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Aprile, dolce dormire è un proverbio a sfondo laico, dato che si occupa delle abitudini indotte dalle caratteristiche meteo del mese di aprile, tra le quali vi è anche il primo caldo, una sorta di agiatezza e soprattutto un senso di stanchezza causato dal tepore di questo periodo annuale.[1]
«Aprile,
dolce dormire.»
«Nel mese d'aprile,
aspro ragliare e dolce dormire.»
Anche se i due eventi non sembrerebbero molto collegati, bisogna ricordare che in questo mese, e soprattutto in quello successivo, gli asini iniziano ad entrare in amore e quindi ragliano a profusione non curandosi troppo del dolce sonno del malcapitato loro vicino.[1]
«Aprile,
dolce dormire
e forte sospirare;
i granai sono vuoti
e le botti cominciano a sonare.»
Questo proverbio contadino ci ricorda che proprio nel momento dell'anno in cui il lavoratore tende alla pigrizia, le riserve iniziano a scarseggiare.[1]
«Aprile,
dolce dormire
gli uccelli a cantare
e gli alberi a fiorire.»
In questo mese, la natura, anziché dormire, si ravviva completamente.
Il passo della Canzone dei dodici mesi di Francesco Guccini dedicato al mese di aprile fa riferimento a questo proverbio con le parole:
«Con giorni lunghi al sonno dedicati
il dolce Aprile viene.»