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Candida | |
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Opera teatrale in tre atti | |
Fotografia di George Bernard Shaw (1894) | |
Autore | George Bernard Shaw |
Titolo originale | Candida |
Lingua originale | Inglese |
Genere | Commedia |
Composto nel | 1895 |
Pubblicato nel | 1898 |
Prima assoluta | 30 luglio 1897 Her Majesty's Theatre, Aberdeen |
Prima italiana | 26 marzo 1912 Teatro Niccolini, Firenze |
Personaggi | |
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Candida (Candida) è una commedia in tre atti di George Bernard Shaw, scritta nel 1895, rappresentata nel 1897 e pubblicata in volume nel 1898 nel volume delle "Commedie gradevoli e sgradevoli" (in inglese: Plays Pleasant and Unpleasant[1]. L'autore definiva la commedia "un mistero"[2].
Candida è una donna giovane e bella, moglie del reverendo James Morell, un pastore anglicano progressista (si professa socialista), oratore eloquente e apprezzato. Candida torna a casa, dopo un periodo di vacanza trascorso con i bambini lontana dal marito, accompagnata dal giovane Eugene Marchbanks, un timido poeta diciottenne, di ricca famiglia. Eugene è innamorato di Candida e confessa la sua passione al marito di lei.
Invitata a scegliere fra i due uomini, Candida chiede a ciascuno dei due che cosa possono offrirle. Il reverendo Morell dichiara che può offrirle la sua protezione, la sua onestà, il suo lavoro, la sua posizione sociale; il giovane Eugene dichiara che può offrirle solo il bisogno del suo cuore. Candida sa che l'amore non è un sogno sentimentale, ma abitudine di vita in comune, indulgenza materna e perfino compassione; afferma pertanto che si abbandonerà al più debole dei due, e sorprendentemente sceglie il marito. Candida spiega che il marito non avrebbe la forza di sopportare la solitudine; il giovane Eugene, al contrario, ha imparato a vivere senza felicità. I due uomini riconoscono l'esattezza del giudizio di Candida e il giovane poeta se ne va via per sempre.
Accanto ai tre personaggi principali, nella commedia sono presenti due comprimari: Mr Burgess, il padre di Candida, un uomo volgare, e Miss Proserpine, la dattilografa di Morell, profondamente devota al reverendo.