Angiotensina II

Il nome Angiotensina II è stato oggetto di interesse e dibattito nel corso degli anni, sia per il suo impatto sulla società, sia per la sua rilevanza in un campo specifico, sia per la sua influenza sulla cultura popolare. Poiché l'interesse per Angiotensina II continua a crescere, è essenziale comprenderne l'importanza e il ruolo in diversi aspetti della vita. In questo articolo esploreremo Angiotensina II in modo approfondito, analizzandone l'impatto, la rilevanza e il modo in cui ha plasmato il mondo che conosciamo. Dalla sua origine alla sua evoluzione odierna, Angiotensina II ha svolto un ruolo significativo in vari campi, ed è fondamentale esaminarlo da diverse prospettive per apprezzarne la vera portata.

Voce principale: Angiotensina.
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L'angiotensina II è un ormone octapeptidico deputato al controllo pressorio e di altre funzioni quali il controllo idroelettrolitico a livello renale. Deriva da una cascata di reazioni a monte della quale c'è il proenzima chiamato prorenina:

Renina (derivante dalla prorenina): AngiotensinogenoAngiotensina I; ACE: Angiotensina I → Angiotensina II.

La prorenina è un proenzima di 406 amminoacidi che sotto l'azione di una proteasi a livello renale genera renina. Questa, secreta nel sangue, agisce su una α2-globulina (angiotensinogeno), generando l'angiotensina I, formata da 10 amminoacidi. Questa molecola viene aggredita dall'enzima ACE (Angiotensin Converting Enzime, prodotto da tutti i tessuti del corpo, particolarmente dal polmone), il quale rimuove due amminoacidi all'angiotensina I, formando così l'Angiotensina II.

Azioni dell'angiotensina II

L'angiotensina II agisce a livello cardiovascolare come attivante cardiaco aumentando la forza della contrazione e la frequenza dei battiti. È inoltre stimolante delle resistenze periferiche. A livello della corteccia surrenale stimola la produzione di aldosterone e di adrenalina a livello della midollare. Al livello del sistema nervoso ha due effetti: a livello centrale, stimola i centri della sete, a livello periferico favorisce la liberazione di noradrenalina da parte delle terminazioni simpatiche. Induce inoltre la secrezione di ADH da parte dell'ipofisi posteriore o neuroipofisi.[1]

I recettori dell'angiotensina II

Si conoscono due tipi di recettori per l'angiotensina II:

AT1
è un recettore accoppiato a una proteina G la quale porta all'attivazione della fosfolipasi C e alla via del fosfatidilinositolo. La sua azione porta a un generale aumento pressorio per stimolazione delle resistenze periferiche e attività cardiaca, è inoltre assente a livello centrale ed epatico.
AT2
attiva una fosfatasi che inattiva le MAPK chinasi e quindi si oppone agli effetti biologici dell'attivazione di AT1

Farmaci attivi sull'angiotensina II

I farmaci antagonisti dell'azione dell'angiotensina II vengono utilizzati come antiipertensivi, i loro sistemi di azione come antagonisti dell'angiotensina II possono essere 3:

  • secrezione della renina: impediscono la formazione dell'angiotensina II a monte
  • bloccanti dei recettori AT1: impediscono che l'angiotensina II si leghi ai propri recettori come sartani e saralasina
  • inibitori dell'ACE: impediscono che dall'angiotensina I si formi l'angiotensina II come gli ACE-inibitori

Note

  1. ^ Alessandro Celi, Silvana Cianchetti, Giulia Dell’Omo e Roberto Pedrinelli, Angiotensin II, tissue factor and the thrombotic paradox of hypertension, in Expert Review of Cardiovascular Therapy, vol. 8, n. 12, 2014, pp. 1723-1729, DOI:10.1586/erc.10.161, ISSN 1477-9072 (WC · ACNP).

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