Bibliografia è un argomento di interesse per un gran numero di persone oggi. La sua rilevanza abbraccia diversi ambiti e la sua importanza è stata riconosciuta nel tempo. In questo articolo esploreremo diversi aspetti legati a Bibliografia, dalla sua origine al suo impatto sulla società attuale. Analizzeremo diverse prospettive, ascolteremo i pareri degli esperti del settore e rifletteremo sulla loro influenza sulla nostra vita quotidiana. Bibliografia è un argomento che non lascia nessuno indifferente, quindi è essenziale comprenderlo a fondo per poter prendere decisioni informate.
La bibliografia (termine mutuato dal greco βιβλιογραφία[1], composto di βιβλίον, biblìon, "libro", e γράφω, gràpho, "io scrivo", che però aveva il significato di "(tra)scrizione di libri", diverso da quello moderno di "libro sui libri"[2]) enumerativa (o sistematica) si può intendere:
l'elenco di libri, saggi, riviste, articoli su un particolare argomento o su uno specifico autore;
l'elenco di pubblicazioni usate e citate nella stesura specialmente di un saggio, di un articolo, di un libro;
la scienza che studia la catalogazione sistematica dei libri[3].
Invece la bibliografia definita analitica[4] o critica, altrimenti detta bibliologia, si occupa degli aspetti fisici dei singoli libri come caratteri, impaginazione, carta, eccetera[5].
Il termine bibliografia venne impiegato per la prima volta nel 1633 da Gabriel Naudé col valore di descrizione di libri nella sua Bibliographia politica[6]; in tempi precedenti questo significato era infatti tradizionalmente inscritto nel termine bibliotheca, inteso come descrizione e anche come raccolta fisica di libri. Nel XVII secolo la proposta dello scrittore e bibliotecarioparigino trovò conferma nella Bibliographia parisina e nella Bibliographia gallica di Louis Jacob de Saint Charles[7].
La diffusione del commercio e dell'antiquariato nel XVIII secolo favorì la precisazione dei significati del termine: secondo un'esigenza determinata dalla rarità di alcune copie stampate, la bibliografia da disciplina destinata alla descrizione esatta dei libri, delle edizioni e dei luoghi di stampa, divenne una vera e propria scienza che considera il libro, nella sua entità fisica, come un preciso oggetto di studio. Nel XIX secolo l'evoluzione tecnologica delle tecniche di stampa favorì la crescita della produzione editoriale e lo sviluppo della bibliografia.
Classificazione
Fonte: Giuliano Vigini, Glossario di biblioteconomia e scienza dell'informazione, Milano, Editrice Bibliografica, 1985.
Bibliografia corrente: concerne tutte le novità, per quanto riguarda sia i libri sia le riviste;
Bibliografia retrospettiva: raccoglie tutto quello che è stato pubblicato in un arco di tempo definito, antecedente l'annata o le annate coperte dalla bibliografia corrente;
Bibliografia personale: elenco di opere e pubblicazioni di e/o su un determinato autore, di carattere generale oppure limitate ad un arco di tempo specifico;
Bibliografia scelta: selezione della letteratura disponibile di e/o su un determinato autore, allo scopo di presentare le pubblicazioni più qualificate a illustrarne la vita e l'opera;
Bibliografia specializzata o tematica: elenco di libri e documenti che riguardano una determinata disciplina, per esempio la letteratura classica[8], la medicina[9], eccetera, oppure un determinato soggetto, per esempio le opere anonime[10][11], quelle su Dante[12], o sui romanzi cavallereschi[13], o gli incunaboli[14], etc.;
Bibliografia generale: elenco di pubblicazioni che trattano ogni genere di argomenti. Fra le bibliografie generali sono incluse anche le Bibliografie nazionali in quanto, sebbene limitate da criteri di tipo linguistico o politico, riguardano tutta la produzione libraria di una nazione, indipendentemente dal soggetto o dalle discipline. Le bibliografie nazionali sono distinte in:
Bibliografie nazionali correnti: registrano le pubblicazioni contemporanee; per es., per l'Italia, la Bibliografia nazionale italiana (BNI) edita dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze dal 1958[15];
Bibliografie nazionali retrospettive: registrano le pubblicazioni di un periodo passato, più o meno remoto, rispetto al periodo della compilazione dell'elenco. Esempio di bibliografia nazionale retrospettiva, per l'Italia, è il Catalogo generale della libreria italiana, compilato per gli anni dal 1847 al 1899 da Attilio Pagliani per conto dell'Associazione tipografico-libraria italiana, con quattro supplementi per gli anni dal 1900 al 1940 (il terzo e il quarto compilati da Arrigo Plinio Pagliaini), e diviso per autori e per materie o soggetti.
