Nel mondo di oggi, Adista è un argomento che ha catturato l'attenzione di tutti, sia per la sua rilevanza storica, sia per il suo impatto sulla società moderna o per la sua influenza sullo sviluppo della tecnologia. Per secoli Adista è stato oggetto di studi, dibattiti e controversie e la sua importanza continua ad aumentare. In questo articolo esploreremo le varie sfaccettature di Adista, dalle sue origini fino alla sua influenza oggi, considerando il suo impatto su diversi ambiti della vita quotidiana. Esamineremo anche le opinioni e i punti di vista degli esperti del settore, con l’obiettivo di offrire una panoramica ampia ed esauriente su questo affascinante argomento.
Adista | |
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Abbreviazione | AKI |
Stato | ![]() |
Lingua | italiano |
Genere | Agenzia di stampa |
Fondazione | 1967 |
Sede | Roma |
Diffusione cartacea | ![]() |
ISSN | 2239-8643 | e 2465-1214
Sito web | www.adista.it/ e www.adista.it/rivista/4 |
Adista (acronimo di Agenzia Di Informazioni STAmpa) è un'agenzia di stampa «sul mondo cattolico e sulle realtà religiose» con sede a Roma, che pubblica l'omonimo periodico.
Nata come quindicinale, attualmente pubblica due numeri a settimana: un numero dedicato alle notizie, Adista-Notizie (colore blu) che si alterna ad un approfondimento dal titolo Adista-Segni nuovi (colore arancio) e ad un numero dedicato ai documenti, Adista-Documenti (colore verde); una volta al mese i numeri diventano tre: alla coppia blu-verde o blu-arancione, si affianca un numero dedicato alla rassegna stampa internazionale, Adista-Contesti (colore rosso).
L'agenzia nacque nell'ottobre del 1967 (il primo numero porta la data del 31 ottobre) per iniziativa di Adriano Ossicini, che in quel periodo stava costituendo assieme ad altre personalità politiche di sinistra quello che negli anni successivi sarebbe divenuto il gruppo della Sinistra Indipendente in Parlamento; ma anche come espressione di quella parte del mondo cattolico che, sulla spinta del rinnovamento conciliare di quegli anni, intendeva rompere con l'unità politica dei cattolici nella Democrazia Cristiana e di aprire un dialogo tra cristiani e marxisti, in maniera particolare con il Partito Comunista Italiano.
Dopo una prima fase, durata circa un quindicennio, in cui i rapporti con il Pci furono particolarmente stretti (soprattutto attraverso il gruppo parlamentare della Sinistra Indipendente), Adista − che era nel frattempo divenuta una cooperativa editoriale − iniziò ad allargare la sua informazione politico-religiosa verso tutte quelle realtà cristiane di base che si erano venute sviluppando in Italia come all'estero, specialmente in America Latina. Seguì con particolare attenzione la nascita e lo sviluppo delle Comunità cristiane di base, dei Cristiani per il Socialismo, di tutto quel movimento di contestazione dell'establishment ecclesiastico che venne in quegli anni definito "dissenso" cattolico.
Si interessò inoltre anche di quella parte di mondo cattolico che, pur rimanendo organico alla Chiesa cattolica, si stava impegnando per una sua trasformazione in senso progressista, come le Acli della "scelta socialista" e l'Azione Cattolica della "scelta religiosa". Oggi Adista si occupa principalmente di fare controinformazione sulla Chiesa istituzionale, di dare voce a tutte le realtà ecclesiali di base, del rapporto tra Chiesa e politica e tra fede e politica, di pace, disarmo, ecumenismo, dialogo interreligioso, America Latina, Teologia della Liberazione, Teologie indigene, femministe, ecologiste, del pluralismo religioso e in generale di tutte le nuove teologie.
La redazione è composta da: Giovanni Avena, Eletta Cucuzza, Ludovica Eugenio (responsabile a norma di legge), Claudia Fanti, Valerio Gigante, Luca Kocci, Giampaolo Petrucci.