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Alley Oop | |
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fumetto | |
Lingua orig. | inglese |
Paese | Stati Uniti |
Autore | Vincent Trout Hamlin (creatore), Dave Graue continuatore della striscia dal 1969, Jack e Carole Bender continuatori dal 2001 |
Editore | Standard Comics |
1ª edizione | 7 agosto 1933 – in corso |
Genere | avventura, fantascienza |
Alley Oop è una striscia a fumetti satirica creata da Vincent Trout Hamlin, ex giornalista e fotografo, apparsa per la prima volta il 7 agosto 1933[1]. Nel 1995 fu una delle venti serie a fumetti incluse nella serie commemorativa di francobolli statunitensi Comic Strip Classics[2][3].
Realizzate da Hamlin fino al 1969, le strisce di Alley Oop sono state poi continuate da Dave Graue[4] che già da alcuni anni affiancava la sua firma nella strip a quella del creatore della serie e che lo assisteva dal 1950. Graue scrive e disegna le avventure del cavernicolo fino al 2001, anno in cui si ritira (morendo purtroppo sei mesi dopo in un tragico incidente stradale) lasciando la serie nelle mani di Jack e Carole Bender, i quali sono riusciti a mantenere inalterato il fascino della strip.
In Italia le avventure del cavernicolo sono state pubblicate sulle riviste Il cowboy (Pacetti, 1946) ed Eureka (Editoriale Corno, 1967/1974) e in varie collane edite da Comic Art, Sugar, Editoriale Dardo[4][5][6].
Seppur in maniera discontinua la serie è stata pubblicata anche in Italia in numerose riviste e volumi che ne hanno raccolto alcune delle migliori avventure. Tra questi sono da segnalare il volume n°21 della collana L'Olimpo dei Fumetti edito dalla Sugar Editore nel 1973[7], alcune ristampe edite dalla Comic Art nel 1975[8]. A tutt'oggi però la collana Eureka resta quella da cercare e collezionare, in quanto nei suoi primi 100 numeri, anche se a rotazione, ha ospitato le strip di Hamlin e Graue. A opera della ANAFI, invece, le ristampe delle primissime strip degli anni '30.
Ambientato nel regno preistorico di Moo, luogo tutt'altro che tranquillo, in cui il protagonista affronta a suon di pugni e schiaffoni avversari prepotenti e buzzurri che ne vogliono insidiare la fidanzata, o altri che hanno mire più alte come quella di conquistare il reame mettendone a rischio la pace e la tranquillità, senza dimenticare vicende più "casalinghe" che coinvolgono da vicino Alley e i comprimari della serie, in quello che appare come uno specchio fedele della società americana dell'epoca, tratteggiato con fine umorismo da Hamlin. Tutto cambia quando, a seguito di un viaggio con la macchina del tempo del Professor Wonmug e del suo assistente Oscar Boom, Alley viene trascinato nel XX secolo e diventa loro grande amico e loro esploratore personale nei meandri del tempo vivendo avventure attraverso le epoche storiche più disparate, dall'antico Egitto al vecchio west, dal medioevo all'impero romano, e che in seguito coinvolgeranno anche la sua fidanzata Oola e l'amico Foozy.
I viaggi nel tempo di Alley donano alla serie, già interessante, un tratto avventuroso che Hamlin sottolinea e rafforza attraverso dialoghi mai noiosi e situazioni che creano nel lettore una curiosità che non finisce mai grazie soprattutto alle tavole dell'autore, accurato nel descrivere con numerosi particolari le epoche e di conseguenza i luoghi che Alley si trova a visitare, mettendo in secondo piano lo scenario di Moo, a cui però il protagonista fa ritorno di tanto in tanto.