Bibliografia di bibliografie, elenco riportante opere di bibliografia, dove un ricercatore può trovare indicazioni sull'esistenza di un repertorio bibliografico sul determinato soggetto di interesse. Ne sono esempi noti i repertori degli italiani Branca[16], Ottino e Fumagalli[17], del tedesco Petzholdt[18], del francese Stein[19] dell'inglese di origine polacca Besterman[20].
La citazione bibliografica
La citazione, bibliograficamente intesa, è il riferimento di un libro stampato, fornendone gli elementi essenziali, normalmente ricavati dal frontespizio, utili alla sua identificazione, che sono in ordine fisso: l'autore, il titolo e le note tipografiche. Essa non va confusa con la citazione testuale, cui anzi si aggiunge come menzione doverosa dell'autore e dell'opera citati.
Nella tradizione americana e anglosassone, che va diffondendosi anche in Italia, all'interno del testo la citazione bibliografica avviene in maniera abbreviata, col sistema autore-anno[21] (ad es., Valesio 1983), rimandando in nota a piè di pagina o in fondo al capitolo o al volume il riferimento completo (Paolo Valesio, Il regno doloroso, Milano, Spirali edizioni, 1983).
La citazione bibliografica può essere il primo passo della descrizione di un libro in una scheda dettagliata, comprendente anche indicazioni ulteriori come le note bibliografiche (intese come descrizione fisica del libro) relative all'edizione, nonché la localizzazione degli esemplari.
Note tipografiche
Sono, nell'ordine:
il luogo di edizione o di stampa (cioè la sede dell'editore o dello stampatore);
l'editore o lo stampatore;
la data di pubblicazione.
Si trovano quasi sempre nel frontespizio (in passato nel colophon) dopo l'autore e il titolo dell'opera.
Note bibliografiche
L'espressione non è univoca.
Secondo un uso sempre più diffuso, le note bibliografiche sono un elenco ordinato di testi consultati o consultabili sul tema trattato. In questa accezione[22] il termine è adoperato nel senso di 'notizie bibliografiche', anche al singolare con valore collettivo e spesso in unione con le note biografiche[23].
In un'altra accezione, già molto usata in ambito bibliotecario nei cataloghi cartacei a schede mobili, le note bibliografiche sono le informazioni sul numero dei volumi di un'opera, il formato e il numero delle pagine dei singoli volumi[24]. Oggi si parla piuttosto di "descrizione fisica"[25] del libro.
