I giapponesi (日本人?, nihonjin o ?, nipponjin) sono il gruppo etnico numericamente più consistente del Giappone.[29][30] Il principale gruppo etnico del Giappone (che costituisce la quasi totalità degli abitanti delle isole) è anche detto Yamato, cui si aggiungono gli Ainu che non sono Yamato e i Ryukyuani la cui classificazione all'interno degli Yamato è incerta.
Nel mondo circa 129 milioni di persone sono di origine giapponese, di cui circa 125 milioni viventi in Giappone. Grosse comunità sono presenti anche in Brasile e negli Stati Uniti.
Origini
Il popolamento dell'arcipelago nipponico viene fatto risalire attorno al 30.000 a.C., periodo in cui si verificarono movimenti migratori di popolazioni originarie del sud-est asiatico.
Una nuova ondata migratoria si verificò probabilmente attorno al 10.000 a.C. da parte degli Ainu, una popolazione paleo-europoide di incerta origine, i cui membri avevano tratti somatici caucasici. Molti tendono a definire gli Ainu come la vera popolazione autoctona del Giappone,[31] tuttavia pare che negli anni successivi gli Ainu si siano fusi con nuove popolazioni di stirpe mongolica che si stabilirono nel territorio, provenienti dalla Corea e da altre zone del continente asiatico. Queste mistioni di etnie diverse causarono la riduzione numerica degli Ainu e diedero inizio a una nuova etnia, gli Jōmon, e anche a una nuova cultura e a una nuova epoca detta Jōmon.
Una nuova ondata migratoria nell'arcipelago giapponese si verificò attorno al 250 a.C., costituita da popolazioni mongole provenienti dalla Corea e dal sud della Cina, che fuggirono a causa delle continue guerre che si combattevano in quelle zone. Questi gruppi si relazionarono e si meticciarono con gli abitanti locali attraverso varie fasi stabilendo nell'arcipelago giapponese una nuova cultura, che portò ad una nuova era denominata Yayoi. A partire dal 250 d.C., con l'inizio dell'era Kofun, il Giappone fu diviso in comunità tribali dette uji (宇治?), ma i primi segni di unità nazionale cominciarono ad aversi attorno al 500 d.C., quando ebbe inizio il periodo Yamato.
Molti comunque fanno risalire la formazione etnica del popolo giapponese a circa il V secolo d.C., quando l'intensificarsi di scambi economici e culturali con la Corea e la Cina portarono all'adozione della scrittura cinese, oltre che il verificarsi di flussi migratori da quell'area. Ciò nonostante, l'influsso culturale dai quei paesi o la «sinizzazione» del Giappone non portarono a una colonizzazione oppure a una imitazione linguistica, ma al contrario a sviluppare un'identità etnica, linguistica e nazionale proprie.
Genetica
L'attuale popolo giapponese, secondo il moderno studio della genetica (e dello studio del cromosoma Y in particolare), discende da un crogiolo di vari gruppi etnici che si sono diffusi sull'isola, amalgamandosi e/o scontrandosi, nel corso del secoli. Vi sono due aplogruppi dominanti (D e O), che riportano rispettivamente alle etnie Jomon e Yayoi e due aplogruppi minori (C e N), tutti ramificati in aplogruppi minori.
Gli studi dimostrano due grandi ondate di immigrazioni (circa 20/12.000 e 4/2.300) anni fa e due direttrici nord-sud e sud-nord.
Albero filogenetico dei giapponesi (cromosoma Y)
Y, il cosiddetto "Adamo ancestrale"
- A (M91, P97)
- BT (SRY1532.1/SRY10831.1, M42, M94, M139, M299) (questo gruppo è indicato anche come YxA)
- B (M60, M181, P85, P90)
- CF (M168, M294, P9.1)
- DE (M1/YAP, M145/P205, M203, P144, P153, P165, P167, P183)
- C, F (P143)
- C (M8/C1a1) (Jomon 2, Emishi)
- F (M89, M213/P137, M235, P14, P133, P134, P135, P136, P138, P139, P140, P141, P142, P145, P146, P148, P149, P151, P157, P158, P159, P160, P161, P163, P166, P187)
- IJK (L15/M523/S137, L16/M522S138, L69.1(=G)/S163.1)
- K (M9, P128, P131, P132)
- MNOPS (M526)
- NO (M214, P188, P192, P193, P194, P195)
- N (M231)
- O (M175, P186, P191, P196) (Yayoi)
Aplogruppi principali
Questi dunque gli aplogruppi diffusi in Giappone:
- aplogruppo D (34.7%); ceppo molto antico, appartengono a esso molti Ainu e buona parte dei giapponesi, probabilmente coloro che fanno parte del gruppo Jomon, gli abitanti originari del Giappone. Tale aplogruppo appartiene ai discendenti dei cacciatori-raccoglitori arrivati dal continente asiatico in un momento in cui le due regioni erano fisicamente collegate, ovvero fra i 20.000 e i 12.000 anni fa, prima che l'avanzare del livello del mare, alla fine dell'ultima glaciazione, separasse l'arcipelago giapponese dal continente asiatico spingendo i Jomon a diffondersi nelle isole nipponiche. È diffuso in un'area a forma di "U" nella zona settentrionale del Giappone, abitata dagli Ainu e nelle isole Ryūkyū, nell'estremo sud, come le isole Okinawa;
