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Fortezza di Santa Maria | |
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La Fortezza di Santa Maria si trova sull'omonimo promontorio della costa occidentale del Golfo della Spezia ed è una delle postazioni del sistema fortificato del Golfo della Spezia.
Già nel 1569 la Repubblica genovese aveva provveduto a fortificare questa insieme ad altre posizioni con funzioni di difesa del Golfo, soprattutto per difendere il Golfo dalle incursioni turche. Un ulteriore rafforzamento della fortezza fu ordinato dal Senato genovese nel 1607[1].
Insieme alla fortezza del Priamar di Savona e il Forte di Gavi, la Fortezza di Santa Maria costituiva uno dei tre grandi avamposti militari di confine della Serenissima Repubblica di Genova.
La pianta della fortezza genovese era a forma di stella; con i suoi cannoni il Forte Santa Maria costituiva il perno di tutto il sistema difensivo del golfo e, insieme al Forte di Santa Teresa posto sulla costa orientale, poteva controllare tutto la navigazione in tutto il tratto di mare.
Caduta la Repubblica genovese, nell'agosto 1799 la fortezza, presidiata da forze genovesi della Repubblica Ligure e francesi della Francia rivoluzionaria, venne attaccata dalle forze anglo-russo-austriache della Seconda coalizione.
In occasione del declino napoleonico e dell'assedio di Genova[2] altre vicende belliche toccarono il forte nel marzo 1814: la fortezza fu bombardata dalle navi inglesi di Lord Bentinck e distrutta.
Già restaurata dal Regno di Sardegna, la fortezza [3] fu poi ricostruita e armata dal Regno d'Italia, nella seconda metà del XIX secolo, proprio per la sua posizione strategica nel controllo dell'apertura principale della nuova diga foranea. Ulteriori rafforzamenti vennero apportati prima della Seconda guerra mondiale.