In questo articolo esploreremo in modo approfondito la questione Fondale marino, affrontandone gli aspetti principali, le implicazioni e le possibili soluzioni. Approfondiremo la sua origine storica, così come la sua attualità, analizzando le diverse prospettive che esistono sulla questione. Allo stesso modo, esamineremo le sfide e le opportunità che Fondale marino pone in vari ambiti, siano essi personali, sociali, economici, politici o culturali. Attraverso un approccio multidisciplinare, miriamo a offrire una visione completa e aggiornata di Fondale marino, al fine di incoraggiare la riflessione e il dibattito informato attorno a questo tema di grande attualità nella società contemporanea.
La descrizione del fondo del mare, cioè la topografia del fondo marino, si ottiene misurando le profondità rispetto ad un livello di riferimento. La distribuzione delle profondità del mare viene indicata su carte batimetriche dove si tracciano le isobate. La forma o morfologia del fondo marino risulta molto irregolare anche se i declivi sono più dolci rispetto alle catene montuose terrestri. Tra i più importanti troviamo:
Il fondale marino è costituito da sedimenti di varia provenienza, depositati per millenni, da frammenti di rocce erosi dalle onde e/o dalle correnti, fanghi e sabbie vulcaniche, resti di organismi e depositi pelagici. I sedimenti marini sono stati classificati da Murray.
Nel fondo marino ci possono essere delle fosse oceaniche ovvero dei buchi di vaste dimensioni formatisi molti milioni di anni fa; queste fosse oceaniche possono raggiungere gli 11.000 metri SLM (sotto il livello del mare).
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