Elezioni europee del 2024 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Area | Unione europea | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Data | 6-9 giugno | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Legislatura | X legislatura | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Legge elettorale | Variabile in base alla nazione | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Affluenza | 51,05% ( 0,39%) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Eletti | 720 Europarlamentari | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Seggi per gruppo politico | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Risultati per circoscrizione elettorale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Commissione uscente | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
von der Leyen I | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
2019 2029 |
Le elezioni europee del 2024 si sono tenute nei 27 Stati membri dell'Unione europea tra il 6 e il 9 giugno, come deciso unanimemente dal Consiglio dell'Unione europea, con la libertà per ogni stato membro di organizzarle in uno o più giorni tra questi secondo le consuetudini elettorali nazionali.
Si è trattato della decima tornata elettorale per il Parlamento europeo (il primo voto popolare risale al 1979), la prima dopo l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea.
Il 13 settembre 2023 il Parlamento europeo ha votato per aumentare il numero di eurodeputati da 705 a 720, al fine di rispettare le variazioni demografiche tra gli Stati membri.
Ciascuno Stato membro ha potuto stabilire la propria legge elettorale per l'attribuzione dei seggi che gli spettano, purché il metodo utilizzato fosse di tipo proporzionale e la soglia di sbarramento non fosse superiore al 5%.
Sebbene la maggior parte degli Stati abbia utilizzato una circoscrizione unica nazionale per la ripartizione dei propri seggi, c'è stata la possibilità, per ciascuno Stato membro, di suddividere il proprio territorio in più circoscrizioni elettorali.
Nell'ottobre 2008 l'eurodeputato britannico Andrew Duff si rivolse al Parlamento europeo affinché venisse riformata la legge elettorale in vista delle elezioni del 2014, includendo un collegio di 25 seggi in cui i cittadini europei potessero votare sulla base di liste transnazionali.
Duff venne conseguentemente nominato relatore, in quanto il Parlamento aveva il diritto di iniziativa in questo campo, ma il Consiglio, dovendo votare in merito all'unanimità, non si espresse mai in materia.
Dopo le elezioni del 2009, dunque, Duff propose una nuova versione della sua riforma, che venne approvata dalla Commissione per gli affari costituzionali nell'aprile 2011. La sessione plenaria del Parlamento, tuttavia, la respinse il luglio successivo.
Una terza versione fu pubblicata nel settembre 2011 e fu approvata dalla Commissione affari costituzionali a gennaio 2012, ma fu ritirata prima di essere discussa dal Parlamento a marzo, per timore che potesse essere nuovamente respinta.
Nel mentre, nel giugno del 2018, il Consiglio ha approvato delle modifiche al sistema elettorale europeo per riformare la legge elettorale del 1976, già modificata nel 2002. Le nuove disposizioni inclusero una soglia di sbarramento obbligatoria del 2% per gli Stati membri che eleggessero più di 35 eurodeputati e regole per evitare che gli elettori potessero votare in più Stati. Dopo l’adozione della legge da parte del Consiglio col consenso del Parlamento, non tutti gli Stati membri l'hanno ratificata prima delle elezioni del 2019, che si sono tenute con le regole in vigore. Al novembre del 2023 la riforma non è stata ancora ratificata da Cipro e Spagna, mentre la Germania ha proceduto con la ratifica solo a giugno.
Il 3 maggio 2022, infine, il Parlamento europeo si è espresso per l'adozione di una nuova legge elettorale, che conterrebbe le disposizioni per eleggere 28 seggi sulla base di liste transnazionali. Al 2023, tuttavia, la riforma non è stata ancora vagliata dal Consiglio, che deve approvarla all'unanimità.
