
Traduzione a cura de Liuba Croitoru-Marian