L'argomento Crisma è stato oggetto di interesse e dibattito nel corso della storia. Da tempo immemorabile, Crisma occupa un posto di rilievo nella nostra vita, influenzando il modo in cui pensiamo, agiamo e sentiamo. In questo articolo esploreremo le varie sfaccettature di Crisma e il suo impatto su diversi aspetti della società. Dalla sua origine alla sua evoluzione moderna, Crisma ha lasciato un segno indelebile nell'umanità e, attraverso questa analisi, cercheremo di comprenderne meglio l'importanza e la rilevanza nel mondo di oggi.
Nella Chiesa cattolica il crisma è l'olio misto a profumo che viene utilizzato nei sacramenti del battesimo, della confermazione e dell'ordine. In modo simile il crisma viene usato nelle Chiese ortodosse, nella Chiesa assira d'Oriente, nell'Antica Chiesa d'Oriente, nella Comunione anglicana e dai luterani.
Il termine crisma deriva dal greco χρῖσμα, poi χρίσμα e significa unguento o unzione, passando attraverso il latino e l'antico francese. Proprio perché nel sacramento della confermazione viene usato quest'olio il sacramento stesso viene anche chiamato "cresima".
Il crisma viene consacrato in ogni diocesi una volta all'anno il Giovedì santo dal vescovo durante la messa crismale, durante la quale vengono benedetti anche l'olio dei catecumeni e l'olio degli infermi. Questa messa viene detta crismale proprio perché viene consacrato quest'olio, il quale è ritenuto il più importante tra i tre oli usati nei sacramenti cristiani. Dopo la messa crismale viene distribuito a ogni parrocchia.
Nella preghiera di consacrazione di questo olio il vescovo chiede che Dio lo benedica e lo consacri e così «infonda in esso la forza dello Spirito Santo con la quale ha unto i sacerdoti, i re, i profeti e i martiri».[1]
In passato era utilizzato per la benedizione del calice e della patena. L'unzione arriva dapprima in forma di croce e poi il crisma veniva spalmato fino a ricoprire gli oggetti da consacrare.
Nelle parrocchie viene comunemente custodito insieme agli altri due oli santi, in un'apposita sede chiamata "tabernacolo degli oli santi".
Giuseppe Agostino Orsi nel suo De Chrismate Confirmatorio[6] dimostrò che la materia del sacramento della confermazione presso la Chiesa greca non era l'imposizione delle mani (uso perso da secoli), bensì l'amministrazione del sacro unguento.
Fino al XVIII secolo, il sacramento della confermazione secondo il rito bizantino veniva conferito usando il crisma composto da olio d'oliva, balsamo, 23 specie di erbe odorose e una certa quantità di vino.[7]
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