Così come stabilito dall'articolo 14 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, le elezioni del Parlamento europeo si tengono ogni cinque anni. Poiché le europee del 2019 si sono tenute dal 23 al 26 maggio, le nuove consultazioni sono state fissate nella finestra temporale che andava dal 6 al 9 giugno 2024. Ogni Stato membro dell'Unione europea aveva la libertà di definire in quali e per quanti giorni mantenere aperte le urne sul proprio territorio, sempre rispettando la finestra individuata, rendendo possibile a ciascun paese membro di scegliere dei giorni abituali: è stato il caso ad esempio del sabato a Malta e della domenica in Germania e in Italia. In Belgio la consultazione coincideva per legge con le elezioni politiche e regionali. Anche in Bulgaria si svolgevano le elezioni politiche, ma in questo caso solo per casualità essendo accaduto uno scioglimento anticipato del parlamento.
Le date scelte per le elezioni coincisero con un fine settimana in Portogallo al cui termine, il 10 giugno, si celebra la festa nazionale. Questa concomitanza, si obiettò, avrebbe potuto ridurre la partecipazione al voto. Nonostante il tentativo da parte del governo portoghese di trovare un compromesso, non è stata cambiata la scelta originaria che fissava le elezioni tra il 6 e il 9 giugno, essendo richiesta l'unanimità per la modifica.
6 giugno | 7 giugno | 8 giugno | 9 giugno |
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Paesi Bassi | Rep. Ceca | Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria | |
Irlanda | Lettonia, Malta, Slovacchia | ||
Italia |
A seguito della Brexit, 27 seggi precedentemente assegnati al Regno Unito sono stati redistribuiti tra alcuni degli Stati membri nel gennaio 2020. Questi seggi aggiuntivi sono stati eletti nel 2019 ma sono entrati in carica solo con la Brexit. Gli altri 46 seggi sono stati rimossi, facendo scendere il totale degli eurodeputati da 751 a 705.
A febbraio 2023 è stata presentata una relazione al Parlamento europeo, adottata poi il giugno successivo, per aumentare il totale degli eurodeputati al fine di adattarne il numero agli sviluppi demografici e rispettare il principio di proporzionalità degressiva. Il 26 luglio 2023 il Consiglio dell'Unione europea ha raggiunto un'intesa per aumentare del numero di seggi a 720. Il successivo 13 settembre il Parlamento europeo ha approvato definitivamente la proposta.
Stato (data) |
Seggi (variaz. rispetto al 2019) |
Regole di voto | Circ. elettorali | Sbarramento | Formula elettorale | ||
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Età per votare (in anni) |
Età per candidarsi (in anni) |
Voto alternativo | |||||
Austria (9 giugno) |
20 (+1) | 16 | 18 | Postale | 1 | 4% | D'Hondt |
Belgio (9 giugno) |
22 (+1) | 16 | 21 | Postale, Per corrispondenza |
3 | 5% | D'Hondt |
Bulgaria (9 giugno) |
17 | 18 | 21 | — | 1 | ~5.9% | Hare-Niemeyer |
Cipro (9 giugno) |
6 | 18 | 21 | — | 1 | 1.8% | Hare-Niemeyer |
Croazia (9 giugno) |
12 | 18 | 18 | — | 1 | 5% | D'Hondt |
Danimarca (9 giugno) |
15 (+1) | 18 | 18 | Postale | 1 | — | D'Hondt |
Estonia (9 giugno) |
7 | 18 | 21 | Postale, Elettronico |
1 | — | D'Hondt |
Finlandia (9 giugno) |
15 (+1) | 18 | 18 | Postale | 1 | — | D'Hondt |
Francia (9 giugno) |
81 (+2) | 18 | 18 | Per corrispondenza | 1 | 5% | D'Hondt |
Germania (9 giugno) |
96 | 16 | 18 | Postale, Elettronico |
16 | — | Sainte-Laguë |
Grecia (9 giugno) |
21 | 17 | 25 | Postale | 1 | 3% | Hare-Niemeyer |
Irlanda (7 giugno) |
14 (+1) | 18 | 21 | — | 3 | N/A | Voto singolo trasferibile |
Italia (8-9 giugno) |
76 | 18 | 25 | — | 1-5 | 4% | Hare-Niemeyer |
Lettonia (8 giugno) |
9 (+1) | 18 | 21 | Postale | 1 | 5% | Sainte-Laguë |
Lituania (9 giugno) |
11 | 18 | 21 | Postale | 1 | 5% | Hare-Niemeyer |
Lussemburgo (9 giugno) |
6 | 18 | 18 | Postale | 1 | — | D'Hondt |
Malta (8 giugno) |
6 | 16 | 18 | — | 1 | — | Voto singolo trasferibile |
Paesi Bassi (6 giugno) |
31 (+2) | 18 | 18 | Postale, Per corrispondenza |
1 | 3,85% | D'Hondt |
Polonia (9 giugno) |
53 (+1) | 18 | 21 | — | 13 | 5% | D'Hondt |
Portogallo (9 giugno) |
21 | 18 | 18 | — | 1 | — | D'Hondt |
Rep. Ceca (7-8 giugno) |
21 | 18 | 21 | — | 1 | 5% | D'Hondt |
Romania (9 giugno) |
33 | 18 | 23 | — | 1 | 5% | D'Hondt |
Slovacchia (8 giugno) |
15 (+1) | 18 | 21 | — | 1 | 5% | Quoziente di Droop |
Slovenia (9 giugno) |
9 (+1) | 18 | 18 | Postale | 1 | — | D'Hondt |
Spagna (9 giugno) |
61 (+2) | 18 | 18 | Postale | 1 | — | D'Hondt |
Svezia (9 giugno) |
21 | 18 | 18 | Postale | 1 | 4% | Sainte-Laguë modificato |
Ungheria (9 giugno) |
21 | 18 | 18 | Postale | 1 | 5% | D'Hondt |
Il trattato di Lisbona prevede che il Parlamento europeo debba eleggere il presidente della Commissione europea, il capo dell'esecutivo europeo, sulla base di una proposta fatta dal Consiglio europeo, prendendo in considerazione le elezioni europee (articolo 17, paragrafo 7 del TUE).
In vista delle elezioni del 2014 è stato adottato un nuovo sistema informale per la scelta del Presidente della Commissione europea, secondo il quale un partito politico europeo sceglie un candidato eurodeputato come proprio leader elettorale (Spitzenkandidat, ovvero "candidato di punta" in lingua tedesca), che sarà poi il suo candidato alla presidenza della Commissione. Nel 2014 il candidato del gruppo più grande, Jean-Claude Juncker del PPE, è stato eletto Presidente della Commissione tramite questo metodo.
I leader dei partiti europei puntavano a mantenere il sistema anche nel 2019, selezionando gli Spitzenkandidaten e organizzando anche dei dibattiti televisivi tra i candidati. In seguito alle elezioni, la Ministra della difesa tedesca Ursula von der Leyen del PPE è stata eletta Presidente della Commissione europea al posto di Manfred Weber, Spitzenkandidat dei popolari. Dopo l'abbandono di questo sistema nel 2019, alcuni partiti hanno sottolineato l'importanza di reintrodurlo per le prossime elezioni. Nel 2023 il Partito Popolare Europeo, il Partito Verde Europeo, e il Partito della Sinistra Europea hanno annunciato di adottare il sistema degli Spitzenkandidaten per il 2024, mentre il Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei e Identità e Democrazia si sono rifiutati di farlo.
Il partito di centro-destra PPE designò Ursula von der Leyen come proprio candidato di punta e adottò il proprio programma elettorale nel corso del congresso di Bucarest del 6-7 marzo 2024. Si pensa che durante il congresso, le delegazioni francese e slovena votarono contro von der Leyen.
Il Partito del Socialismo Europeo elesse come proprio candidato presidente il commissario europeo lussemburghese Nicolas Schmit durante il congresso del 2 marzo a Roma.
In occasione del congresso straordinario del 20-21 marzo 2024 a Bruxelles, il partito ALDE adottò il proprio programma elettorale e proclamò Marie-Agnes Strack-Zimmermann come proprio Spitzenkandidat. Il ministro degli esteri ed ex primo ministro lussemburghese Xavier Bettel e la ministra presidente estone Kaja Kallas avevano negato di essere interessati alla posizione di candidato di punta dell'ALDE.
