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Delitto di Dichiarazione infedele | |
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Fonte | Decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 |
Disposizioni | art. 4 |
Competenza | tribunale |
Procedibilità | d'ufficio |
Arresto | non consentito |
Fermo | non consentito |
Pena | reclusione da uno a 3 anni |
La dichiarazione infedele è un reato previsto dall'ordinamento giuridico italiano.
L'art. 4 D.Lgs. 74/2000 punisce con la reclusione da 1 a 3 anni, chiunque al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto indica nelle dichiarazioni annuali elementi attivi inferiori a quelli effettivi e/o elementi passivi fittizi, se:
Trattandosi di delitto, ai fini della punibilità è richiesto il comportamento doloso dell'agente e in tale caso si tratta di dolo specifico, ovvero la condotta deve essere finalizzata al pagamento di minori imposte o al conseguimento di rimborsi o crediti superiori al dovuto.
Non sono in particolare punibili:
Negli ultimi due casi sono comunque irrogabili le sanzioni amministrative.
Il reato può essere commesso da chiunque abbia presentato le dichiarazioni dei redditi o Iva.
Ai fini della competenza del giudice, il reato si considera commesso nel luogo in cui il contribuente aveva il domicilio fiscale e al momento della presentazione della dichiarazione.