- aplogruppo O
- sottogruppo O2 (P31) (31.8%); probabilmente originatosi fra Manciuria, Cina settentrionale e Corea, è molto comune nei coreani ed è ben diffuso in Giappone, soprattutto nel tipo di gruppo O2b1 (22%). È probabilmente da considerare il retaggio genetico del gruppo Yayoi, che arrivò nel Neolitico (circa 4.000/2.300 anni fa) in Giappone introducendo ad esempio dalla Corea l'agricoltura del riso e che si impose fra le precedenti popolazioni locali; da tali genti derivarono poi stati come il Regno Yamatai, nucleo del futuro Giappone e probabilmente origine della dinastia imperiale del Giappone, che dovrebbe discendere direttamente dall'antica dinastia Yamatoù;
- sottogruppo O3 (M122) (20.2%); tipico delle popolazioni dell'Asia orientale e del sud-est asiatico, probabilmente anch'esso parte del gruppo Yayoi. Questi aplogruppi O sono diffusi maggiormente nella parte sud-occidentale dell'arcipelago giapponese, come l'isola di Kyūshū;
- aplogruppo C, sottogruppo C3 (8.5%), con tracce di C3 (centro asiatico) e C1 (che si ritiene sorto in Giappone e Europe), è presente fra genti delle Jomon (Emishi) e deve essere arrivato circa 12.000 anni fa. È diffuso maggiormente nelle zone di Tokushima (10%), Okinawa (4.4%-8%), Honshū 9.8%, Kyūshū 0%-6.4%;
- aplogruppo N (3.9%); raro in Giappone e sorto in Asia sud-orientale circa 15.000 a 20.000 anni fa.
Comunità giapponesi e di origine giapponese nel mondo
Nei secoli scorsi il Giappone è stato interessato da movimenti migratori verso altri paesi.
L'inizio dell'emigrazione giapponese viene fatto risalire al XII secolo ed era diretta unicamente verso le Filippine, ma non era un vero e proprio fenomeno di massa, che diversamente si verificò a partire dal periodo Meiji, quando questi emigrati, detti nikkei (日系?), si diressero verso Stati Uniti, Brasile, Canada, Perù e Argentina. Una parte significativa di questi emigrò anche verso i territori conquistati dall'Impero giapponese nel periodo della sua espansione coloniale nei territori dell'Estremo Oriente: Taiwan, Corea, Sachalin, Cina e isole del Pacifico.
Attualmente la comunità di origine giapponese nel mondo conta circa 3,8 milioni di individui.[32] Gran parte di essi risiede in Brasile (nippo-brasiliani), più precisamente negli Stati di San Paolo e Paraná, mentre negli Stati Uniti essi sono maggiormente concentrati nelle Hawaii (giapponesi delle Hawaii), in California e nello Stato di Washington. Un piccolo gruppo di cittadini di origine nipponica vive anche in Canada, in Europa e in Oceania. A queste comunità di più remoto insediamento si aggiungono circa un milione di cittadini giapponesi residenti all'estero, in numerosi paesi.
Note
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- ^ (EN) Race Reporting for the Asian Population by Selected Categories: 2010, su factfinder.census.gov, American FactFinder, United States Census Bureau, 2010. URL consultato il 7 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2020).
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- ^ Ministero degli affari esteri del Giappone, 2017, p. 15.
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- ^ (KO) 국내 체류외국인 140만명으로 다문화사회 진입 가속화, in DMC News, 6 gennaio 2012. URL consultato il 7 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2013).
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- ^ (EN) Japan - Ethnic Groups, su Encarta. URL consultato il 24 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2008).
- ^ pag. 16 del libro Giappone nuovo e antico: studio fenomenologico sul movimento buddhista Rissho Kosei-Kai di T. Alessandrini del 2007, Editrice Pontificia Università Gregoriana
- ^ (EN) Who are "Nikkei & Japanese Abroad"?, su jadesas.or.jp, The Association of Nikkei & Japanese Abroad. URL consultato il 3 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2013).
Bibliografia
- Robert Calvet e Dario Buzzolan, Storia del Giappone e dei giapponesi, Torino, Edizioni Lindau, 2008, ISBN 978-88-7180-726-3.
- (EN) Michael F. Hammer et al., Dual origins of the Japanese: common ground for hunter-gathererand farmer Y chromosomes (PDF), in Journal of Human Genetics, vol. 51, n. 47, Tokyo, The Japan Society of Human Genetics and Springer-Verlag, 2005, DOI:10.1007/s10038-005-0322-0 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2009).
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