Giapponesi

In questo articolo esploreremo Giapponesi e il suo impatto in diverse aree. Giapponesi è un argomento che ha catturato l'attenzione di persone di ogni età e provenienza. Nel tempo Giapponesi ha suscitato grande interesse ed è stato oggetto di discussione in diversi ambiti, dalla scienza alla cultura popolare. In questo senso è rilevante esaminare l’influenza di Giapponesi nella società, così come la sua evoluzione nel corso degli anni. Attraverso questo articolo cercheremo di far luce su questo argomento e fornire una visione dettagliata delle sue implicazioni nel mondo di oggi.

Giapponesi
Giapponesi di varia età
 
Luogo d'origineGiappone (bandiera) Giappone
Popolazione~129 milioni
Linguagiapponese, ryukyuane e ainu
Religioneshintoismo, buddhismo, cattolicesimo e protestantesimo
Distribuzione
Giappone (bandiera) Giappone[1]124.353.000
Brasile (bandiera) Brasile[2]2.000.000
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[3]1.304.286
Filippine (bandiera) Filippine[4]200.000
Cina (bandiera) Cina[5]124.162
Canada (bandiera) Canada[6]109.740
Perù (bandiera) Perù[7]100.000
Thailandia (bandiera) Thailandia[8]70.337
Argentina (bandiera) Argentina[9]65.000
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[10]64.969
Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud[11]58.169
Australia (bandiera) Australia[12]50.761
Francia (bandiera) Francia[13]38.349
Germania (bandiera) Germania[14]36.600
Singapore (bandiera) Singapore[15]36.423
Malaysia (bandiera) Malaysia[16]23.693
Hong Kong (bandiera) Hong Kong[17]21.000
Messico (bandiera) Messico[18]20.000
Indonesia (bandiera) Indonesia[19]19.312
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda[20]14.118

I giapponesi (日本人?, nihonjin o ?, nipponjin) sono il gruppo etnico numericamente più consistente del Giappone.[29][30] Il principale gruppo etnico del Giappone (che costituisce la quasi totalità degli abitanti delle isole) è anche detto Yamato, cui si aggiungono gli Ainu che non sono Yamato e i Ryukyuani la cui classificazione all'interno degli Yamato è incerta.

Nel mondo circa 129 milioni di persone sono di origine giapponese, di cui circa 125 milioni viventi in Giappone. Grosse comunità sono presenti anche in Brasile e negli Stati Uniti.

Origini

Il popolamento dell'arcipelago nipponico viene fatto risalire attorno al 30.000 a.C., periodo in cui si verificarono movimenti migratori di popolazioni originarie del sud-est asiatico.

Una nuova ondata migratoria si verificò probabilmente attorno al 10.000 a.C. da parte degli Ainu, una popolazione paleo-europoide di incerta origine, i cui membri avevano tratti somatici caucasici. Molti tendono a definire gli Ainu come la vera popolazione autoctona del Giappone,[31] tuttavia pare che negli anni successivi gli Ainu si siano fusi con nuove popolazioni di stirpe mongolica che si stabilirono nel territorio, provenienti dalla Corea e da altre zone del continente asiatico. Queste mistioni di etnie diverse causarono la riduzione numerica degli Ainu e diedero inizio a una nuova etnia, gli Jōmon, e anche a una nuova cultura e a una nuova epoca detta Jōmon.

Una nuova ondata migratoria nell'arcipelago giapponese si verificò attorno al 250 a.C., costituita da popolazioni mongole provenienti dalla Corea e dal sud della Cina, che fuggirono a causa delle continue guerre che si combattevano in quelle zone. Questi gruppi si relazionarono e si meticciarono con gli abitanti locali attraverso varie fasi stabilendo nell'arcipelago giapponese una nuova cultura, che portò ad una nuova era denominata Yayoi. A partire dal 250 d.C., con l'inizio dell'era Kofun, il Giappone fu diviso in comunità tribali dette uji (宇治?), ma i primi segni di unità nazionale cominciarono ad aversi attorno al 500 d.C., quando ebbe inizio il periodo Yamato.