Il Partito Democratico Europeo nominò Sandro Gozi come proprio candidato di punta durante il congresso di Firenze dell'8 marzo 2024.
Il Partito Verde Europeo ha eletto come suoi due Spitzenkandidaten Terry Reintke e Bas Eickhout in occasione del congresso del 2-4 febbraio a Lione.
A ottobre 2023 l'Alleanza Libera Europea ha eletto come suoi due Spitzenkandidaten Maylis Roßberg e Raül Romeva.
Nel corso della propria assemblea generale a Lussemburgo nel gennaio 2024 il Partito Pirata Europeo nominò Marcel Kolaja e Anja Hirschel come suoi due Spitzenkandidaten.
Il 27 novembre 2023 Volt Europa ha adottato il proprio programma elettorale europeo durante l'assemblea generale tenutasi a Parigi; non è chiaro quando il partito proclamerà il proprio candidato di punta.
Il SE ha adottato il proprio programma elettorale nel corso del congresso di Lubiana del 24–25 febbraio 2024, nominando contestualmente Walter Baier, presidente del partito stesso, come proprio candidato di punta.
Sebbene il partito Identità e Democrazia non nominò alcun candidato di punta, il gruppo politico omonimo in Eurocamera designò l'eurodeputato danese Anders Vistisen come proprio rappresentante nei dibattiti pre-elettorali.
Si previde che le elezioni del 2024 sarebbero state tra le più combattute della storia dell'Unione, a causa dall'aumento dei consensi per i partiti di estrema destra. Hanno suscitato perplessità anche i tentativi di parte del Partito Popolare Europeo di costituire un unico blocco conservatore assieme al Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei, il che potrebbe mettere fine all'equilibrio pluriennale che ha permesso al PPE di condividere il potere con il gruppo di centro-sinistra dei Socialisti e Democratici e con i centristi liberali di Renew Europe.
Secondo il sistema degli Spitzenkandidaten, si prevedé che la presidente della Commissione europea in carica, Ursula von der Leyen, pur essendo candidata, avrebbe comunque dovuto affrontare un duro scontro politico per essere confermata per un secondo mandato. Sebbene alcuni capi di governo europei come il premier spagnolo Pedro Sánchez e il cancelliere tedesco Olaf Scholz avessero lasciato intendere di sostenere un eventuale secondo incarico di von der Leyen, la coalizione di governo tedesca ha dichiarato di essere d'accordo anche a un ritorno degli Spitzenkandidaten. Ciò rappresentò un problema per la ricandidatura di von der Leyen, in quanto concede la possibilità al leader del PPE Manfred Weber, suo collega tedesco della CSU (partito gemello della CDU in Baviera), di proporre nomi alternativi quali quello della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola o di proporre alla stessa von der Leyen di candidarsi all'Eurocamera per assicurarsi il sostegno del suo partito.
Di seguito i sondaggi condotti a partire da giugno 2023.
