Nel mondo di oggi, Fette biscottate è un argomento che ha attirato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Fin dalla sua nascita, Fette biscottate ha innescato una serie di dibattiti, discussioni e riflessioni che hanno evidenziato l’importanza e l’impatto che ha sulla nostra società. Che sia a livello personale, sociale, politico, economico o culturale, Fette biscottate ha lasciato il segno in diversi ambiti, generando grande interesse e influenza nel modo in cui percepiamo e ci relazioniamo con il mondo che ci circonda. In questo articolo esploreremo a fondo l'impatto e la rilevanza di Fette biscottate, analizzando la sua influenza su vari aspetti della nostra vita quotidiana e fornendo una panoramica completa del suo significato e impatto oggi.
Fette biscottate | |
---|---|
![]() | |
Origini | |
Luogo d'origine | ![]() |
Diffusione | mondiale |
Dettagli | |
Categoria | dolce |
Ingredienti principali | farina, olio o burro, lievito, zucchero |
Calorie approx. per portata | 29-30 kcal a fetta[1] |
Le fette biscottate sono fette di puro impasto grezzo di farina di grano duro, tradizionalmente consumate durante la colazione, accompagnate da burro, marmellata, miele oppure al naturale.
Le fette biscottate vengono prodotte con farina di grano duro, olio vegetale, lievito, zucchero e sale. Esistono alcune varianti prodotte con farina di malto d'orzo o mais di frumento, farina integrale e farina di kamut, ai cereali, senza glutine o con farine speciali come quinoa, grano saraceno, farro e orzo.[2]
L'origine delle fette biscottate risale all'Ottocento, quando la comunità mennonita (una comunità prussiana che professava il ritorno a una vita semplice e caritatevole) produsse le fette per evitare sprechi e mantenere una lunga conservazione del prodotto.[3]
Le fette biscottate vantano una struttura omogenea, una consistenza croccante, una maggiore concentrazione di maltodestrine e saccarosio, una minore umidità e un sapore più dolce rispetto al pane: tali caratteristiche derivano dalla composizione dell'impasto, non sovrapponibile a quello del pane. Sono un alimento ricco di calorie.[4]
Oggi la produzione è quasi esclusivamente industriale e a quelle tradizionali si affiancano altre contenenti fibre integrali. Il procedimento è totalmente automatizzato e prevede un imballaggio che garantisce il mantenimento delle caratteristiche sensoriali.[5]
In Italia la denominazione fette biscottate è riservata ai prodotti da forno ottenuti secondo un preciso procedimento di lavorazione, stabilito dal D.P.R. n. 283/1993.[6]
In Prussia tali fette vennero chiamate zwieback (zwie= due, back= infornare), nome che è tutt'oggi utilizzato in Germania, in Svizzera e nei paesi anglofoni per denominare le fette biscottate. In Gran Bretagna sono conosciute come "toast Français", dal nome datogli dall'unica ditta (francese) che le produce/importa. In Francia si chiamano "biscottes", perché sono letteralmente fette di pane cotte due volte.