In questo articolo esploreremo in modo approfondito la questione Italcertifer, affrontandone gli aspetti principali, le implicazioni e le possibili soluzioni. Approfondiremo la sua origine storica, così come la sua attualità, analizzando le diverse prospettive che esistono sulla questione. Allo stesso modo, esamineremo le sfide e le opportunità che Italcertifer pone in vari ambiti, siano essi personali, sociali, economici, politici o culturali. Attraverso un approccio multidisciplinare, miriamo a offrire una visione completa e aggiornata di Italcertifer, al fine di incoraggiare la riflessione e il dibattito informato attorno a questo tema di grande attualità nella società contemporanea.
Italcertifer S.p.A. | |
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Stato | ![]() |
Forma societaria | società per azioni |
Fondazione | 2001 |
Fondata da | RFI, Trenitalia, Politecnico di Milano e le Università di Firenze, Pisa e Napoli. |
Sede principale | Firenze |
Gruppo | Ferrovie dello Stato Italiane |
Persone chiave | Carmine Zappacosta, Amministratore delegato |
Settore | Trasporto |
Sito web | www.italcertifer.com |
Italcertifer S.p.A.[1] nasce nel 2001 , è l' “Istituto Italiano di Ricerca e Certificazione Ferroviaria” con i seguenti soci iniziali: Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Trenitalia, Politecnico di Milano e le Università di Firenze, Pisa e Napoli.
Italcertifer è un Organismo Notificato per la certificazione di componenti e sottosistemi ferroviari per ottenerne l'autorizzazione all'immissione sul mercato o la messa in esercizio; i componenti ferroviari e sottosistemi devono rispondere alle Specifiche Tecniche di Interoperabilità[2] (STI).
Nel 2007 Italcertifer entra nella compagine societaria di FS Holding che acquisisce tutte le quote di Trenitalia. Nel 2011 si trasforma in una società per azioni adottando un nuovo Statuto. Sempre nel 2011 la compagine societaria viene aggiornata con il passaggio di tutte le quote RFI alla FS Holding.
Per realizzare il principio della libera circolazione di merci e persone all'interno dell'Unione si è predisposto un sistema di regole ed infrastrutture ferroviarie transeuropee interoperabili.
La direttiva europea 08/57/CE sull'interoperabilità ferroviaria ha come scopo proprio la definizione delle procedure da soddisfare per realizzare le condizioni necessarie a garantire l'interoperabilità del Sistema ferroviario transeuropeo. In Italia, la norma è stata recepita con il D.Lgs. 191/2010[3] e prevede che la verifica dell'Interoperabilità su un sistema strutturale costitutivo del Sistema ferroviario sia effettuata con riferimento alle Specifiche Tecniche di Interoperabilità. Tutti gli attori che concorrono a realizzare l'interoperabilità devono obbligatoriamente richiedere la certificazione da parte dei soggetti preposti alle verifiche e certificazione ovvero gli Organismi Notificati.