Istituto | Data | Area | PPE | S&D | ECR | ID | RE | Verdi-ALE | LEFT | NI | Altri | Vantaggio |
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Europe Elects | 30 aprile 2024 | EU27 | 22,9% | 18,3% | 11,8% | 11,2% | 9,9% | 7,8% | 6,3% | 6,6% | 5,2% | 4,6% |
31 marzo 2024 | 23,0% | 18,4% | 11,2% | 11,2% | 10,6% | 8,1% | 7,7% | 6,0% | 3,8% | 4,6% | ||
29 febbraio 2024 | 22,6% | 18,9% | 11,7% | 11,6% | 9,5% | 7,4% | 7,5% | 5,2% | 5,5% | 3,7% | ||
31 gennaio 2024 | 22,6% | 18,4% | 11,3% | 12,3% | 9,5% | 6,9% | 6,8% | 5,9% | 6,2% | 4,2% | ||
31 dicembre 2023 | 22,8% | 17,9% | 11,1% | 12,1% | 10,0% | 7,0% | 5,5% | 6,1% | 6,9% | 4,9% | ||
30 novembre 2023 | 22,4% | 18,4% | 11,0% | 11,7% | 10,7% | 7,2% | 5,7% | 6,1% | 6,7% | 4% | ||
31 ottobre 2023 | 22,4% | 18,5% | 11,3% | 11,3% | 10,5% | 7,5% | 5,9% | 6,1% | 6,5% | 3,9% | ||
30 settembre 2023 | 21,3% | 19,1% | 11,8% | 10,8% | 9,9% | 7,0% | 6,9% | 6,0% | 7,0% | 2,2% | ||
31 agosto 2023 | 21,6% | 19,5% | 11,8% | 10,5% | 10,2% | 7,1% | 6,1% | 6,0% | 7,0% | 2,1% | ||
31 luglio 2023 | 20,6% | 19,5% | 11,5% | 10,6% | 10,5% | 6,9% | 7,2% | 6,4% | 6,7% | 1,1% | ||
30 giugno 2023 | 21,4% | 18,7% | 11,7% | 10,5% | 10,4% | 7,0% | 6,9% | 6,3% | 7,1% | 2,7% |
Di seguito le proiezioni sui seggi condotte a partire da luglio 2023.
Istituto | Data | Area | PPE | S&D | RE | ECR | ID | Verdi-ALE | LEFT | NI | Altri | Vantaggio |
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Europe Elects | 30 aprile 2024 | EU27 | 183 | 140 | 86 | 86 | 84 | 48 | 44 | 48 | 1 | 43 |
Der Föderalist | 26 aprile 2024 | 173 | 132 | 86 | 81 | 83 | 51 | 35 | 35 | 44 | 41 | |
Europe Elects | 31 marzo 2024 | 184 | 135 | 87 | 81 | 82 | 52 | 47 | 48 | 4 | 49 | |
Europe Elects | 29 febbraio 2024 | 181 | 140 | 82 | 83 | 92 | 49 | 45 | 44 | 4 | 41 | |
Der Föderalist | 29 febbraio 2024 | 176 | 135 | 85 | 78 | 85 | 48 | 45 | 36 | 42 | 41 | |
Europe Elects | 31 gennaio 2024 | 180 | 140 | 82 | 80 | 91 | 51 | 42 | 49 | 5 | 40 | |
Der Föderalist | 11 gennaio 2024 | 169 | 141 | 86 | 75 | 89 | 45 | 33 | 43 | 39 | 28 | |
Europe Elects | 31 dicembre 2023 | 179 | 142 | 84 | 81 | 93 | 49 | 36 | 50 | 6 | 37 | |
Politico Europe | 11 dicembre 2023 | 175 | 145 | 87 | 91 | 91 | 47 | 33 | 51 | — | 30 | |
Europe Elects | 30 novembre 2023 | 175 | 141 | 89 | 82 | 87 | 52 | 38 | 52 | 4 | 34 | |
Politico Europe | 9 novembre 2023 | 179 | 143 | 91 | 90 | 85 | 49 | 38 | 45 | — | 36 | |
Der Föderalist | 6 novembre 2023 | 178 | 138 | 96 | 89 | 92 | 47 | 46 | 34 | — | 40 | |
170 | 137 | 90 | 78 | 76 | 43 | 43 | 37 | 45 | 33 | |||
