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Il gancio di traino è uno strumento meccanico statico, che può venire montato in modo solidale al telaio di un veicolo così da poter unire un rimorchio ad un veicolo trainante (trattore). Su di esso viene inserito il timone del rimorchio, bloccato in posizione da un apposito fermo.
Le utilizzazioni più tipiche sono sul retro delle autovetture per agganciare carrelli o veicoli ricreativi (tipicamente roulotte o carrelli tenda), sul retro di un autocarro per trasformarlo in un autotreno e sulle trattrici agricole per poter agganciare anche macchine agricole specifiche oltre che i classici rimorchi, un'altra utilizzazione seppur poco comune è sulle motociclette (con limiti differenti da Nazione a Nazione[1]), dove il carrello può essere monoruota o biruota.
Solitamente il gancio di traino è affiancato da una presa che consente la ripetizione dei comandi elettrici sul rimorchio trainato (illuminazione, luci di stop, indicatori di direzione). In particolare sugli autocarri moderni è anche presente un ulteriore collegamento al circuito pneumatico dell'automezzo per consentire l'utilizzo del freno pneumatico.
Inoltre il gancio può essere di diverso tipo:
Inoltre possono essere:
Nel caso delle autovetture il gancio è molto semplificato rispetto a quello dei veicoli pesanti, dato anche il minor peso del mezzo trainato, ed in alcuni casi è anche facilmente smontabile. Anche l'impianto frenante non necessita di prolungamenti dal trainante al rimorchiato poiché viene utilizzato un meccanismo a repulsione.
Nel caso delle motociclette il sistema è simile a quello degli autoveicoli, ma il gancio da utilizzare deve garantire 2 gradi di libertà rotazionali nel caso dell'uso dei carrellini monoruota, mentre nel caso dei carrellini biruota ha gli stessi 3 gradi di libertà dei autoveicoli.
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