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152/50 A. Mod. 1918 | |
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Tipo | cannone costiero |
Origine | ![]() |
Impiego | |
Utilizzatori | ![]() |
Conflitti | Seconda guerra mondiale |
Produzione | |
Progettista | Armstrong |
Data progettazione | 1918 |
Costruttore | Armstrong di Pozzuoli |
Ritiro dal servizio | 1945 |
Descrizione | |
Peso | installazione a piedistallo: 35,804 t |
Rigatura | destrorsa costante a 58 righe |
Altezza | dal piano dei rulli all'asse del cannone: 1,910 m nell'installazione a cupola 1,300 m nell'installazione a piedistallo |
Calibro | 152,4 mm |
Tipo munizioni | granata |
Peso proiettile | 47 kg |
Velocità alla volata | 830 m/s |
Gittata massima | 19700 m |
Elevazione | installazione a cupola: -1°/+20° installazione a piedistallo: -4°/+28° |
Angolo di tiro | 360° |
Corsa di rinculo | 500 mm |
Carica | cariche di lancio di polvere C2 (T4 e nitrocellulosa o cordite o balistite in piastrelle |
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Il 152/50 A. Mod. 1918 è un cannone pesante progettato in Gran Bretagna e prodotto su licenza dall'Italia, impiegato dall'artiglieria costiera durante la seconda guerra mondiale.
Il pezzo originale fu prodotto nel 1918 dalla Ansaldo su licenza della britannica Armstrong, come indica la sigla "A." nel nome completo. Fu installato nelle piazzeforti della Regia Marina ed impiegato dalla Milizia Marittima di Artiglieria (MILMART) che gestiva le batterie.
La bocca da fuoco in acciaio al nichelio, con otturatore a vite a gradini, ha rigatura a 58 rilievi destrorsi a passo costante e pesa 8,118 tonnellate. Essa è inserita nella culla, che a sua volta è incavallata su diversi tipi di affusto a seconda del tipo di installazione.
Questa installazione, completamente chiusa, è costituita da una piattaforma a tamburo che ruota, mediante una corona di rulli, su una rotaia ancorata al fondo del pozzo in calcestruzzo. La piattaforma, cilindrica, è chiusa superiormente, nella parte che emerge sopra il terreno, da una calotta emisferica corazzata di 5,18 metri di diametro in acciaio spesso 150 mm. L'affusto ad aloni è fissato alla piattaforma e sostiene la culla, alla quale è collegata dai due cilindri del freno di sparo idraulico con recuperatore a molle.
La culla è incavalcata sull'affusto a piedistallo, collegata dai freni idraulici. L'affusto è fissato su una piattaforma scudata che brandeggia sopra una corona di rulli, fissata alla piastra di fondazione ad una piattaforma girevole sopra una corona di rulli sistemata sulla piastra di fondazione.