Europe Elects | 31 ottobre 2023 | 173 | 139 | 92 | 80 | 76 | 51 | 45 | 53 | 11 | 34 | |
Europe Elects | 30 settembre 2023 | 165 | 145 | 80 | 86 | 74 | 52 | 43 | 56 | 10 | 20 | |
Der Föderalist | 15 settembre 2023 | 162 | 147 | 91 | 77 | 74 | 46 | 43 | 36 | 43 | 15 | |
171 | 147 | 96 | 90 | 89 | 50 | 45 | 32 | — | 24 | |||
Politico Europe | 15 settembre 2023 | EU27 | 156 | 145 | 87 | 81 | 72 | 43 | 42 | 39 | 40 | 11 |
Europe Elects | 31 agosto 2023 | EU27 | 164 | 149 | 90 | 83 | 75 | 53 | 38 | 58 | 10 | 15 |
Politico Europe | 9 agosto 2023 | EU27 | 165 | 145 | 89 | 89 | 77 | 48 | 45 | 47 | — | 20 |
Europe Elects | 31 luglio 2023 | EU27 | 157 | 143 | 90 | 82 | 82 | 49 | 45 | 55 | 12 | 14 |
Der Föderalist | 17 luglio 2023 | EU27 | 160 | 136 | 94 | 79 | 70 | 48 | 41 | 36 | 41 | 24 |
167 | 137 | 99 | 89 | 87 | 52 | 43 | 31 | — | 30 |
Regioni | |||||||||||
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Europa orientale | Europa meridionale | Europa occidentale | Europa settentrionale | ||||||||
Bulgaria | 33,78% | 1,14% | Cipro | 58,86% | 13,87% | Austria | 56,25% | 3,52% | Danimarca | 58,25% | 7,83% |
Rep. Ceca | 36,45% | 7,74% | Croazia | 21,35% | 8,50% | Belgio | 89,01% | 0,54% | Estonia | 37,60% | 0,01% |
Ungheria | 59,46% | 15,98% | Grecia | 41,39% | 17,30% | Francia | 51,49% | 0,87% | Finlandia | 40,40% | 0,36% |
Polonia | 40,65% | 5,04% | Italia | 48,31% | 6,19% | Germania | 64,74% | 3,36% | Irlanda | 50,65% | 0,97% |
Romania | 52,42% | 1,22% | Malta | 72,98% | 0,32% | Lussemburgo | 82,29% | 1,81% | Lettonia | 33,82% | 0,29% |
Slovacchia | 34,38% | 11,64% | Portogallo | 36,63% | 5,88% | Paesi Bassi | 46,18% | 4,25% | Lituania | 28,35% | 25,13% |
Slovenia | 41,80% | 12,91% | Svezia | 53,39% | 1,88% | ||||||
Spagna | 46,39% | 11,49% | |||||||||
Media | 42,86% | 5,80 | Media | 45,96% | 2,12 | Media | 64,99% | 0,69 | Media | 43,21% | 3,31 |
Unione europea 51,05% ( 0,08) | |||||||||||
Media dell'Unione Europea 49,26 ( 1,69%) | |||||||||||
Fonte: Risultati |
Composizione dei gruppi alla prima sessione plenaria del Parlamento Europeo del 16-19 luglio 2024:
Gruppo | Seggi | ||
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N. | % | ||
Gruppo del Partito Popolare Europeo | 188 | 26,11% | |
Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici | 136 | 18,89% | |
Patrioti per l'Europa | 84 | 11,67% | |
Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei | 78 | 10,83% | |
Renew Europe | 77 | 10,69% | |
I Verdi/Alleanza Libera Europea | 53 | 7,36% | |