Molti comunque fanno risalire la formazione etnica del popolo giapponese a circa il V secolo d.C., quando l'intensificarsi di scambi economici e culturali con la Corea e la Cina portarono all'adozione della scrittura cinese, oltre che il verificarsi di flussi migratori da quell'area. Ciò nonostante, l'influsso culturale dai quei paesi o la «sinizzazione» del Giappone non portarono a una colonizzazione oppure a una imitazione linguistica, ma al contrario a sviluppare un'identità etnica, linguistica e nazionale proprie.

Genetica

L'attuale popolo giapponese, secondo il moderno studio della genetica (e dello studio del cromosoma Y in particolare), discende da un crogiolo di vari gruppi etnici che si sono diffusi sull'isola, amalgamandosi e/o scontrandosi, nel corso del secoli. Vi sono due aplogruppi dominanti (D e O), che riportano rispettivamente alle etnie Jomon e Yayoi e due aplogruppi minori (C e N), tutti ramificati in aplogruppi minori.

Gli studi dimostrano due grandi ondate di immigrazioni (circa 20/12.000 e 4/2.300) anni fa e due direttrici nord-sud e sud-nord.

Albero filogenetico dei giapponesi (cromosoma Y)

Y, il cosiddetto "Adamo ancestrale"

  • A (M91, P97)
  • BT (SRY1532.1/SRY10831.1, M42, M94, M139, M299) (questo gruppo è indicato anche come YxA)
    • B (M60, M181, P85, P90)
    • CF (M168, M294, P9.1)
      • DE (M1/YAP, M145/P205, M203, P144, P153, P165, P167, P183)
        • D (M55) (Jomon 1, Ainu)
      • C, F (P143)
        • C (M8/C1a1) (Jomon 2, Emishi)
        • F (M89, M213/P137, M235, P14, P133, P134, P135, P136, P138, P139, P140, P141, P142, P145, P146, P148, P149, P151, P157, P158, P159, P160, P161, P163, P166, P187)
          • IJK (L15/M523/S137, L16/M522S138, L69.1(=G)/S163.1)
            • K (M9, P128, P131, P132)
              • MNOPS (M526)
                • NO (M214, P188, P192, P193, P194, P195)
                  • N (M231)
                  • O (M175, P186, P191, P196) (Yayoi)

Aplogruppi principali

Questi dunque gli aplogruppi diffusi in Giappone:

  • aplogruppo D (34.7%); ceppo molto antico, appartengono a esso molti Ainu e buona parte dei giapponesi, probabilmente coloro che fanno parte del gruppo Jomon, gli abitanti originari del Giappone. Tale aplogruppo appartiene ai discendenti dei cacciatori-raccoglitori arrivati dal continente asiatico in un momento in cui le due regioni erano fisicamente collegate, ovvero fra i 20.000 e i 12.000 anni fa, prima che l'avanzare del livello del mare, alla fine dell'ultima glaciazione, separasse l'arcipelago giapponese dal continente asiatico spingendo i Jomon a diffondersi nelle isole nipponiche. È diffuso in un'area a forma di "U" nella zona settentrionale del Giappone, abitata dagli Ainu e nelle isole Ryūkyū, nell'estremo sud, come le isole Okinawa;
  • aplogruppo O
    • sottogruppo O2 (P31) (31.8%); probabilmente originatosi fra Manciuria, Cina settentrionale e Corea, è molto comune nei coreani ed è ben diffuso in Giappone, soprattutto nel tipo di gruppo O2b1 (22%). È probabilmente da considerare il retaggio genetico del gruppo Yayoi, che arrivò nel Neolitico (circa 4.000/2.300 anni fa) in Giappone introducendo ad esempio dalla Corea l'agricoltura del riso e che si impose fra le precedenti popolazioni locali; da tali genti derivarono poi stati come il Regno Yamatai, nucleo del futuro Giappone e probabilmente origine della dinastia imperiale del Giappone, che dovrebbe discendere direttamente dall'antica dinastia Yamatoù;
    • sottogruppo O3 (M122) (20.2%); tipico delle popolazioni dell'Asia orientale e del sud-est asiatico, probabilmente anch'esso parte del gruppo Yayoi. Questi aplogruppi O sono diffusi maggiormente nella parte sud-occidentale dell'arcipelago giapponese, come l'isola di Kyūshū;
  • aplogruppo C, sottogruppo C3 (8.5%), con tracce di C3 (centro asiatico) e C1 (che si ritiene sorto in Giappone e Europe), è presente fra genti delle Jomon (Emishi) e deve essere arrivato circa 12.000 anni fa. È diffuso maggiormente nelle zone di Tokushima (10%), Okinawa (4.4%-8%), Honshū 9.8%, Kyūshū 0%-6.4%;
  • aplogruppo N (3.9%); raro in Giappone e sorto in Asia sud-orientale circa 15.000 a 20.000 anni fa.

