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Gli Articoli enriciani o Articoli del re Enrico (Artykuły henrykowskie in lingua polacca; Articuli Henriciani in lingua latina) furono un documento che fissava i principi fondamentali del governo dell'Unione polacco-lituana. Essi costituirono così la legge costituzionale dell'Unione.
I 21 articoli furono redatti e adottati dalla nobiltà polacco-lituana (Szlachta) nel 1573, nella villa di Kamien (vicino a Varsavia), durante l'interregno che seguì all'estinzione della dinastia degli Jagelloni. Il documento deve il suo nome al duca d'Angiò Enrico, figlio quartogenito maschio di Enrico II di Francia e di Caterina de' Medici e fratello, al momento della sua elezione a primo re dell'Unione polacco-lituana, del re di Francia Carlo IX; il suo nome fu trasformato nel polacco Henryk Walezy. Egli, prima di essere incoronato, dovette giurare di fronte ad una delegazione della Szlachta appositamente recatasi a Parigi, la sua fedeltà agli articoli che prenderanno così il suo nome.
Gli articoli disponevano che:
Fra l'altro questi articoli:
Ogni re doveva giurare che: « … se Noi faremo qualunque cosa che sia contro le leggi, libertà, privilegi e costumi, Noi dichiariamo che ogni abitante del regno sia libero dalle proprie obbligazioni nei Nostri confronti.».
Gli articoli enriciani erano, così, una dichiarazione permanente che tutti i re eletti avrebbero dovuto giurare di rispettare, mentre i Pacta conventa comprendevano unicamente gli impegni personali del futuro re. Il re eletto doveva, prima della sua incoronazione, firmare gli Articoli del re Enrico a complemento dei Pacta conventa, che riguardavano la sua persona. La distinzione fra i due documenti scomparve progressivamente nel corso delle successive elezioni.