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L'Era seleucide o 'Anno Graecorum' (= anno dei greci), talvolta indicata con "AG", è un sistema di numerazione degli anni utilizzato nell'Impero seleucide e in altre nazioni dell'antica civiltà ellenistica. Le date di questa era sono calcolate a partire dal ritorno di Seleuco I Nicatore a Babilonia dopo il suo esilio nell'Egitto tolemaico (agosto del 311 a.C.). Questo ritorno segnò la data di fondazione dell'impero seleucide ed è citato come inizio di una nuova era anche in una delle Cronache babilonesi, la Cronaca dei Diadochi.[1]
La numerazione degli anni presenta piccole differenze in base alla data scelta come capodanno.
Queste differenze di stile comportano che le date differiscono di un anno in certi mesi dell'anno. Bickerman dà questo esempio: la riconsacrazione del Secondo Tempio di Gerusalemme da parte di Giuda Maccabeo approssimativamente il 15 dicembre 164 a.C., cadde nell'anno 148 dell'era seleucide secondo lo stile babilonese/ebraico e nel 149 per la corte macedone.[5]
L'era seleucide restò in uso per molti secoli dopo il crollo dell'impero seleucide. Per esempio compare nella iscrizione di Zebed in Siria, datata 24 di Gorpiaios, 823 (24 settembre 512 AD),[6] e negli scritti di Giovanni di Efeso.[7] I cronisti siriani continuarono ad utilizzarla sino a Michele il Siro nel secolo XII AD (XV AG).[4] Nelle tombe Nestoriane in Asia centrale compare ancora nel XIV secolo AD.[8] Gli Ebrei Yemeniti, poi, hanno continuato a utilizzare il calendario babilonese/ebraico fino all'epoca moderna e lo utilizzano anche oggi per alcuni scopi rituali.[9]