Nel mondo di oggi, Forcella Pecol è diventato un argomento di dibattito e riflessione costante. La sua rilevanza copre diversi ambiti della società, dalla politica alla cultura e alla tecnologia. Nel tempo Forcella Pecol ha dimostrato la sua influenza e la sua capacità di generare cambiamenti significativi in diversi ambiti. Le opinioni in merito sono varie e spesso polarizzate, il che dimostra l’importanza di affrontare la questione in modo obiettivo e con un approccio multidisciplinare. In questo articolo esploreremo le diverse sfaccettature di Forcella Pecol e il suo impatto oggi, analizzando la sua evoluzione nel tempo e la sua proiezione nel futuro.
Forcella Pecol | |
---|---|
![]() | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Località collegate | Val Fiorentina, val Posedera |
Altitudine | 1 786 m s.l.m. |
Coordinate | 46°25′37.2″N 12°04′09.12″E |
Infrastruttura | Sentieri 561 e 568 |
Mappa di localizzazione | |
La forcella Pecòl è un valico della provincia di Belluno (Selva di Cadore) che mette in comunicazione la val Fiorentina e la val Posedera superando la dorsale del Fertazza (limite settentrionale del gruppo del Civetta); vi si trova un sito mesolitico del Castelnoviano[1]. È presente una faglia che ha una sua rilevanza geologica[2].
Da nord è raggiungibile mediante il sentiero CAI 561, il quale inizia a Pescul transitando per il rifugio Sa Lander; lo stesso ridiscende a sud verso malga Fontanafredda e forcella Alleghe. Un'altra via d'accesso è il sentiero 568, proveniente da sudest e da sudovest. Nei dintorni si snodano alcune piste da sci ricadenti nel comprensorio Ski Civetta.