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Buck Rogers: Planet of Zoom videogioco | |
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Titolo originale | Zoom 909 |
Piattaforma | Arcade, Apple II, Atari 2600, Atari 5200, Atari 8-bit, Coleco Adam, ColecoVision, Commodore 64, MSX, PC booter, SG-1000, TI-99/4A, VIC-20, ZX Spectrum |
Data di pubblicazione | |
Genere | Sparatutto in terza persona |
Tema | Fantascienza, fumetto |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Sega, Microcomputer Technologies - McT (C64) |
Pubblicazione | Sega, Coleco (ColecoVision, Adam), Texas Instruments (TI-99/4A), U.S. Gold (C64 disco/cass., Spectrum), Philips (MSX Europa), Pony Canyon (MSX Giappone), Zaccaria (Arcade in Italia) |
Programmazione | Hideki Ishikawa[1] (arcade), Ken Jordan[2] (Atari 8-bit, 5200), Frederick David Thorpe[3] (Spectrum) |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Periferiche di input | Joystick, tastiera, gamepad |
Supporto | Cartuccia, cassetta, dischetto |
Requisiti di sistema |
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Seguito da | Buck Rogers: Countdown to Doomsday |
Specifiche arcade | |
CPU | Sega 315-5014 e Z80 a 4,992 MHz |
Schermo | Raster orizzontale; i punteggi stanno in un display a sette segmenti a parte |
Risoluzione | 512 x 224 |
Periferica di input | Joystick 8 direzioni, 1 pulsante; versioni con pedale oppure con altri 2 pulsanti per cambiare velocità[1]. Una versione con seduta della Zaccaria ha una cloche a due mani con pulsanti integrati[4] |
Buck Rogers: Planet of Zoom, chiamato Zoom 909 in Giappone, è un videogioco arcade sparatutto in terza persona pubblicato nel 1982 dalla Sega. La versione occidentale è il primo videogioco tratto dalla serie di fumetti e audiovisivi di Buck Rogers, in particolare il giocatore pilota la sua astronave, con prospettiva tridimensionale. La versione giapponese Zoom 909 non è legata al personaggio. Nel 1983-1985 il videogioco venne convertito per molti sistemi domestici: computer Apple II, Atari 8-bit, Coleco Adam (il gioco era fornito in omaggio con il sistema[5]), Commodore 64, MSX (due conversioni differenti per Giappone e per Europa[6]), PC IBM (PC booter), TI-99/4A, VIC-20 e ZX Spectrum, e console Atari 2600, Atari 5200, ColecoVision e SG-1000 (uscita solo in Giappone, chiamata anche ズーム909? in copertina[7]). Una conversione presumibilmente non autorizzata uscì anche per il computer sovietico Ėlektronika BK[8].
Il successivo gioco sul personaggio è Buck Rogers: Countdown to Doomsday (1990), di genere completamente diverso e uscito solo per sistemi domestici. La Sega riprese lo stile di gioco di Planet of Zoom con Astron Belt e il più noto Space Harrier.
Nel XXV secolo, Zoom è un enorme pianeta fuori orbita che devasta tutto ciò che incontra, ed è comandato da un'astronave madre. La missione di Buck Rogers è distruggere l'astronave e liberare il pianeta.[9]
Il giocatore pilota una navicella vista da dietro, lungo un percorso lineare con visuale tridimensionale. Si può comandare lo spostamento laterale e verticale della navicella, mentre avanza costantemente e il paesaggio scorre. La navicella può sparare proiettili illimitati in direzione frontale e può regolare la propria velocità di avanzamento. Si devono combattere mezzi nemici ed evitare ostacoli mentre si viaggia sopra superfici planetarie piane, dentro ampie gallerie a cielo aperto, o nello spazio. Le fasi nelle gallerie sono presenti solo nella versione arcade e in alcune conversioni tra cui ColecoVision, MSX giapponese (di produzione diversa da quella europea) e SG-1000.
I nemici comuni sono dischi volanti e robot tripedi che saltano sul suolo. Le versioni più evolute possono presentare anche altro, come navicelle, missili, carri armati e asteroidi[5]. Un indicatore mostra il numero di nemici da abbattere, prima dell'esaurimento di una barra del tempo, per ricevere un bonus[5]. In molte conversioni la barra del tempo è rimpiazzata da una barra del carburante, il cui esaurimento è letale, e abbattere i nemici richiesti è necessario per superare il livello. Nelle sequenze sulla superficie si incontrano coppie di piloni dall'aspetto futuristico, sui quali non bisogna scontrarsi, ma se si riesce a passare in mezzo ai piloni, come in uno slalom, ogni passaggio viene conteggiato come un nemico abbattuto. I boss sono astronavi madre dotate di quattro vistosi motori, che nell'arcade e nelle conversioni più fedeli possono essere distrutti separatamente. Si perde una vita in caso di scontro diretto. Solo in alcuni casi i nemici possono anche sparare.
Unica delle versioni Zoom 909 per SG-1000 e per MSX giapponese è la presenza di una fase bidimensionale, con visuale dall'alto e scorrimento orientabile in tutte le direzioni ruotando la navicella[10].
Buck Rogers: Planet of Zoom nella sua versione arcade occidentale venne molto apprezzato dalle riviste Tilt[11], Computer and Video Games[12] e dalla statunitense Video Games[13].
Le numerose conversioni domestiche ricevettero giudizi molto variabili dalla stampa occidentale dell'epoca, da scarsi a ottimi[14]. Si nota un'accoglienza tendenzialmente negativa per le edizioni europee della U.S. Gold per Commodore 64 e ZX Spectrum[15], forse anche perché giunsero quando il gioco era già datato (1985); infatti la versione Commodore 64 della Sega su cartuccia, uscita nel 1983, era stata invece accolta piuttosto bene[16][17][18].
Controllo di autorità | BNF (FR) cb17754791d (data) |
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