Comunità giapponesi e di origine giapponese nel mondo

Lo stesso argomento in dettaglio: Diaspora giapponese.

Nei secoli scorsi il Giappone è stato interessato da movimenti migratori verso altri paesi.

L'inizio dell'emigrazione giapponese viene fatto risalire al XII secolo ed era diretta unicamente verso le Filippine, ma non era un vero e proprio fenomeno di massa, che diversamente si verificò a partire dal periodo Meiji, quando questi emigrati, detti nikkei (日系?), si diressero verso Stati Uniti, Brasile, Canada, Perù e Argentina. Una parte significativa di questi emigrò anche verso i territori conquistati dall'Impero giapponese nel periodo della sua espansione coloniale nei territori dell'Estremo Oriente: Taiwan, Corea, Sachalin, Cina e isole del Pacifico.

Attualmente la comunità di origine giapponese nel mondo conta circa 3,8 milioni di individui.[32] Gran parte di essi risiede in Brasile (nippo-brasiliani), più precisamente negli Stati di San Paolo e Paraná, mentre negli Stati Uniti essi sono maggiormente concentrati nelle Hawaii (giapponesi delle Hawaii), in California e nello Stato di Washington. Un piccolo gruppo di cittadini di origine nipponica vive anche in Canada, in Europa e in Oceania. A queste comunità di più remoto insediamento si aggiungono circa un milione di cittadini giapponesi residenti all'estero, in numerosi paesi.

