Al giorno d'oggi, Clima arido è diventato un argomento di grande interesse e dibattito in diversi ambiti. Sia nella società che in ambito accademico, Clima arido ha generato una serie di emozioni e opinioni contrastanti che hanno innescato infinite discussioni e riflessioni. Ecco perché è importante dedicare tempo e spazio per esplorare e analizzare in profondità l'impatto e le implicazioni che Clima arido ha sulle nostre vite. In questo articolo approfondiremo i diversi aspetti legati a Clima arido, esaminandone le origini, l'evoluzione, le conseguenze e le possibili soluzioni. Allo stesso modo, affronteremo le varie prospettive e posizioni che circondano Clima arido, al fine di ampliare la nostra comprensione di questo argomento complesso e significativo.
I climi aridi sono una classe di climi che nella classificazione dei climi di Köppen compaiono uniti sotto la sigla B.
Appartengono a questo gruppo secondo Köppen i climi che hanno le seguenti caratteristiche:
Essi comprendono essenzialmente il clima desertico (nella classificazione di Köppen BW) e il clima steppico (nella classificazione di Köppen BS), mentre altri climi aridi come quello dei ghiacci perenni non sono considerati nello schema.
Quello che accomuna tutti questi climi non sono i valori termici, ma la scarsità o l'assenza di precipitazioni che, in casi estremi, può durare per anni o addirittura per decenni. L'accumulo annuo è inferiore a 250 mm anche se in alcuni casi ci possono esser violenti temporali che possono far aumentare in eccesso questo valore.
Le precipitazioni sono insufficienti per qualunque tipo di vegetazione completa, tanto più che il suolo è spesso riarso, roccioso o sabbioso e inadatto alla crescita di piante. Tipici di questi ambienti sono piante come i cactus e altre succulente, in grado d'immagazzinare acqua per lunghi periodi di siccità elevata.
Bruno Accordi, Elvidio Lupia Palmieri; Maurizio Parotto, Il globo terrestre e la sua evoluzione, Bologna, Zanichelli, 1993.