[27]
Le seguenti sono modalità di compilazione di un riferimento bibliografico, particolarmente diffuse in Italia:
Libri:
Nome e cognome autore/coautore, Titolo dell'opera. Sottotitolo, numero dell'edizione, luogo di pubblicazione, casa editrice, anno, collana[28];
Articoli in periodici e quotidiani:
Nome e cognome autore, Titolo dell'articolo, in: «Titolo del periodico», annata, anno, fascicolo, numero della pagina iniziale e finale;
Nome e cognome autore, Titolo dell'articolo, «Testata giornalistica», data (giorno/mese/anno);
Capitoli di libri dello stesso autore e saggi o contributi in opere collettive di diversi autori:
Nome e cognome autore, «Titolo del capitolo», in: Titolo del libro, numero dell'edizione, luogo di pubblicazione, casa editrice, anno, eventuale numero del volume, numero della pagina iniziale e finale;
Nome e cognome autore, «Titolo del saggio», in: Titolo dell'opera collettiva, nome e cognome curatore (preceduto da 'a cura di'), numero dell'edizione, luogo di pubblicazione, casa editrice, anno, eventuale numero del volume, numero della pagina iniziale e finale.
Esempi di citazioni bibliografiche
Libri di uno o più autori
M. Scialuga, Introduzione allo studio della filologia classica, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2003.
G. Brosio e S. Piperno, Governo e finanza locale, 4ª ed., Torino, G. Giappichelli, 2009
oppure: G. Brosio e S. Piperno, Governo e finanza locale, Torino, G. Giappichelli, 20094.
G. Arachi, C. Ferrario e A. Zanardi, «Redistribuzione e ripartizione del rischio fra territori regionali in Italia», in: Federalismo, equità e sviluppo, a cura di F. Barca, F. Cappiello, L. Ravoni e M. Volpe, Bologna, Il Mulino, 2005, pp. 93-124.
M.G. Conti, Luce di Ametista, Le poesie di Minoi, , Self-Publishing 2012, ISBN 978-88-67510-61-0.
M.G. Conti, 24.000 mele, Citazioni, Pensieri e Poesie, , Self-Publishing 2013, ISBN 978-1-291-38004-0.
Citazione di libri manoscritti
È una citazione bibliografica anche la citazione di un libro o codicemanoscritto. La produzione di tali libri storicamente precedette l'invenzione della stampa a caratteri mobili, ma non cessò nei secoli successivi. Si tratta per definizione di esemplari unici[29], di cui solo raramente si conosce il copista, o per la firma in calce o per la grafia riconoscibile da altri suoi prodotti. Nella citazione di un manoscritto, dopo l'autore e il titolo, si indica l'eventuale data apposta dal copista o una datazione presunta più o meno approssimativa e si fornisce la localizzazione, ossia il luogo di conservazione attuale (città, biblioteca, collocazione).
^ Rudolf Blum, Bibliografia. Indagine diacronica sul termine e sul concetto, Milano, Sylvestre Bonnard, 2007, ISBN978-88-89609-26-2..
^Bibliografia in De Mauro. Dizionario della lingua italiana, Torino, Paravia, 2000.
^L'espressione "bibliografia analitica" (in inglese "analytic bibliography") non è univoca, potendo essere usata anche per indicare elenchi dettagliati di libri, come ad esempio nei casi seguenti: Bibliografia analitica leopardiana, 4 voll., Firenze, Leo S. Olschki, 1963-98; Alphonse Juilland e Alexandra Roceric, The Linguistic Concept of Word: Analytic Bibliography, The Hague, Mouton, 1972.
^La più recente discussione su questi temi si può trovare in Guida alla Biblioteconomia, a cura di Mauro Guerrini, Milano, Editrice Bibliografica, 2008, pp. 43-55.
^Gabrielis Naudaei Paris, Bibliographia politica ad nobiliss. & eruditiss. virum Iacobum Gaffarellum, in qua plerique omnes ad ciuilem prudentiam scriptores qua recensentur, qua diiudicantur. Accessit Hugonis Grotii epistola de studio politico, Venetijs: apud Franciscum Baba, 1633
^R. P. Ludouici Iacob, Bibliographia Gallica vniuersalis, hoc est, Catalogus omnium librorum per vniuersum regnum Galliae annis 1643. 1644. & 1645. excusorum, Parisiis: sumptibus Roleti Le Duc, via Iacobaea sub Signo Iustitiae, 1646
^Johann Albert Fabricius, Bibliotheca Latina, 3 voll., 1697 (elenco di tutte le edizioni e dei commentari degli autori latini classici); Bibliotheca Graeca, 14 voll., 1705-1728 (elenco di tutte le edizioni e i commentari degli autori greci); Bibliotheca Latina mediae et infimae aetatis, 6 voll., 1734-1746 (repertorio della letteratura latina medievale).
^National Library of Medicine, Cumulated Index Medicus: Journals Indexed : Bibliography of Medical Reviews : Authors Index, Bethesda: National Library of Medicine, 1879-2004
^Gaetano Melzi, Dizionario di opere anonime e pseudonime di scrittori italiani o come che sia aventi relazione all'Italia, 3 voll., Milano, L. di G. Pirola, 1848-1859.
^Johann Samuel Ersch, Verzeichnis aller anonymischen Schriften und Aufsätze, Lemgo, im Verlage der Meyerschen Buchhandlung, 1788-96.
^Colomb De Batines, Indice generale della bibliografia dantesca compilata dal Sig. Visconte Colomb De Batines, Bologna: presso Gaetano Romagnoli, 1883
^Gaetano Melzi, Bibliografia dei romanzi e poemi cavallereschi italiani, 2ª edizione corretta ed accresciuta, Milano, P. A. Tosi, 1838.
^Caterina Griffante, Gli incunaboli e le cinquecentine possedute dalla Biblioteca civica di Belluno. Con note in margine alla bibliografia bellunese, Firenze: Olschki, 2001
^La BNI sostituisce Il Bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto di stampa pubblicato dal 1886 al 1957
^Gaetano Branca, Bibliografia storica, ossia, Collezione delle migliori e più recenti opere di ogni nazione intorno ai principali periodi e personaggi della storia universale, Milano: Schiepatti, 1862
^Giuseppe Ottino, Giuseppe Fumagalli, Bibliotheca bibliographica Italica. Catalogo degli scritti di bibliologia, bibliografia e biblioteconomia pubblicati in Italia e di quelli riguardanti l'Italia pubblicati all'estero, compilato, Roma, Loreto Pasqualucci; poi Torino, C. Clausen, 1889-1902.
^Julius Petzholdt, Bibliotheca Bibliographica : kritisches Verzeichniss der das Gesammtgebiet der Bibliographie betreffenden Litteratur des In- und Auslandes in systematischer Ordnung, Leipzig : Wilhelm Engelmann, 1866
^Henri Stein, Manuel de bibliographie generale : bibliotheca bibliographica nova, Paris : Alphonse Picard et fils, 1897
^Theodore Besterman, A World Bibliography of Bibliographies and of bibliographical catalogues, calendars, abstracts, digests, indexes, and the like, 4. ed. revised and enlarged throughout, Totowa : Rowman and Littlefield, 1980.
^"The name and date system" (il cosiddetto Harvard system).
^Che è propria della lingua inglese, dove l'espressione "bibliographical notes" significa "bibliographical references" (riferimenti bibliografici), ma che era già usata in italiano almeno a partire da inizio Novecento: si veda, ad es., Carlo Cipolla, Note bibliografiche circa l'odierna condizione degli studi critici sul testo delle opere di Paolo Diacono. Relazione, Venezia, a spese della Società, 1901.
^Tre esempi per tutti: Ettore Pellegrini, Il Fondo senese nella biblioteca di Giannalisa Feltrinelli. Note bibliografiche sulle edizioni dal Cinquecento all'Ottocento, Siena, Accademia dei Rozzi, 2002; Nigel Warburton, Il primo libro di filosofia, Nota bibliografica a cura di Diego Marconi, Torino, G. Einaudi, 1999; Paolo Vincenti, A volo d'Arsapo. Note bio-bibliografiche su Maurizio Nocera, Lecce, Il raggio verde, 2008.
^Renzo Frattarolo, Marco Santoro, Vocabolario biblio-tipografico, Ravenna, Longo, 1982, p. 63.
^Espressione tratta dall'inglese "physical description".
^Per approfondire questo punto specifico si rimanda alle convenzioni internazionali ISO 690.
^abL'indicazione della collana è facoltativa; la si aggiunge spesso quando trattasi di collana famosa e prestigiosa. Titolo e (se esistente) numero di collana devono sempre essere messi dopo le note tipografiche (cfr. ISO 690:2010, 4.5.g). Di solito vengono posti tra parentesi tonde col titolo tra virgolette.
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I. Bibliografia e Cabala; Le enciclopedie rinascimentali (1). - II. Le enciclopedie rinascimentali (2); Bibliografi universali. - III. Vicende e ammaestramenti della Historia literaria, a cura di Maria Cochetti. - IV. Cataloghi a stampa; Bibliografie teologiche; Bibliografie filosofiche; Antonio Possevino, a cura di Maria Grazia Ceccarelli. - V. Trattatistica biblioteconomica, a cura di Margherita Palumbo. - VI. La maturità disciplinare. - VII. Storia e critica della catalogazione bibliografica, a cura di Gabriella Miggiano. - VIII. Sistemi e tassonomie, a cura di Marco Menato. - IX. Manualistica, didattica e riforme nel sec. XVIII, a cura di Vesna Stunić. - X/1-2. Specializzazione e pragmatismo: i nuovi cardini della attività bibliografica. - XI/1-2. Indici volumi I-X.
Alfredo Serrai, Fiammetta Sabba, Profilo di storia della bibliografia, Milano, Sylvestre Bonnard, 2005, ISBN 88-8960-906-0.
Alfredo Serrai, Natura, elementi e origine della bibliografia in quanto mappa del sapere e delle lettere, Roma, Bulzoni, 2010, ISBN 978-88-7870-454-1.
Alfredo Serrai, Bibliografia come scienza. Introduzione al quadro scientifico e storico della bibliografia, Milano, Biblion, 2018, ISBN 978-88-98490-95-0.
Wilhelm Totok, Rolf Weitzel, Manuale internazionale di bibliografia, edizione italiana aggiornata a cura di Piero Innocenti; prefazione di Diego Maltese, 4 voll., Milano, Editrice Bibliografica, 1979-1983.
I. Opere generali. - II. Bibliografie speciali: biblioteconomia e scienza dell'informazione. - III. Bibliografie speciali: filosofia, scienza delle religioni, teologia, pedagogia, psicologia, linguistica e letteratura, arti (arte - musica - teatro - fotografia e cinema - danza - sport), storia, diritto. - IV. Bibliografie speciali: scienze economiche e sociali, geografia, scienze della natura, medicina, scienze agrarie e forestali, tecnica.
Paolo Traniello, Le voci di interesse bibliografico e biblioteconomico nelle enciclopedie italiane, in Bollettino AIB, 33 (1993), n. 2, pp. 149-165.
Manuali pratici
Giovanni Di Domenico, Teoria e pratica della redazione. Guida alla compilazione dei testi e alla loro preparazione per la stampa, Milano, Editrice Bibliografica, 1994, ISBN 88-7075-391-3.
Roberto Lesina, Il nuovo manuale di stile. Guida alla redazione di documenti, relazioni, articoli, manuali, tesi di laurea, 2ª ed., Bologna, Zanichelli, 1994, ISBN 88-08-09602-5; ristampa 2009, ISBN 978-88-08-11877-6.
Franco A. Meschini, Gli strumenti del ricercatore. Sussidi bibliografici e sistematici per la ricerca umanistica e non solo, Manziana (Roma), Vecchiarelli Editore, 2012.
Nereo Vianello, La citazione di opere a stampa e manoscritti, Firenze, Leo S. Olschki, 1970, ISBN non esistente.