Note

  1. ^ Population Estimates Monthly Report, su stat.go.jp, Ministero degli affari interni e delle comunicazioni. URL consultato il 12 febbraio 2019.
  2. ^ (EN) Japan-Brazil Relations (Basic Data), su mofa.go.jp, Ministero degli affari esteri, 4 gennaio 2019. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  3. ^ (EN) Race Reporting for the Asian Population by Selected Categories: 2010, su factfinder.census.gov, American FactFinder, United States Census Bureau, 2010. URL consultato il 7 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2020).
  4. ^ (EN) Japanese Filipinos, su ethnicgroupsphilippines.com. URL consultato il 3 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2019).
  5. ^ Ministero degli affari esteri del Giappone, 2017, p. 15.
  6. ^ (EN) Ann Sunahara, Mona Oikawa e Eli Yarhi, Japanese Canadians, in Enciclopedia canadese, 21 gennaio 2011. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  7. ^ (EN) Japan-Peru Relations (Basic Data), su mofa.go.jp, Ministero degli affari esteri, 23 gennaio 2015. URL consultato il 7 settembre 2016.
  8. ^ (EN) Japan-Thailand Relations (Basic Data), su mofa.go.jp, Ministero degli affari esteri, 14 luglio 2016. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  9. ^ (EN) Japan-Argentine Relations (Basic Data), su mofa.go.jp, Ministero degli affari esteri, 19 dicembre 2018. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  10. ^ (EN) Japan-United Kingdom Relations (Basic Data), su mofa.go.jp, Ministero degli affari esteri, 31 ottobre 2017. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  11. ^ (KO) 국내 체류외국인 140만명으로 다문화사회 진입 가속화, in DMC News, 6 gennaio 2012. URL consultato il 7 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2013).
  12. ^ (EN) The Japan-born Community, su immi.gov.au, 19 novembre 2013. URL consultato il 7 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2014).
  13. ^ (EN) Japan-France Relations (Basic Data), su mofa.go.jp, Ministero degli affari esteri, 20 aprile 2016. URL consultato il 7 settembre 2016.
  14. ^ (DE) Bevölkerung und Erwerbstätigkeit Ausländische Bevölkerung Ergebnisse des Ausländerzentralregisters, su destatis.de, Statistisches Bundesamt, 2017, p. 33. URL consultato il 2 febbraio 2019.
  15. ^ (EN) Japan-Singapore Relations (Basic Data), su mofa.go.jp, Ministero degli affari esteri, 16 gennaio 2019. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  16. ^ (EN) Japan-Malaysia Relations (Basic Data), su mofa.go.jp, Ministero degli affari esteri, 25 luglio 2018. URL consultato il 7 settembre 2016.
  17. ^ (EN) Japan and Hong Kong, su hk.emb-japan.go.jp, Consolato generale del Giappone a Hong Kong. URL consultato il 7 settembre 2016.
  18. ^ (EN) Japan-Mexico Relations (Basic Data), su mofa.go.jp, Ministero degli affari esteri, 23 aprile 2018. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  19. ^ (EN) Japan-Indonesia Relations (Basic Data), su mofa.go.jp, Ministero degli affari esteri, 22 gennaio 2019. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  20. ^ (EN) Tessa Copland, Japanese - Facts and figures, su teara.govt.nz, Te Ara - the Encyclopedia of New Zealand, 25 maggio 2015. URL consultato l'8 settembre 2016.
  21. ^ (EN) Japan-Bolivia Relations (Basic Data), su mofa.go.jp, Ministero degli affari esteri, 23 gennaio 2015. URL consultato il 7 settembre 2016.
  22. ^ (EN) Japan-Paraguay Relations (Basic Data), su mofa.go.jp, Ministero degli affari esteri, 10 settembre 2018. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  23. ^ (EN) Japan-India Relations (Basic Data), su mofa.go.jp, Ministero degli affari esteri, 12 novembre 2018. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  24. ^ (ES) Tourism New Caledonia - Prepare your trip in New Caledonia (PDF), su newcaledonia.co.nz. URL consultato il 7 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2008).
  25. ^ Cittadini Stranieri. Popolazione residente e bilancio demografico al 31 dicembre 2017, su demo.istat.it, Istat. URL consultato il 5 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  26. ^ (EN) Rachel Pritchett, Pacific Islands President, Bainbridge Lawmakers Find Common Ground, in Kitsap Sun, 10 giugno 2006. URL consultato il 10 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  27. ^ (EN) Japan-Belgium Relations (Basic Data), su mofa.go.jp, Ministero degli affari esteri, 16 agosto 2017. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  28. ^ (EN) Population; sex, age and nationality, 1 January, su opendata.cbs.nl, 2016. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  29. ^ (EN) Japanese ethnicity, in Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.. URL consultato il 24 luglio 2010 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2008).
  30. ^ (EN) Japan - Ethnic Groups, su Encarta. URL consultato il 24 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2008).
  31. ^ pag. 16 del libro Giappone nuovo e antico: studio fenomenologico sul movimento buddhista Rissho Kosei-Kai di T. Alessandrini del 2007, Editrice Pontificia Università Gregoriana
  32. ^ (EN) Who are "Nikkei & Japanese Abroad"?, su jadesas.or.jp, The Association of Nikkei & Japanese Abroad. URL consultato il 3 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2013).

Bibliografia

Voci correlate

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