Nel mondo di oggi, Gaetano Peverada è un argomento che ha catturato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Dalle sue origini fino al suo impatto sulla società odierna, Gaetano Peverada è diventato un fenomeno che continua a generare dibattiti e controversie. Nel corso della storia, Gaetano Peverada ha svolto un ruolo fondamentale nella vita delle persone, influenzando il modo in cui viviamo, pensiamo e ci relazioniamo con gli altri. In questo articolo esploreremo l'importanza di Gaetano Peverada e la sua rilevanza nel mondo di oggi, esaminando i suoi aspetti più rilevanti e il suo impatto in diversi ambiti della società.
Gaetano Peverada, conosciuto come Capellaro (Ponte San Pietro, 10 maggio 1742 – Ponte San Pietro, 29 maggio 1819), è stato un pittore italiano.
Gaetano Pevedada era nato a Ponte San Pietro, figlio di Giovanni fu Pietro e Maddalena Testa. Le poche notizie riguardanti il pittore lo vedono presente a Verona dove abitava nel 1762 e dove risulta indicato con il nome di Capellaro.[1]
L'artista fu molto attivo e molte sono le sue opere sparse sia sul territorio di Bergamo che nel Veneto.[2] Numerosi sono i suoi lavori raffiguranti le stazioni della Via Crucis, presenti nelle chiese di Bergamo': nella chiesa di San Salvatore, poi perdute per furto, e quella di Santa Caterina, e a Carvico, diventando la raffigurazione di questo soggetto, la sua principale caratteristica.[3]
Morì il 29 maggio 1819 nel suo paese d'origine e fu inumato il 31 maggio nella nuova parte cimiteriale della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo.