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Il caffè d'orzo, o bevanda d'orzo, è una bevanda calda prodotta a partire dall'orzo, generalmente essiccato o tostato e poi macinato, simile al caffè espresso ma priva di caffeina.
L'orzo solubile (chiamato anche semplicemente orzo) è un surrogato del caffè senza caffeina, derivato appunto dall'orzo tostato[1]. In Italia fu ampiamente usato in passato quando non per tutti era economicamente accessibile il caffè, e in particolar modo quando questo divenne sempre più raro tra il 1936 ed il 1945 a causa dell'embargo imposto dalla Società delle Nazioni in seguito alla Guerra d'Etiopia.
Almeno nella versione italiana, esso ha colore molto simile al caffè di cui è surrogato; a seconda del tipo di lavorazione della polvere può essere semplicemente sciolto in acqua calda, preparato con la moka o come un caffè turco.
Non contenendo caffeina, può essere consumata anche da chi ha bisogno di limitare l'assunzione di questa sostanza. Il cereale possiede inoltre alcune caratteristiche salutari: svolge ad esempio una funzione antinfiammatoria[2].
Quando l'orzo viene preparato per infusione (spesso col metodo della decozione dell'orzo), si ottiene una bevanda dal colore più simile al tè che al caffè. Questa bevanda è conosciuta fin dall'antichità, tanto che viene chiamata la "tisana d'Ippocrate"[2], che lodò le proprietà di questo cereale.
In Giappone quest'infuso è chiamato mugicha, e generalmente è consumata in tutto l'estremo oriente, soprattutto in Corea.