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Comando supremo militare italiano | |
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Descrizione generale | |
Attivo | 24 maggio 1915 - 1º gennaio 1920 |
Nazione | ![]() |
Servizio | Forze armate italiane |
Tipo | Comando supremo |
Ruolo | Coordinamento di tutte le operazioni delle Forze Armate italiane |
Sede | Villa Volpe, Fagagna; Liceo classico Jacopo Stellini, Udine; Palazzo Revedin, Treviso; Palazzo Dolfin, Padova; Villa Brunelli Bonelli, Tramonte di Teolo; Hotel Trieste, Abano Terme; Roma |
Battaglie/guerre | Prima guerra mondiale |
Reparti dipendenti | |
mag. 1915: 1ª Armata 2ª Armata 3ª Armata 4ª Armata Riserva del Comando Supremo Presidio nelle Isole italiane dell'Egeo Presidi in Libia e nelle altre colonie italiane nov. 1918: 7ª Armata delle Giudicarie 1ª Armata del Trentino 6ª Armata degli Altipiani 4ª Armata del Grappa 12ª Armata francese 8ª Armata del Montello 10ª Armata britannica 3ª Armata del Piave 9ª Armata di Riserva Riserva del Comando Supremo II Corpo d'armata in Francia XVI Corpo d'armata in Albania 35ª Divisione territoriale in Macedonia Truppe nelle Isole italiane dell'Egeo Presidi coloniali Corpo di spedizione in Sinai e Palestina | |
Comandanti | |
Dal 1915 al 1920 | Ten. Gen. Luigi Cadorna Ten. Gen. Armando Diaz |
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Il Comando supremo militare italiano era l'organo di vertice delle forze armate italiane, tra il 1915 e il 1920, durante la partecipazione dell'Italia nella prima guerra mondiale.
Fu istituito nel Regno d'Italia durante la prima guerra mondiale, il 24 maggio 1915, con sede operativa a Villa Volpe a Fagagna e dal mese di giugno nel Liceo classico Jacopo Stellini di Udine.
Il Comando Supremo del Regio Esercito fu sciolto il 1º gennaio 1920 e parte delle sue competenze passarono allo Stato Maggiore del Regio Esercito.
Tra il 1941 e il 1945 fu istituito il Comando Supremo italiano.
Era suddiviso in tre organi principali, l'Ufficio del Capo di stato maggiore dell'Esercito Italiano Tenente Generale Luigi Cadorna, il Reparto Operazioni e il Quartier generale, composti da un certo numero di uffici ciascuno.
L'8 novembre 1917, dopo la Battaglia di Caporetto, la sede, dopo aver ripiegato dal 27 ottobre a Palazzo Revedin di Treviso, poi a Palazzo Dolfin di Padova, poi nella villa di Bruno Brunelli Bonetti a Tramonte di Teolo è stabilita all'Hotel Trieste di Abano Terme agli ordini del Generale Armando Diaz.
Il 9 agosto 1919, in concomitanza con il trasferimento della sua sede da Abano Terme a Roma, il Comando Supremo assunse il seguente ordinamento[1]: