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Francesco Saverio Vollaro | |
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Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | IX, X, XI, XII, XIII, XIV, XV, XVI, XVII |
Coalizione | Sinistra storica |
Collegio | Bagnara Calabra, Reggio Calabria |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Professione | Avvocato |
Francesco Saverio Vollaro (Reggio Calabria, 30 aprile 1827 – Pellaro, 10 agosto 1904) è stato un patriota e politico italiano.
Figlio di un agiato proprietario terriero, nipote del carbonaro Casimiro De Lieto, frequenta la facoltà di giurisprudenza a Catanzaro, dove entra in contatto con gli ambienti rivoluzionari calabresi ed aderisce al movimento dei Figliuoli della Giovane Italia di Benedetto Musolino. Il 2 settembre 1847 prende parte ai moti rivoluzionari di Reggio Calabria, a seguito dei quali viene condannato a 21 anni di reclusione. Viene rilasciato a seguito dell'amnistia concessa il 18 gennaio 1848 da Ferdinando II e si trasferisce a Napoli al seguito dello zio.
Nel capoluogo partenopeo si aggrega a un gruppo di intellettuali calabresi che hanno un ruolo di primo piano negli avvenimenti napoletani del 1848. Promotore del Battaglione volontari napoletani e di numerose manifestazioni anti-austriache, viene nominato comandante della IV compagnia che combatte nella Battaglia di Curtatone e Montanara, a difesa di Venezia, fino a cessate ostilità è comandante del forte di San Secondo.
A seguito del fallimento della mobilitazione, allo scopo di evitare una nuova detenzione, fugge esule ad Atene, Malta, Costantinopoli, Smirne e Alessandria d’Egitto. In Egitto si dedica alla professione di avvocato, dove cura in particolare gli interessi dei consolati e degli istituti bancari del territorio italiano. Tale attività gli consente di intrattenere rapporti con esponenti rivoluzionari calabresi rimasti in patria o in esilio.
Ritorna definitivamente in Calabria nel 1863. A Reggio apre uno studio legale ed assume diversi incarichi (consigliere comunale, deputato provinciale, membro della Giunta provinciale e della Camera di commercio e arti). Nel 1865 viene eletto per la prima volta deputato, riconfermato poi fino alle elezioni del 1892; alla camera si occupa principalmente di materie finanziarie e di trasporti.
Durante gli anni da deputato è tra i fondatori della loggia massonica Aspromonte a Reggio Calabria.