La Sinistra al Parlamento europeo | 46 | 6,39% | |
Europa delle Nazioni Sovrane | 25 | 3,47% | |
Non iscritti | 33 | 4,58% | |
Fonte: Parlamento Europeo |
Stato | PPE | S&D | PfE | ECR | RE | Verdi/ALE | GUE/NGL | ESN | NI | Totale |
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Austria (risultati) |
5 (ÖVP) | 5 (SPÖ) | 6 (FPÖ) | — | 2 (NEOS) | 2 (Grüne) | — | — | — | 20 |
Belgio (risultati) |
2 (CD&V) 1 (CSP) |
2 (Vooruit) 2 (PS) |
3 (VB) | 3 (N-VA) | 3 (MR) 1 (Open VLD) 1 (LE) |
1 (Groen) 1 (Ecolo) |
2 (PVDA/PTB) | — | — | 22 |
Bulgaria (risultati) |
4 (GERB-SDS: GERB) 1 (GERB-SDS: SDS) 1 (PP-DB: DSB) |
2 (BSP) | — | 1 (ITN) | 3 (DPS/HÖH) 2 (PP-DB: PP) |
— | — | 3 (V) | — | 17 |
Cipro (risultati) |
2 (DISY) | 1 (DIKO) | — | 1 (ELAM) | — | — | 1 (AKEL) | — | 1 (IND) | 6 |
Croazia (risultati) |
6 (HDZ) | 4 (SDP) | — | 1 (DPMŠ) | — | 1 (M!) | — | — | — | 12 |
Danimarca (risultati) |
1 (KF) 1 (LA) |
3 (A) | 1 (DF) | 1 (Æ) | 2 (V) 1 (RV) 1 (M) |
3 (SF) | 1 (EL) | — | — | 15 |
Estonia (risultati) |
2 (Isamaa) | 2 (SDE) | — | 1 (EKRE: IND) | 1 (ER) 1 (EK) |
— | — | — | — | 7 |
Finlandia (risultati) |
4 (KOK) | 2 (SDP) | — | 1 (PS) | 2 (KESK) 1 (SFP/RKP) |
2 (VIHR) | 3 (VAS) | — | — | 15 |
Francia (risultati) |
6 (LD: LR) | 10 (Rl'E: PS) 3 (Rl'E: PP) |
30 (LFR) | 3 (LFF: IND) 1 (LFF: MC) |
5 (Bd'E: REN) 4 (Bd'E: MoDem) 2 (Bd'E: HOR) 1 (Bd'E: UDI) 1 (BD'E: IND) |
5 (LE-EELV) | 9 (LFI-UP: LFI) | 1 (LFF: R!) | — | 81 |
Germania (risultati) |
23 (CDU) 6 (CSU) 1 (Familie) 1 (ÖDP) |
14 (SPD) | — | — | 5 (FDP) 3 (FW) |
12 (Die Grünen) 3 (VOLT-DE) |
3 (Die Linke) 1 (Tierschutzpartei) |
14 (AfD) | 6 (BSW) 2 (Die PARTEI) 1 (AfD) 1 (PdF) |
96 |
Grecia (risultati) |
7 (ND) | 3 (KINAL) | 1 (FL) | 2 (EL) | — | — | 4 (SYRIZA) | — | 2 (KKE) 1 (N) 1 (PE) |
21 |
Irlanda (risultati) |
4 (FG) | 1 (LAB/LO) | — | — | 4 (FF) 1 (II) 1 (IND) |
— | 2 (SF) 1 (IND) |
— | — | 14 |
Italia (risultati) |
8 (FI-NM: FI) 1 (SVP) |
21 (PD) | 8 (Lega) | 24 (FdI) | — | 4 (AVS: EV) | 8 (M5S) 2 (AVS: SI) |
— | — | 76 |
Lettonia (risultati) |
2 (JV) | 1 (SSDP) | 1 (LPV) | 2 (NA) 1 (AS) |
1 (LA) | 1 (P) | — | — | — | 9 |
Lituania (risultati) |
3 (TS-LKD) | 2 (LSDP) | — | 1 (LVŽS) 1 (LLRA-KŠS) |
1 (LS) 1 (LP) |
1 (DSVL) | — | 1 (TTS) | — | 11 |
Lussemburgo (risultati) |
2 (CSV) | 1 (LSAP) | — | 1 (ADR) | 1 (DP) | 1 (DG) | — | — | — | 6 |
Malta (risultati) |
3 (PN) | 3 (PL) | — | — | — | — | — | — | — | 6 |
Paesi Bassi (risultati) |
3 (CDA) 2 (BBB) 1 (NSC) |
4 (GL-PvdA: PvdA) | 6 (PVV) | 1 (SGP) | 4 (VVD) 3 (D66) |
4 (GL-PvdA: GL) 2 (VOLT-NL) |
1 (PvdD) | — | — | 31 |
Polonia (risultati) |
17 (KO: PO) 3 (KO: IND) 2 (TD: PSL) 1 (KO: iPL) |
3 (LEWICA: NL) | — | 18 (ZP: PiS) 2 (ZP: SP) |
1 (TD: P2050) | — | — | 3 (KWiN: NN) | 2 (KWiN: RN) 1 (KWiN: CCP) |
53 |
Portogallo (risultati) |
5 (AD: PSD) 1 (AD: CDS) 1 (AD: IND) |
8 (PS) | 2 (CH) | — | 2 (IL) | — | 1 (BE) 1 (CDU) |
— | — | 21 |
Rep. Ceca (risultati) |
2 (SPOLU: KDU-ČSL) 1 (SPOLU: TOP 09) 2 (STAN-SLK) |
— | 7 (ANO 2011) 1 (PaM: Přísaha) 1 (PaM: AUTO) |
3 (SPOLU: ODS) | — | 1 (Piráti) | — | 1 (SPD-THO: SPD) | 1 (S!: KSČM) 1 (S!: SD-SN) |
21 |
Romania (risultati) |
8 (PSD-PNL: PNL) 2 (UDMR/RMDSZ) |
11 (PSD-PNL: PSD) | — | 5 (AUR) 1 (AUR: PNCR) |
2 (ADU: USR) 1 (ADU: PMP) |
1 (IND) | — | — | 2 (SOS) | 33 |
Slovacchia (risultati) |
1 (KDH) | — | — | — | 6 (PS) | — | — | 1 (REP) | 5 (SMER-SD) 1 (REP) 1 (HLAS-SD) |
15 |
Slovenia (risultati) |
4 (SDS) 1 (N.Si) |
1 (SD) | — | — | 2 (GS) | 1 (VESNA) | — | — | — | 9 |
Spagna (risultati) |
22 (PP) | 20 (PSOE) | 6 (Vox) | — | 1 (CEUS: EAJ-PNV) | 1 (SMR: CeC) 1 (SMR: C) 1 (AH: ERC) 1 (AH: BNG) |
2 (P) 1 (SMR) 1 (AH: EHB) |
— | 3 (SALF) 1 (Junts) |
61 |
Svezia (risultati) |
4 (M) 1 (KD) |
5 (S) | — | 3 (SD) | 2 (C) 1 (L) |
3 (MP) | 2 (V) | — | — | 21 |
Ungheria (risultati) |
7 (TISZA) | 2 (DK-MSZP-P: DK) | 10 (Fidesz-KDNP: Fidesz) 1 (Fidesz-KDNP: KDNP) |
— | — | — | — | 1 (MHM) | — | 21 |
Totale | 188 | 136 | 84 | 78 | 77 | 53 | 46 | 25 | 33 | 720 |
Dal 18 giugno 2024 si sono costituiti i gruppi politici al Parlamento europeo. La prima sessione plenaria della X legislatura del Parlamento europeo si è tenuta dal 16 al 19 luglio, durante la quale è stato eletto il Presidente del Parlamento europeo.
Possibili coalizioni | Seggi |
---|---|
Seggi totali | 720 |
Maggioranza assoluta (più di 361 seggi) | |
Gruppo PPE, S&D, RE, ECR | 479 |
Gruppo PPE, S&D, RE, V/ALE | 454 |
Gruppo PPE, S&D, ECR | 402 |
Gruppo PPE, S&D, RE | 401 |
Senza maggioranza (meno di 361 seggi) | |
Gruppo PPE, PfE, ECR | 350 |
Gruppo PPE, RE, ECR | 343 |
Gruppo PPE, S&D | 324 |
Il 17 giugno 2024 i capi di stato e di governo dei 27 paesi membri hanno partecipato ad un Consiglio europeo "informale" in cui hanno discusso a proposito delle nomine per le cariche delle istituzioni europee. Il 27 e il 28 giugno si terrà la riunione del Consiglio Europeo, in cui verrà nominato un candidato o candidata per la presidenza della Commissione europea, per l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, e l'elezione del Presidente del Consiglio europeo.